Fiorentina

Il Museo del Calcio consegna alla Fiorentina due Coppa Carnevale

(Dal nostro inviato) – Mercoledì 15 marzo, il Museo del Calcio dona alla Fiorentina la Coppa Carnevale 1966, primo trofeo conquistato dalla squadra viola al torneo di Viareggio, e la seconda vinta nel 1973, dal club gigliato nel prestigioso torneo giovanile.

La cerimonia è avvenuta nella sala Mario Valitutti del Museo del Calcio, alla presenza di Matteo Marani, Presidente Fondazione del Museo del Calcio, del Direttore Generale dell’ACF Fiorentina Jo Barone, del responsabile della comunicazione Alessandro Ferrari, del direttore sportivo Daniele Pradè, del responsabile settore giovanile Valentino Angeloni, del mister della prima squadra Vincenzo Italiano, e alcuni dei giocatori che vinsero in maglia viola le due coppe. Presenti il presidente Museo Fiorentina David Bini, il vice Massimo Cervelli, l’onorario Raffaele Righetti, il presidente Giglio Amico Alberto Panizza.

Ha introdotto l’evento il presidente Matteo Marani, che ha espresso la soddisfazione di consegnare due splendidi cimeli alla società viola custodite dal Museo, ha aggiunto, che rappresentano espressione del calcio dei giovani, ma anche identità, territorio e senso di appartenenza. Per dare seguito a questa iniziativa comune, Fiorentina e Museo del Calcio per i prossimi tre anni hanno cimentato una collaborazione che porterà in ogni stagione circa mille ragazzi e responsabili del vivaio viola a visitare il Museo, con lo scopo di divulgare storia e cultura.

La parola passa ai protagonisti delle Coppe, per il 1966 presenti Pierluigi Cencetti, Luciano Chiarugi e Claudio Merlo. Ognuno di loro, mentre scorrono le immagini in bianco e nero di quel periodo, racconta il suo particolare ricordo, gli aneddoti, di quando fu determinante il successo per le loro carriere, della spinta dei 20mila spettatori presenti, della vetrina che li ha proiettarli nei campi più importanti.

Claudio Merlo ha ribadito quanto quella vittoria portò alla nascita della Fiorentina yé yé,(che divenne la squadra formidabile nel 1969, con il secondo storico scudetto, ndr), di quanto il primo successo per un giovane resta un ricordo indelebile. Il capitano del gruppo Cencetti, parla dell’emozione vissuta, del momento particolare della vittoria finale.

Poi le dichiarazioni di Mister Italiano, il tecnico racconta di aver partecipato al torneo di Viareggio con la maglia del Verona nel 1996, un torneo a 4 con Verona, Milan, Lucchese e una squadra australiana, nell’occasione premiato come miglior giocatore, con una targa che conserva con grande soddisfazione. Aggiunge inoltre, che rappresenta un torneo di prestigio per i giovani, dove escono nuovi talenti, lo segue con grande interesse perché i ragazzi sono il futuro.

Il microfono passa nelle mani dei protagonisti della vittoria del 1973, Claudio Desolati, Moreno Roggi, Paolo Rosi, viene rimarcata l’amicizia che li lega come allora, di come si giocava a memoria, di come in campo l’aiuto era reciproco, delle gare vissute emotivamente con emozione come quelle di serie A.

Anche Daniele Pradè interviene per esprimere il suo parere, parla di Mondiale per giovani, di come dall’inizio nel 1996, segue con interesse l’intera competizione, sottolinea il periodo difficile per i settori giovanili penalizzati per gli ingenti costi. Il Dg Barone ringrazia il presidente Gravina, il Museo del Calcio e il presidente Marani per le Coppe che afferma, sono un valore aggiunto per la società, che sarebbe giusto togliere l’ex dai giocatori, in quanto chi ha fatto parte della famiglia resta nella storia viola per sempre.

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Tutti i cimeli della squadra, ritiene, sarebbero da raccogliere per riportarli a casa, il Viola Park, perché la storia va rispettata. Gli italiani cresciuti all’estero, ha continuato, si sentono tali grazie alla Nazionale di calcio, un orgoglio essere uniti nel tifo verso la Nazionale. Sul settore giovanile, il direttore ha aggiunto, lavorano in sintonia tutte le componenti, Pradé, Angeloni, Italiano che ha fatto esordire Distefano, di recente tesserato da professionista, per far crescere e portare i ragazzi in serie A, un investimento per il futuro con lavoro, pazienza e fortuna.

Ancora un ringraziamento al presidente Commisso, da parte del direttore Barone, che ha creduto con un cospicuo investimento di 90 milioni in un centro sportivo, che rappresenta il futuro della Fiorentina. Dopo i saluti e le foto di rito, si conclude la cerimonia, organizzata volutamente a poche ore dal fischio d’inizio dell’edizione 72, del Torneo di Viareggio, il 16 marzo, dopo 1084 giorni senza questa competizione, con la partecipazione della squadra viola U18.

Questa manifestazione dopo anni di declino, si spera torni ai fasti di un tempo, un palcoscenico internazionale giovanile, trampolino di lancio di grandi giocatori. La splendida iniziativa partita dal Museo, ha fortemente evidenziato un connubio inscindibile, di come il presente e il futuro hanno valore solo se si ricorda con il giusto riconoscimento i personaggi che hanno fatto la storia del passato, i nostri campioni per sempre.

Autore

Patrizia Iannicelli

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