Fiorentina

In corsa su tre fronti

Foto Domilson Cordeiro dos Santos noto come Dodo   Foto di Paolo Giuliani

Dopo la bella vittoria nel primo quarto di finale in Conference League, nel posticipo serale, il monday night della trentesima giornata di campionato, la Fiorentina al Franchi affronta l’Atalanta. Gli spettatori presenti confermano dati importanti con 29.628 spettatori, nel settore ospiti circa 200.

La formazione presenta qualche novità, Terzic rientra dopo l’infortunio al posto di Biraghi, Castrovilli per Amrabat fermo per problemi fisici, Barak al posto di Bonaventura. Gli undici titolari con il modulo del 4-3-3: Terracciano tra i pali, Dodo, Quarta, Milenkovic, Terzic, Castrovilli, Barak, Mandragora, Ikonè.Gonzalez, Cabral.

Il primo affondo viola verso la porta con un colpo di testa di Quarta su cross di Mandragora. All’11esimo gran sinistro di Barak, il portiere Sportiello manda in corner, ancora in evidenza l’estremo difensore su un destro di Cabral. La Fiorentina continua a creare azioni offensive, un bel tiro a giro di Gonzalez di poco al lato sul secondo palo, dopo una serie di rimpalli, passaggio di Cabral a Gonzalez, che sembra essere goal, ancora un salvataggio provvidenziale del portiere.

Il primo tentativo dei neroazzurri al 29esimo con Zapata, alto sopra la traversa. Al 37esimo per un’incertezza della difesa viola, il danese Maehle porta in vantaggio gli orobici. Il difensore esulta in modo polemico sotto la Curva Fiesole, ammonito dall’arbitro di turno Guida, che vede il gesto. Si va all’intervallo dopo un minuto di recupero, buon primo tempo giocato dai ragazzi di mister Italiano.

Nella ripresa il primo cambio esce Ikoné per Brekalo. I padroni di casa riprendono la gara con la stessa intensità, maggiore possesso palla, azioni in fase offensiva. Al 51esimo episodio dubbio in area su un tiro di Castrovilli, si richiede la visione al Var per un presunto tocco di mano. Estenuante attesa in campo di arbitro e giocatori, il pubblico rumoreggia, 4 minuti non bastano, Guida richiamato al monitor per la decisione finale, assegna il rigore per fallo di mano di Toloi. L’argentino Gonzalez con grande generosità consegna il pallone al compagno Cabral con un abbraccio. Dagli undici metri, al55esimo, il brasiliano spiazza Sportiello e riporta in parità, con merito, il risultato.

Dopo pochi minuti Brekalo dopo uno scontro con il difensore Toloi, cade battendo la testa, necessarie le cure dei sanitari a bordo campo, che sembrano poter far proseguire il croato, che deve rinunciare con la richiesta del cambio. Mister Italiano, già in procinto di fare un’altra sostituzione, costretto ad un doppio inserimento, con diversi minuti con la squadra in inferiorità numerica. Dalla panchina Bonaventura al posto di Barak, Sottil per Brekalo.

La gara prosegue con diverse interruzioni e brutti interventi da parte degli ospiti, poche sanzioni rispetto ai falli commessi. Al limite dell’area ancora un intervento, l’ennesimo di Toloi che rimedia il giallo ( doveva già essere ammonito in precedenza) su Gonzalez, posizione ottimale per Biraghi che aspetta di entrare al posto di Terzic. Il tempo di riprendere la fascia di capitano e calciare il suo primo pallone, che si ferma sul palo.

Nella parte finale le squadre si allungano, ma sempre in avanti i gigliati, che si rendono pericolosi, bella incursione di Sottil per Dodo che calcia alto, Cabral fermato ancora da un difensore al lato dell’ area, non ottiene nessuna punizione. Il recupero viene calcolato in 7 minuti, al 91esimo l’ultimo cambio, esce Castrovilli per Bianco.

La Fiorentina arrembante alla ricerca del successo, il tifo incessante da tutti i settori, spinge la squadra all’ennesima impresa, e Bonaventura sfiora il goal di testa, Sportiello ancora assistito dalla fortuna, nega la gioia al centrocampista, l’urlo dei tifosi strozzato resta in gola. L’assedio finale nella bolgia totale, uno spettacolo di emozioni, un connubio tra spalti e campo. All’ultimo minuto si rischia la beffa che sarebbe stata enorme, Bianco perde palla e favorisce un contropiede atalantino, l’argentino Gonzalez chiude e recupera in difesa.

Il triplice fischio sancisce la divisione della posta in palio, con grande rammarico un punto che sta molto stretto alla squadra viola, che domina, crea, subisce nell’unico errore della difesa, recupera, sfiora la vittoria, associata alla solita dose di sfortuna, 63% di possesso palla, 18 tiri, in porta, un palo, parate provvidenziali del portiere, migliore tra gli avversari, numeri eloquenti.

Una prestazione che conferma il momento di forma, la forza del gruppo, la mentalità vincente, il carattere di poter affrontare ogni gara con la stessa determinazione, consapevoli dei propri mezzi. I gigliati con un solo allenamento dopo il rientro dalla Polonia e 14 gare in più, rispetto agli orobici (sala stampa mister Italiano, ndr), hanno acquisito il credo del condottiero mister Italiano, grinta e gioco, con la stessa fame di vittorie in tutte le competizioni, senza nessuna preferenza.

Sulla prestazione applausi ed elogi per il difensore brasiliano Dodo, uno dei migliori in campo, imprendibile e veloce con numeri di precisione in difesa su anticipi e recuperi, sulle ripartenze in fase offensiva, sugli inserimenti con tiri verso la porta, allo stesso modo altra prova encomiabile di Martinez Quarta, il centrale argentino, impeccabile su ogni intervento, conferma un periodo strepitoso. A centrocampo la classe e la tecnica di Bonaventura, subentrato dalla panchina porta nuovo impulso alla fase offensiva, sfiora la rete e la vittoria.

In avanti entusiasma Nico Gonzalez un elemento fondamentale per il gioco che adotta il mister, giocatore a tutto campo, sulla fascia da destra a sinistra, a centrocampo e trequartista, una spina nel fianco per gli avversari, prova in varie occasioni verso la rete, inesauribile anche in difesa, provvidenziale nei recuperi, da rigorista della squadra, cede il rigore al compagno Cabral con un gesto generoso da vero fuoriclasse. Il bomber Arthur Cabral, oltre il rigore trasformato, con lucidità e freddezza, raggiunge un bottino personale di 15 goal, decimo nelle ultime 14 gare, volontà e grinta lotta fino al termine.

Prosegue la scia della Fiorentina con il quattordicesimo risultato utile consecutivo, in corsa su tre fronti, (dalla Conference, alla Coppa Italia, fino alla rimonta in campionato), per un finale di stagione da record e di entusiasmo per l’intero ambiente viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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