Diario Viola Fiorentina

In difesa del quarto posto

(Nella foto, Lucas Beltran, di Paolo Giuliani)

Archiviata la Coppa Italia con il passaggio alle semifinali, che si svolgeranno ad aprile, la Fiorentina nella 20esima giornata di campionato, torna in campo al Franchi, contro l’Udinese.

L’orario è il pre serale delle 18.00, prima e durante la gara una pioggia incessante, sugli spalti presenti 23.686 spettatori.

All’ingresso delle squadre in campo, la curva Fiesole con alcuni striscioni relativi alla questione stadio, argomento spinoso e controverso di discussione da diverse settimane, si scaglia contro il primo cittadino, il sindaco Dario Nardella.

Alcuni gazebo ironizzano sulla copertura dell’impianto, cori e striscioni eloquenti, mettono in primo piano la presa di posizione della tifoseria, di non voler traslocare in altri stadi per due anni a causa dei lavori di restyling dell’impianto.

Nel stesso tempo scendono sul tappeto verde le due squadre, con l’ennesima formazione diversa di mister Vincenzo Italiano, in altrettante 134 gare, un vero record per il tecnico siciliano, che con le tante sfide ravvicinate, ha reso partecipe sullo stesso piano tutta la rosa a disposizione.

La formazione di partenza con il modulo del 4-2-3-1, Terracciano, Kayode, Quarta, Ranieri, Biraghi, Mandragora, Duncan, Brekalo, Bonaventura, Ikone, Beltran. I viola in campo con la terza divisa blu scuro.

I padroni di casa partono con un buon possesso palla, ma senza conclusioni in area avversaria. Al nono minuto disattenzione di Ikone e Mandragora che perdono palla e permettono un contropiede ai friulani, passaggio di Lucca per lo sloveno Lovric che con un diagonale batte Terracciano e porta in vantaggio gli ospiti.

I viola frastornati non riescono a trovare spunti, ancora pericolosi gli ospiti al 22esimo con Lucca che in area con un destro costringe Terracciano ad un ottimo intervento. Al 29esimo altra occasione dei bianconeri in area con un mancino di Pereyra, attento il numero uno gigliato che blocca il pallone. Al 37esimo una punizione battuta da Samardzic, ancora respinta di Terracciano.

Nella fase finale i viola cercano ci creare qualche azione offensiva, ma dopo un minuto di recupero si va all’intervallo. Un altro striscione in Curva Fiesole in disaccordo con la decisione di disputare la Supercoppa in Arabia Saudita.

Nella seconda frazione si parte con una doppia sostituzione per il tecnico viola, entrano Faraoni e Arthur al posto di Kayode e Duncan. Davide Faraoni, difensore destro arrivato da pochi giorni, in prestito dal Verona, all’esordio in maglia viola.

La Fiorentina più attiva subito in avanti con un tiro di Mandragora parato dal portiere Okoye. La fase offensiva porta al 55esimo al pari, cross dalla destra di Faraoni e colpo di testa vincente di Beltran. La sfida porta un buon ritmo e diversi capovolgimenti di fronte, il neo entrato Thauvin su punizione manda il pallone sul palo, con Terracciano sorpreso dal tiro.

Una distrazione della difesa con palla persa a metà campo permette all’Udinese di passare di nuovo in vantaggio al 72esimo, traversone di Lovric e destro del francese Thauvin.

Al 75esimo altro cambio tra i gigliati esce Brekalo per Nzola. I viola cercano di trovare spazi in fase offensiva, Bonaventura ci prova in un paio di occasioni senza risultato. All’84esimo un cross di Beltran in area è deviato con un tocco di mano di Ferreira, il Var richiama l’attenzione dell’arbitro di turno Pairetto, che dopo il consulto, indica il dischetto per la massima punizione.

Dagli undici metri si porta l’angolano Nzola che spiazza il portiere e manda il pallone nell’angolo destro della porta, si torna in parità.

L’angolano Mbala Nzola sul dischetto si appresta a battere il rigore

All’88esimo ultimo doppio cambio entrano Barak e Milenkovic al posto di Ikoné e Ranieri. Il difensore serbo Nikola Milenkovic raggiunge 200 presenze in serie A con la maglia viola, in totale nelle diverse competizioni 240.

Nei cinque minuti di recupero ultimo assalto dei gigliati, spinti dal pubblico del Franchi, su sponda di Nzola un gran tiro di Bonaventura si ferma sul palo, ancora Nzola in area spreca sulla traversa.

Il triplice fischio chiude la gara con un rocambolesco 2 a 2, che accontenta entrambe le formazioni, con un primo tempo degli ospiti capaci di mettere in difficoltà la squadra di casa, una bella reazione di carattere in rimonta con le due reti dagli attaccanti, le note positive della partita.

Una prestazione di personalità e di volontà della squadra, anche se ancora una volta sbaglia l’approccio iniziale, con diversi giocatori sottotono che mostrano una notevole stanchezza fisica.

Nel reparto difensivo buona prova di Terracciano, incolpevole sulle reti, attento in un paio di occasioni, Ranieri determinato e concentrato recupera e  anticipa gli avversari, il neo arrivato Faraoni si presenta con cross e assist, un’ottima alternativa sulla fascia destra.

In mediana meno brillante Duncan sostituito, Mandragora meglio nella ripresa, Arthur ancora non al massimo della forma detta ritmo e ordine,  la gara cambia con il suo ingresso, Bonaventura meno in evidenza, anche per problemi fisici, ma con buone giocate, sfortunato nel palo finale che avrebbe portato la vittoria.

I centravanti finalmente sul tabellino, non portano la vittoria dei tre punti, ma recuperano il doppio svantaggio, i protagonisti della partita.

L’angolano Mbala Nzola (che rinuncia alla Coppa d’Africa) determinato, si porta sul dischetto con grande senso di responsabilità e segna con freddezza la rete del pari, la seconda in campionato tre in totale, potrebbe diventare la svolta per l’attaccante spesso in discussione.

L’argentino Beltran non trova spazi in avanti chiuso dagli avversari, ma lotta e trova una splendida rete di testa, procura anche il fallo che porta al rigore, determinante e incisivo, il migliore nell’arco della gara. Il suo bottino arriva a 6 reti stagionali, 4 in campionato, l’ex River classe 2001, ha tutte le qualità per diventare un centravanti di ruolo.

Un pari che assume un significato importante dopo il doppio svantaggio, considerando le assenze pesanti (infortuni, Coppa d’Africa, minutaggio da recuperare), per difendere il quarto posto e mantenere a distanza gli avversari.

Una buona iniezione di fiducia e convinzione dei propri mezzi, per affrontare con il massimo impegno e concentrazione la Supercoppa a Riyad in Arabia Saudita, con il nuovo format che prevede due gare, tra le due finaliste di Coppa Italia e le prime classificate.

La Fiorentina in semifinale affronta i campioni d’Italia del Napoli, il 18 gennaio, un successo porterebbe alla finale con la vincente tra Inter e Lazio, missione difficile ma non impossibile, per arrivare con grande soddisfazione e orgoglio ad un trofeo che manca da troppo tempo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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