Esultanza Arthur Cabral Foto di Paolo Giuliani
Dopo il pari ottenuto al Franchi contro l’Empoli, si torna tra le mura di casa per il ritorno dei sedicesimi di Conference League. La bella vittoria con il risultato ottenuto in Portogallo contro il Braga (0-4), che ipoteca il passaggio del turno, porta ad un certo ottimismo nell’ambiente.
A differenza delle gare di campionato, numeri modesti di spettatori con 13.603 presenti, 300 ospiti nel settore preposto, molti in tribuna. Nella formazione con il consueto modulo del 4-3-3, diverse novità, tra i pali Sirigu arrivato dal mercato invernale, all’esordio assoluto, in difesa a destar Dodo, centrali Quarta e Ranieri, a sinistra Biraghi, a centrocampo prima volta in campo europeo di Bianco (il classe 2002 proveniente dalla Primavera già visto contro il Monza e il Sassuolo), Mandragora, Bonaventura, trio offensivo con Gonzalez e Saponara, in avanti Cabral. La Fiorentina in divisa viola, i lusitani con la seconda maglia marrone.
Primi minuti con occasioni dei padroni di casa che cercano di sfondare gli spazi chiusi dagli avversari, ma a sorpresa passano in vantaggio i lusitani al 16esimo. Da corner pallone ribattuto dalla difesa gigliata, che arriva a Castro, un potente destro batte Sirigu. Si riparte con il solito estenuante possesso palla, non si concretizzano le poche azioni create, qualche errore nei passaggi, si sentono i primi fischi dalla tribuna. I portoghesi continuano a pressare, i gigliati non trovano idee e reazione. Al 33esimo arriva il raddoppio degli ospiti, Djalo riceve dal limite dell’area, anticipa Ranieri, con un forte tiro trova l’angolo della porta. Ritornano in mente i fantasmi del passato, le gare certe ribaltate, sugli spalti si rumoreggia. La paura si attenua dopo 3 minuti quando dopo uno scambio Dodo, Bonaventura, Mandragora in area con un destro al volo accorcia le distanze. Si chiude la prima fase della gara con la Fiorentina in crescita, dopo 3 minuti si va all’intervallo.
Nella ripresa la prima sostituzione Dodo già ammonito lascia il posto a Terzic. Dal neo entrato dalla destra, con un cross di Terzic arriva il goal di Cabral, l’arbitro francese Bastien prima convalida, con il pallone che oltrepassa la linea, (la grafica goal line technology indica 2-2-) dopo il consulto Var, rete annullata, molti minuti di pausa e discussioni. Al 57esimo arriva il goal del pari, contropiede di Bonaventura per Saponara che con un destro perfetto manda in rete. La prima doppia sostituzione esce Gonzalez e Bianco per Ikoné e Castrovilli, all’esordio europeo. La Fiorentina padrona del campo continua a pressare, l’arbitro in confusione perde il controllo tra cartellini gialli e interruzioni. Al 73esimo esce Saponara per Brekalo. All’82esimo arriva il goal di Cabral, cross di Bonaventura e deviazione vincente del brasiliano che festeggia con una curiosa esultanza mimando il gesto del Var, come a dire questo è valido. Un minuto di recupero e il triplice fischio che chiude il match.
Una gara che va oltre l’ immaginazione, un avvio in salita, la solita Fiorentina lenta e prevedibile, un recupero e una rimonta, con lo show dell’arbitro che annulla un goal convalidato dalla tecnologia, di diritto nella storia non tanto per gesta tecniche o reti da cineteca, ma da episodi paradossali quanto incomprensibili. Dopo un inizio difficile, la squadra si compatta in tutti i reparti, qualche errore in difesa sui goal subiti, Terzic si conferma con grinta e volontà anche se subentrato dalla panchina, a centrocampo classe e tecnica di Bonaventura assist man nelle tre reti realizzate, ottima la sua prestazione, Mandragora merita la menzione per la rete importante in un momento alquanto difficile, in avanti Saponara presente nella manovra offensiva, qualche tiro impreciso, ma goal che porta in discesa la gara, anche a livello mentale. Centravanti titolare Arthur Cabral, grinta e volontà, conferma il suo buon momento con la continuità di 4 goal consecutivi, 5 totali in Conference, sugli onori di cronaca da gregario si prende spazio e titoli come competitivo e vincente.
In Europa prosegue il percorso della Fiorentina, che vola agli ottavi, fissati il 9 con l’andata a Firenze, e il ritorno in trasferta il 16 marzo, altra tappa da superare e sognare la meta finale. Dopo aver raggiunto la qualificazione che ha portato grandi soddisfazioni e qualche introito anche economico, l’attenzione si proietta alla prossima gara del campionato. La sfida contro l’Hellas Verona al Bentegodi, nel posticipo del lunedì, che rappresenta lo spartiacque della stagione, per ritornare al successo fuori casa (che manca dal 6 novembre), per invertire il trend negativo di un goal al passivo da 10 gare, per recuperare posizioni e staccare la zona bassa della classifica.
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