Diario Viola Fiorentina

In giro per l’Europa

Dopo la vittoria in campionato contro l’Atalanta tra le mura di casa, la Fiorentina inizia il cammino della Conference League, con la prima gara del girone. Il sorteggio almeno sulla carta, riserva ai gigliati, squadre alla portata, con gli ungheresi del Ferencvaros, i serbi del Cukarick e i belgi del Genk.

L’esordio è in Belgio, con il Genk, luogo caratterizzato da miniere dove tanti italiani hanno trovato lavoro in passato, oggi trasformato in un parco con un Museo che testimonia la storia del posto.

Come avviene in tutte le gare, un nutrito gruppo di tifosi segue la squadra, circa 600, la metà del settore preposto, anche per le difficoltà logistiche di raggiungere la città al confine tra Belgio e Olanda. Di supporto i viola club sparsi in Europa, da quello più numero nato nel 2007 a Bruxelles, a quello di Lussemburgo e Amsterdam, ai ragazzi residenti in Germania.

Lo stadio, Cegeka Arena, un impianto moderno tutto coperto, con circa venticinquemila posti, non è esaurito, a causa dell’elevato prezzo dei tagliandi. Prima della gara alcuni tafferugli tra le opposte tifoserie, senza gravi conseguenze, bloccano diversi supporter italiani che non assistono alla gara, al termine rilasciati, rientrano in Italia.

Il fischio d’inizio è alle 18.45, la giornata è umida con cielo grigio e pioggia. Sulla formazione di partenza mister Italiano effettua una turnazione di 7 giocatori, rispetto alla precedente gara, tra i pali il portiere danese Christensen, a destra il 2004 Kayode al posto di Dodo, al centro Ranieri per Quarta, Biraghi al suo posto a sinistra, a centrocampo Arthur per Bonaventura, sulla fascia Sottil alla seconda da titolare, Beltran in avanti.

Con il modulo del 4-3-3 gli undici titolari sono : Christensen, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Arthur, Mandragora, Duncan, Nico Gonzalez, Beltran, Sottil.

Nei primi minuti i viola subito in avanti, guadagnano il primo angolo, dalla destra batte Biraghi, Ranieri con un perfetto colpo di testa manda il pallone in rete, complice il portiere Vandevoordt che non trattiene. Al sesto minuto la Fiorentina in vantaggio. Pochi minuti immediata la risposta dei belgi, al 12esimo rinvio da calcio di punizione verso l’ area, Biraghi e Mandragora non riescono ad allontanare, l’attaccante Zehiri ne approfitta e porta il risultato in parità.

La gara è piacevole, i viola creano buone manovre di gioco e si portano in area avversaria, un tiro di Biraghi di poco alto sulla traversa. Al 22esimo ancora da corner, batte Biraghi ,questa volta dalla sinistra, con sponda in area di Milenkovic, Ranieri in tuffo manda il pallone in rete. L’arbitro del match, la francese Stephanie Frappart dopo il consulto Var, per presunta posizione di fuorigioco di Ranieri, convalida la rete.

La gara prosegue con un buon possesso palla degli ospiti, qualche incursione degli avversari, ma la difesa viola fa buona guardia. Nei due minuti di recupero, con aggiunta di altri due, per infortunio su Christensen un tiro insidioso del centrocampista Galarza di poco al lato.

Nella ripresa il primo cambio per i gigliati, Gonzalez resta negli spogliatoi per una botta subita a fine tempo, al suo posto entra in campo Kouame. In questa fase di gioco diverse interruzioni e qualche tensione tra i giocatori, il pubblico di casa cerca di spingere la squadra, con i sostenitori viola che rispondono con grande intensità.

Al 63esimo doppia sostituzione, escono Biraghi e Mandragora, per Parisi e Maxime Lopez al suo esordio in maglia viola. Al 71esimo l’ultimo doppio cambio, al posto di Beltran e Sottil, Nzola e Brekalo.

Da rimarcare azione da applausi di un assist perfetto di Ranieri, dopo un tunnel su un avversario, con Milenkovic che spreca da buona posizione. Il difensore ancora in evidenza con un intervento su Arokodare lanciato a rete. Al 77esimo su lancio di Parisi, il centravanti Nzola a pochi passi dalla porta, non trova lo stacco per chiudere la gara.

Al 84esimo, come recita la dura legge del calcio, da goal sbagliato a goal subito, arriva la beffa del pareggio dei padroni di casa, ancora da corner con un colpo di testa del difensore MacKenzie.

I viola accusano il colpo, la stanchezza si fa sentire, imprecisi e meno brillanti, la fisicità dei belgi mette in difficoltà la squadra viola, un tiro di Hrosodoski bloccato dal portiere, ma l’enorme pericolo arriva da un tiro di Arokodare che centra un palo nei secondi finali dei cinque minuti di recupero. Un sospiro di sollievo al triplice fischio per le conseguenze del finale.

Una prova di carattere e personalità dei ragazzi di Italiano, che creano azioni con buon possesso palla e manovra di gioco, un doppio vantaggio meritato con la vittoria sfumata negli ultimi minuti, contro un avversario ben organizzato che sfrutta anche il fattore campo.

La Fiorentina, squadra da battere con i pronostici a favore come vice campione della competizione, si scontrerà con squadre anche se tecnicamente inferiori, determinate ad andare oltre le loro possibilità.

La gara ben preparata da mister Italiano con alternative che danno un contributo importante, nei novanta minuti mostra una girandola di situazioni, inizio e prima frazione in salita con ottime giocate e doppio vantaggio, gestione e controllo nel secondo tempo, calo nella parte finale dopo il pari dei belgi, con occasioni sprecate sotto porta, il finale da brividi con la squadra esausta fisicamente e mentalmente.

Nella prestazione del gruppo, il reparto difensivo con  gioie e disattenzioni, il portiere ancora incerto su alcuni interventi, Kayode dopo l’esordio a Genova torna titolare e offre buoni spunti in difesa, nel finale stremato chiede il cambio, ma costretto in campo per i 5 già effettuati,  i compagni Milenkovic, Biraghi e Parisi,  con prove più che sufficienti con qualche sbavatura, dalla terza rete mancata di Milenkovic, alla carambola del pallone di Biraghi nell’azione del pari, all’anticipo di Tolu su Parisi, con pallone sul palo.

In mediana Arthur si nota in fase di impostazione ma anche nel recupero palla, buon esordio del francese Maxime Lopez. In avanti Gonzalez non nella sua migliore prova, poco incisivo in attacco, l’infortunio subito si spera sia di poca entità, un giocatore insostituibile, Kouame entra con determinazione, Sottil e Brekalo a fasi alterne, in attesa delle reti dei centravanti di ruolo, con Beltran poco servito, Nzola non decisivo.

Il match winner della serata, da incorniciare la sua prestazione, il difensore Luca Ranieri, da gregario a protagonista, ottime chiusure in difesa, pregevole il tunnel per l’assist a Milenkovic, posizione da attaccante sotto porta. Applausi ed elogi per il centrale, classe ’99, in ogni sessione di mercato pronto a cambiare squadra, che ha conquistato la fiducia del mister mettendo in campo ottime prestazioni, prime reti in maglia viola, lo collocano nel palcoscenico europeo, come uno tra i migliori della giornata.

Con un minimo di rimpianto si archivia la prima gara della Fiorentina, un punto in trasferta resta comunque un risultato positivo, con tante partite da giocare, per arrivare primi nel girone, per proseguire il percorso in giro per l’Europa ed arrivare alla meta del 29 maggio ad Atene.

Autore

Patrizia Iannicelli

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