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L’ultima gara dell’anno

Nella diciassettesima giornata di campionato, la Fiorentina al Franchi ospita la Roma nell’anticipo serale del venerdì. Le condizioni climatiche non favorevoli, pioggia e vento insistenti gia dal primo pomeriggio non fermano gli spettatori presenti che sono 33.055.

I viola ancora con assenze pesanti per infortunio, Ribery e Chiesa, e il forfait dell’ultima ora di Benassi, partono con il modulo del 3-5-2. Dragoswki tra i pali, Milenkovic, Pezzella (cap.), Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert, Boateng, Vlahovic.

La Fiorentina parte bene, bella l’azione di Castrovilli, poi è la volta di Dalbert che apre su Lirola che crossa verso il centro per Vlahovic fermato da un difensore. Dalla conseguente punizione lo stesso Vlahovic manda sopra la traversa. Ancora i gigliati con una doppia occasione sotto porta, prima con Vlahovic poi con Boateng il cui tiro termina in corner.

Quasi al quarto d’ora con i viola in pressing bel diagonale di Vlahovc che termina in rete, ma il goal viene annullato per fuorigioco. Pochi minuti e dalla parte opposta errore difensivo dei padroni di casa, Pellegrini per l’ex Zaniolo che passa in area ad un indisturbato Dzeko che realizza il vantaggio dei giallorossi.

Al ventiduesimo, doccia fredda con il raddoppio su punizione di Kolarov. La Fiorentina prova a reagire ma in questa fase di gioco è la Roma che in avanti mette in apprensione la retroguardia viola.

Alla mezz’ora azione in area sulla sinistra con Vlahovic e Caceres, con conclusione finale di Badelj che accorcia le distanze e riapre la gara. Nel finale di tempo ancora la Fiorentina in avanti, dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella seconda frazione ancora in pressing i viola, anche se poco lucidi nell’ultimo passaggio, la Roma sfrutta in contropiede gli spazi liberi. Al decimo minuto contropiede della Fiorentina con il serbo Vlahovic che con palla al piede, dopo aver fatto mezzo campo, serve il ghanese Boateng che viene anticipato in area, grande occasione sfumata.

I viola ancora in avanti sono fermati dall’arbitro Orsato, che non si avvale della regola del vantaggio e non fa terminare l’azione per un fallo di Diawara. Subito dopo per un tocco in area viene ammonito Castrovilli per simulazione. Il primo cambio è l’uscita di Boateng per il brasiliano Pedro.

Alla mezz’ora arriva il terzo goal degli ospiti con Pellegrini, gara che diventa complicata per i viola. Anche l’ingresso di Pedro non ha portato risvolti positivi. Gli ultimi cambi sono Eysseric e Sottil al posto di Castrovilli e Lirola. Al quarantatreesimo arriva anche il quarto goal della Roma in contropiede con Zaniolo, il giallorosso cresciuto nelle giovanili viola, che chiude di fatto la partita.

Nei cinque minuti di recupero punizione guadagnata e battuta da Vlahovic che si ferma sulla traversa, emblema di una partita iniziata male e finita peggio. Termina con l’ennesima sconfitta l’ultima gara dell’anno al Franchi, che allunga una serie di risultati negativi che fanno sprofondare la squadra viola in una classifica terrificante.

Anche se con assenze pesanti, si è notato in campo un notevole divario tecnico tra le due formazioni, che ha evidenziato limiti rispetto agli avversari. In diversi tratti i ragazzi di Montella con carattere e volontà hanno tenuto testa ai giallorossi, dando il massimo, ma nell’arco della gara sono emerse le qualità dei singoli da Dzeko a Pellegrini, da Zaniolo a Mancini (quanti rimpianti per le due promesse passate da Firenze), che hanno fatto la differenza.

I numeri sono inclementi e senza appelli, un anno catastrofico, in questo inizio di stagione manca la vittoria dal 30 ottobre (contro il Sassuolo), poi su sette gare cinque sconfitte e due pareggi, neanche l’entusiasmo del cambio di proprietà ha portato a risultati meno catastrofici. Sui singoli le solite considerazioni, il passivo delle quattro reti mette per primo sul banco degli imputati la difesa che ha sofferto fisicità e velocità degli attaccanti, compreso il portiere che poteva fare meglio ( a differenza della scorsa domenica determinante in più occasioni); il centrocampo carente e in difficoltà, non riesce a bloccare e fare da filtro alle incursioni degli avversari, migliore del reparto Castrovilli, termina in debito di ossigeno; il reparto offensivo impreciso e mai incisivo, il ghanese Boateng meglio che in altre gare ma dalla sua esperienza ci si aspettava ben altre performance, il serbo Vlahovic il più pericoloso e propositivo in area ma anche  sfortunato in un paio di occasioni, il migliore in campo della serata.

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Nel post gara facce scure dei dirigenti, Barone esce veloce dall’impianto, Pradè parla di riflessioni da prendere nelle prossime ore, situazione poco tranquilla e non facile in casa viola. La situazione inevitabile sembra ormai portare verso l’esonero dell’allenatore, come avviene nella legge del calcio, anche se le colpe sono da dividere in tutte le componenti.

Un mercato fatto in 40 giorni, una preparazione fisica inadeguata, una rosa non all’altezza fatta anche di scommesse e di giovani promesse da far maturare, gli infortuni di giocatori di rilievo, qualche malumore di spogliatoio notato in campo in diverse occasioni. Tante situazioni che devono essere valutate e risolte, mancano due partite alla fine del girone di andata, e non si può più  attendere che la situazione già compromessa diventi irreversibile.

Aspettiamo gli eventi e la lunga pausa, prima della gara a Bologna nel giorno dell’Epifania. Con l’occasione non possiamo far latro che augurare un buon Natale (che tutti avrebbero preferito più dolce), alla Fiorentina, ai nostri lettori.

Autore

Patrizia Iannicelli

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