(Nella foto, la somiglianza di Diana con la presunta figlia Sarah sulla copertina del Globe
LONDRA – Cade il 31 agosto un nuovo anniversario della morte di Lady Diana. Sugli ultimi giorni della principessa triste, e forse sulla sua intera vita, non sono ancora risolti tutti gli interrogativi, sparite le ombre, acquietati i gossip. Ed ecco che ad agitare acque che non si calmeranno mai del tutto è arrivata qualche tempo fa un’altra notizia – bomba, almeno nelle intenzioni di chi l’ha pubblicata.
Normalmente, si tratta di notizie estive, da attesa sotto il casco della parrucchiera, da prendere con beneficio di inventario e con la dovuta superficialità. Ma siccome quella in questione venne ripresa un po’ da tutti i media e si cominciavano a fare nomi, cognomi e circostanze, la tentazione è di darle un qualche fondamento, visto che si inserisce appunto in una vicenda che di retroscena più o meno credibili ne assomma già molti.
Fu il settimanale Novella 2000 a raccontare la storia dai contorni del giallo – uscita sui tabloid inglesi – secondo cui la principessa del popolo, prima di diventare principessa del Galles, sarebbe stata sottoposta per volere di Sua Maestà la Regina Elisabetta a dei test i quali, pur non intaccando la prescritta verginità della futura sposa, ne potessero stabilire la fertilità.
Il settimanale riportava testimonianze e documenti secondo cui la Casa Reale avrebbe chiesto al ginecologo di corte Sir George Pinker di prelevare due ovuli da Diana e di fecondarli col seme di Carlo. Quando poi avvenne il concepimento – sempre secondo quanto riporta la rivista –, il medico avrebbe dato ordine all’assistente dell’epoca di disfarsi degli embrioni. Costui invece li avrebbe impiantati in sua moglie, utilizzando la nuova tecnologia della fecondazione assistita messa a punto proprio in quegli anni dal dottor Robert Edwards.
A questo punto il giallo si darebbe arricchito, sempre secondo Novella 2000, di sviluppi ambientati ai giorni nostri e di un probabile futuro colpo di scena. Dalla fecondazione assistita sarebbe nata infatti una bambina a cui fu messo nome Sarah, che oggi ha 37 anni e mostra una somiglianza notevole con Lady Di. E che per diritto di nascita, possedendone il DNA, sarebbe nientemeno che la primogenita di Charles e Diana (la common law inglese ammette la successione femminile al trono) essendo nata con almeno un anno di anticipo sull’attuale erede, il principe William.
Il colpo di scena dunque è che sempre secondo la rivista Sarah si sarebbe fatta viva, recentemente, con William e Kate avanzando pretese nei confronti della Royal Family, quantomeno in cambio della rinuncia alle sue pretese di successione al trono.
Qualunque fondamento abbia questa storia e comunque possa andare a finire, a ventun anni dalla ricorrenza della tragedia che ha segnato nella maniera più drammatica la storia di una dinastia che pure di momenti drammatici ne aveva già vissuti, si può dire che non c’é pace per gli Windsor.
Dio salvi la Regina, passata, presente e futura.
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