Nel monday night che chiude la nona giornata di campionato, gara di cartello. I viola affrontano la Lazio di mister Sarri tra le mura di casa. Serata particolare che si apre con un ospite d’eccezione sul terreno di gioco, il tennista Matteo Berettini, (tifoso viola), accanto al dg Jo Barone riceve le chiavi della città dal sindaco Dario Nardella.
Sugli spalti ancora un numero importante di presenze, in totale 30.574, sold out anche per il settore ospiti. Il modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, in difesa a destra torna Dodo, centrali Quarta e Igor, a sinistra Biraghi, centrocampo con Bonaventura, Amrabat, Mandragora, trio offensivo Ikoné, Jovic e Kouame.
Parte la squadra di casa arrembante, in difficoltà i bianco celesti, chiusi nella propria area. Azioni gioco e grinta non bastano a concretizzare le occasioni, tre palle goal in pochi minuti, in evidenza anche il portiere laziale Provedel, ma Jovic e Ikone sprecano tanto.
Al primo affondo degli avversari su corner arriva il colpo di testa dell’ex di turno (un classico per la squadra viola) Vecino che salta in area e manda il pallone in rete. Dopo lo svantaggio immeritato, i padroni di casa cercano di organizzare qualche azione offensiva, ma sono ancora gli ospiti al 25esimo che trovano il raddoppio, cross di Milinkovic-Savic per Zaccagni che ancora di testa batte Terracciano.
Una doccia gelata per il Franchi, che non crede ai propri occhi, un duro colpo per la Fiorentina costretta a recuperare una gara in salita. Si va all’intervallo con qualche sussulto per un paio di azioni, su un tiro deviato, che si ferma sulla traversa, di Mandragora.
Nella ripresa resta nello spogliatoio Ikone, per Nico Gonzalez. Dall’argentino appena entrato due incursioni senza esito, anche per l’anticipo degli avversari, dalla parte opposta si pareggiano i legni con la traversa di Immobile.
Doppio cambio con l’ingresso di Barak al posto di Amrabat e di Milenkovic per Igor. La gara interrotta in continuazione, non si vedono due passaggi di seguito, portiere e giocatori laziali rallentano le rimesse, il pubblico rumoreggia il proprio disappunto, l’arbitro estrae in ritardo diversi cartellini gialli.
Per mister Italiano ancora una doppia sostituzione, che non cambia assetto tattico e lascia perplessi, escono Kouame (!!!!) e Bonaventura, per Saponara e Maleh. Nei minuti finali contropiede degli ospiti con tiro finale di Louis Alberto che porta a 3 le reti.
Al 90esimo con la gara ormai chiusa arriva il quarto goal, assist di Milinkovic-Savic per Immobile, che da attaccante non sbaglia. Una goleada eccessiva che decreta una pesante ed umiliante sconfitta. Un tracollo che diventa più amaro perché arriva tra le mura di casa, il Franchi, un tempo fortino inespugnabile.
All’uscita dal campo i fischi del pubblico e un paio di cori dalla Fiesole, per la verità nessun accanimento, ma toni leggeri con l’esortazione a mettere maggiore grinta e agonismo. Commentare questo tipo di gara diventa difficile, 62% possesso palla, 25 tiri toltali, 3 nello specchio della porta, 35 cross, 9 corner, passivo che non rispecchia la prestazione vista in campo, ma un tabellone eloquente annota come gli avversari con il minimo sforzo ottengono il massimo risultato.
Si ritorna alla solita nenia che scriviamo dall’inizio di stagione, diverse azioni non concretizzate, attacco sterile sotto porta, disattenzioni del reparto difensivo, sostituti che non modificano in nessun modo il corso della gara, tracollo generale nella fase finale, la solita buona dose di sfortuna, che invertita avrebbe dato altri commenti.
Poche note sui singoli, non manca la volontà del gruppo ma prevale imprecisione e distrazione, in difesa buon rientro di Dodo anche se con qualche sbavatura sul passaggio che porta alla terza rete, nella mediana si salva Mandragora, mentre i compagni di reparto non trovano spazi e si notano poco, in avanti il più pericoloso Kouame, l’ivoriano mette in condizione di finalizzare Jovic, il serbo spreca, Ikonè torna titolare con la solita prova incolore anche se ha un buon avvio.
Un passo indietro rispetto la precedente gara, che aveva dato segnali positivi, per una ripresa in campionato, che non lascia dubbi sul momento difficile della squadra viola, quarta sconfitta, seconda consecutiva, un tredicesimo posto in classifica avvilente (con neo promosse davanti, ndr).
La stagione partita con aspettative e altri obiettivi, ma con diversi giocatori sotto le loro capacità e il contributo sperato, con gare ravvicinate, con la mancanza di riserve adeguate, evidenzia tutte le problematiche di squadra (tecniche, tattiche, di carattere), da risolvere con immediate soluzioni, prima che diventi un fallimento.
Il prossimo giovedì si replica al Franchi il match di ritorno con gli scozzesi dell’Hearts, gara importante per cancellare un risultato pesante, per trasformare i fischi in applausi, per mettere alle spalle questo periodo complicato, per dimostrare che la Fiorentina può ritrovare un’identità di squadra per tornare protagonista.
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