Diario Viola Fiorentina

La Fiorentina ancora in Europa

(Lo stadio Pancho Arena in una fase di gioco)

A poche ore dalla chiusura del mercato estivo, con la girandola di arrivi e cessioni fino al gong di mezzanotte del 30 agosto, la squadra gigliata è chiamata al primo test fondamentale della stagione, il ritorno dei preliminari di Conference League.

I viola costretti a vincere, dopo il 3 a 3 ottenuto al Franchi una settimana fa contro gli ungheresi del Puskas Akademy. Una gara da dentro o fuori, senza repliche, il primo spartiacque che darà un primo responso, dopo un inizio alquanto deludente, con la squadra in piena costruzione.

La sede dei playoff di ritorno, è la cittadina di Felcsut, una quarantina di Km da Budapest, l’impianto particolare, il Pancho Arena, contiene 3800 spettatori, i supporter al seguito dei viola, circa 350, una cinquantina provenienti dalla capitale ungherese.

Particolare delle colonne del Pancho Arena

Prima del fischio d’inizio viene effettuato un minuto di silenzio in memoria del tecnico Sven Goran Erksson, ex tecnico anche della squadra viola.

Sulla formazione mister Palladino sceglie gli undici più rappresentativi, il modulo del 3-4-2-1, De Gea tra i pali, Quarta, Pongracic e Ranieri in difesa, Dodo a destra, Amrabat e Richardson in mediana, Biraghi a sinistra, Sottil e Ikonè dietro a Kean.

I padroni di casa subito in avanti, compatti e determinati, al nono dopo un errore della difesa viola, Nissila da buona posizione impegna il portiere De Gea che respinge.

Dopo venti minuti i gigliati si portano in area avversaria, un tiro cross di Kean non viene sfruttato da Ikonè e da Sottil.

Al 40esimo prima occasione da rete degli ungheresi, Nissila dalla destra mette in centro un pallone che aggancia Puljic, intervento provvidenziale del portiere spagnolo De Gea che salva il risultato.

Un primo tempo con la Fiorentina in difficoltà, che non riesce a trovare sbocchi in fase offensiva, con una squadra inferiore tecnicamente, ben messa in campo.

La ripresa inizia con lo stesso copione dei primi 45 minuti, i magiari spingono in cerca del vantaggio, al 50esimo doppia chance, Golla di testa dopo gli sviluppi di una punizione, colpisce il palo, un minuto dopo  cross di Levi e deviazione di Plsek che viene respinta, da un pronto De Gea aiutato dalla traversa.

Al 54esimo mister Palladino inserisce nuove forze con un triplice cambio, entrano Colpani, Comuzzo e Kouame per Sottil Pongracic e Ikonè.

Al 59esimo con i viola in balia degli avversari, arriva il vantaggio di Moise Kean, l’attaccante recupera un pallone percorre 15 metri di campo e dal limite dell’area con un potente destro, batte il portiere Pecsi.

Moise Kean autore della rete del vantaggio, di Paolo Giuliani

La reazione del Puskas immediata, ma i gigliati chiudono gli spazi. Al 70esimo altra sostituzione esce Quarta per l’ingresso di Parisi. Al 77esimo Dodo davanti la porta vuota non trova la deviazione, ma il brasiliano è in posizione di fuorigioco.

Nel frattempo l’arbitro portoghese Antonio Nobre, distribuisce cartellini gialli da un parte e dall’altra, per i viola, Comuzzo e Ranieri.

L’ultimo cambio all’83esimo l’innesto di Kayode per Dodo.

Nei 5 minuti di recupero, succede l’incredibile, da un calcio d’angolo al 97esimo, Ranieri in area strattona l’attaccante Colley, l’arbitro indica il rigore. Dopo il consulto Var, si conferma la massima punizione, Ranieri con il secondo giallo viene espulso. Dal dischetto Nagy trasforma per il pari, che porta ai supplementari.

Nella prima frazione altra sostituzione, esce Kean per Mandragora. AL 97esimo Comuzzo per doppia ammonizione costretto a lasciare il campo, viola con due giocatori in meno, l’arbitro molto fiscale, discutibili alcune decisioni nell’arco della gara.

In questa fase finale di gioco con le due squadre stanche fisicamente, in evidenza il portiere De Gea decisivo in due occasioni.

Nel secondo tempo supplementare, i magiari pericolosi, mancano di precisione sotto porta, i viola si difendono con fatica.

Dopo il 120esimo minuto la lotteria dei rigori, per decidere il passaggio del turno.

Dal dischetto il sorteggio porta al primo tiro l’ungherese Komaroni che realizza, risponde Mandragora per il pari, si prosegue con Favorov per il 3 a 2, Kouame non sbaglia e ripristina il risultato, Golla realizza il 4 a 3, Colpani perfetto per il 4 a 4.

La svolta con il tiro di Szolnoki parato con uno slancio sulla destra del portiere De Gea, che toglie il pallone dalla porta .

Il tiro successivo è del centrocampista Richardson che realizza la quinta rete, Nagy rimette in equilibrio il risultato, l’ultimo decisivo tiro dal dischetto che vale la qualificazione è di Biraghi, che porta a  6 le reti.

Grande entusiasmo a fine gara con la squadra che festeggia sotto il settore dei tifosi viola, encomiabili per tutta la gara nel sostenere la squadra.

La squadra festeggia con i tifosi sotto il settore ospiti

Un primo tempo mediocre, problemi già visti nelle precedenti prestazioni, giocatori non in condizione fisica ottimale, schemi da assimilare, squadra da assemblare, con rinforzi necessari nei diversi reparti.

Nel seconda frazione, ma soprattutto nei tempi supplementari, sofferenza e fatica, ma grinta e cuore oltre l’ostacolo, in inferiorità numerica prevale l’equilibrio e la compattezza, gli episodi a favore determinanti, con un avversario tecnicamente inferiore .

In questo specifico caso evidenziamo i due giocatori che hanno fatto la differenza, l’attaccante Moise Kean, ottime doti tecniche, sblocca la gara con un’azione personale, la seconda rete europea, un ottimo inizio in maglia viola.

Il migliore del match il portiere spagnolo David De Gea, arrivato con un curriculum di grande prestigio, ex Manchester, nella precedente gara aveva portato a qualche disappunto, stasera l’assoluto protagonista, reattivo, provvidenziale, decisivo nel salvare la porta in diverse occasioni, nel parare uno dei rigori, esperienza, personalità e qualità fisiche saranno fondamentali nel proseguo della stagione.

Il passaggio nella fase a girone unico della Conference League, che quest’anno si presenta con un nuovo format (36 squadre in 6 fasce con 6 squadre ciascuna, 6 gare da disputare tra ottobre e dicembre, 3 in casa e 3 in trasferta), oltre alla partecipazione per il terzo anno consecutivo alla competizione della Fiorentina, porta prestigio e orgoglio con un tesoretto per ogni singola vittoria e pareggio, ma anche l’occasione dopo la delusione delle due finali perse, per provare a vincere un trofeo.

A breve il sorteggio delle squadre, con la prima gara fissata il 3 ottobre,  l’ultima il 19 dicembre.

Dopo la serata da brividi, con attimi in apnea, si archivia per qualche settimana il cammino europeo, domenica si torna in campo al Franchi contro l’ex squadra di mister Palladino, il Monza.

Il mercato estivo finalmente chiuso, i giocatori disponibili almeno fino a gennaio, porterà ad un periodo, anche per la sosta delle Nazionali, per lavorare sulla nuova e definitiva squadra, con moduli e schemi funzionali alle caratteristiche dei singoli, per evitare errori e migliorare sotto ogni aspetto, da poter essere competitivi nel prossimo futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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