Nella foto: Rolando Mandragora
Nella 26esima giornata di campionato, i viola sono di scena allo stadio Zini contro la neo promossa Cremonese. Un altro esodo, con circa 1500 tifosi al seguito, per la squadra di mister Italiano. Prima della gara viene effettuato (come in tutti i campi) , un minuto di raccoglimento per le vittime del naufragio di Cutro.
Nella formazione di partenza qualche novità sia per problemi fisici di giocatori, ma anche per dare un minimo di rotazione, per le tante gare da affrontare. Sirigu arrivato dal mercato invernale alla prima da titolare in campionato (Terracciano fermo per influenza), in difesa rientra Milenkovic, che si posiziona al centro con Quarta, in avanti Cabral, di supporto Ikoné, Barak e Saponara. Gli undici titolari con il modulo del 4-2-3-1, sono: Sirigu, Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi, Amrabat, Mandragora, Ikoné, Barak, Saponara, Cabral.
I viola, dopo il primo affondo dei grigio rossi, provano a portarsi in avanti con passaggi e una buona manovra di gioco. I padroni di casa chiudono gli spazi, gli ospiti in fase offensiva. Al 27esimo dopo una bella azione corale arriva il vantaggio della Fiorentina, Barak allarga sulla destra per Saponara che gira indietro il pallone verso Ikoné che manda nel mezzo, dove nella mischia in area Mandragora con un gran sinistro batte il portiere lombardo Carnesecchi. La reazione della Cremonese si riduce ad un tiro alto sulla traversa.
Nella ripresa la gara riparte con il primo cambio, Saponara lascia il posto a Brekalo. Al 49esimo ancora su azione manovrata arriva il raddoppio, dalla destra il neo entrato passa il pallone nel mezzo per Mandragora, triangolo con Barak e ritorno per il centrocampista che dalla sinistra crossa per Cabral, che solo davanti la porta, non può che accompagnare il pallone in rete. I viola dopo il doppio vantaggio sono in totale controllo della gara. Le squadre si allungano, i grigio rossi provano con qualche occasione, il colpo di testa di Ciofani alto sulla traversa. Al 67esimo doppio cambio, fuori Ikoné e Cabral per Gonzalez e Jovic. Al 76esimo venuti al posto di Dodo. Qualche minuto dopo la prima occasione da rete dei lombardi, con Sirigu che respinge il tiro di Okereke, e lascia inviolata la porta. L’ultimo cambio, l’ingresso di Duncan al posto di Mandragora. Dopo tre minuti di recupero il triplice fischio finale, con la squadra che festeggia sotto il settore ospiti.
Un altro successo per i ragazzi di Italiano, anche se contro un avversario modesto, posizionato in fondo alla classifica, ma che poteva portare insidie e problemi anche per i pochi allenamenti effettuati dopo la gara europea del giovedì. Un’altra prova di maturità che ha coinvolto tutto il gruppo, anche chi gioca meno, una squadra concreta e cinica che mette in campo concentrazione e determinazione, superiore a livello tecnico. Un periodo positivo per condizione fisica e atteggiamento mentale, merito anche dell’allenatore Italiano che mantiene alta l’attenzione e ritiene di uguale importanza tutti i componenti a disposizione.
La gara dominata in tutti i reparti, dall’ estremo difensore Sirigu, al terzino destro Dodo che conferma il suo ottimo momento, non solo a difesa del reparto ma sulla fascia e in fase di costruzione, Milenkovic recuperato e Quarta in ottima forma. In mediana Amrabat porta un buon contributo nel creare e nella fase di interdizione, Barak fondamentale nella manovra uno dei migliori della gara. Dagli esterni Ikonè in crescita con le sue caratteristiche, velocità e dribbling, manca nell’ultimo passaggio a rete, Gonzalez e Saponara meno incisivi delle gare precedenti. In avanti Cabral segna ancora, una prestazione non esaltante, ma l’attaccante brasiliano al posto giusto, pronto in area aumenta il suo bottino, sei reti in altrettante gare, la settima in campionato. Sul gradino più alto del podio sale Rolando Mandragora, il centrocampista viola, nell’ intero arco della gara quasi perfetto, per scelta nei passaggi, nel goal che ha aperto il match, nel preciso assist per la seconda rete.
La terza vittoria consecutiva in campionato, il quinto risultato utile, rilancia una Fiorentina brillante, con morale e consapevolezza dei propri mezzi, in piena corsa su tre fronti. Dal doppio confronto, ancora contro i lombardi, della semifinale di Coppa Italia (il 5 aprile a Cremona, il 25 in casa), alla ricorsa verso il settimo posto (distante solo 4 punti ), inimmaginabile solo poche settimane fa, al passaggio degli ottavi per arrivare in fondo alla Conference League. Un percorso entusiasmante, con tante gare da disputare, da vivere tutto d’un fiato, per un finale di stagione da protagonista.
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