Fiorentina

La Fiorentina si allontana dall’Europa

Dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia, i viola nel posticipo domenicale delle 20.45 sono di scena all’Olimpico di Roma contro i giallorossi di Mourinho.

La formazione gigliata quasi obbligata, con gli infortuni di Saponara e Cabral, ai quali si aggiunge Quarta. Si parte con il modulo del 4-2-3-1, Terracciano tra i pali, Dodo a destra, Milenkovic e Igor al centro, Biraghi a sinistra, Duncan e Amrabat in mediana, con Bonaventura di supporto, gli esterni Kouame e Ikonè, Jovic in avanti.

Splendida cornice di pubblico all’Olimpico esaurito in tutti i settori, dal capoluogo toscano circa 700 tifosi. La Roma si rende subito pericolosa, ma dalle prime battute la partita è molto fisica, con tante interruzioni e sanzioni disciplinari da parte del direttore di gara. Il primo giallo verso il terzino destro Dodo, per intervento su Zalewski, eccessivo considerati i 4 minuti di gioco.

La gara è brutta e senza emozioni, diversi passaggi sbagliati da parte delle due squadre, i giallorossi in area avversaria sono fermati dalla difesa viola in un paio di occasioni. Il primo tiro degli ospiti arriva con Amrabat, il marocchino impegna Rui Patricio che para in due tempi.

Al 23esimo l’episodio chiave che condizionerà la gara, Dodo per un intervento a centrocampo ancora su Zalewski, viene sanzionato con il secondo giallo e la conseguente espulsione. Inutile ingenuità del brasiliano, punita dall’arbitro con severità, che causa un enorme problema alla squadra costretta in inferiorità numerica per quasi tutta la durata dell’incontro. Pochi minuti dopo mister Italiano corre ai ripari, sacrifica Duncan per Venuti, cosi da avere una maggiore consistenza in difesa.

Al 40esimo arriva il goal della Roma, Cristante lancia Abraham in verticale che passa a Dybala, l’argentino con un tiro al volo, con deviazione di Milenkovic, manda il pallone in rete, sotto le gambe di Terracciano. Errore di impostazione con le solite distrazioni difensive portano lo svantaggio dei viola, puniti oltremodo da episodi negativi, ma condizionati ancora dalle difficoltà in fase offensiva.

La ripresa riparte con un doppio cambio per la Fiorentina, escono Ikonè e Jovic, per Barak a centrocampo e Nico Gonzalez in attacco. L’argentino subito in evidenza velocizza le azioni, la squadra più compatta offre buoni spunti. La partita prosegue con interruzioni e nervosismo tra i giocatori, anche Gonzalez finisce tra gli ammoniti con Kumbulla, per un acceso diverbio.

I gigliati provano ad attaccare, ma manca la precisione nel tiro finale, dalla parte opposta Bonaventura perde palla con Abraham che scivola davanti a Terracciano che para, la gara resta aperta. Nell’ ultima fase, tanta confusione e poca incisività dei viola per portare in pari il risultato, una serie di corner non trovano il passaggio vincente, la Roma chiusa in area non lascia spazi.

All’82esimo Cristante lancia Abraham sulla destra che salta Igor e mette in mezzo per Dybala che da pochi passa con facilità manda in rete. Dopo il consulto Var per presunta posizione di fuorigioco di Abraham, il goal viene convalidato. Per la cronaca esce Bonaventura per Castrovilli, dopo tre minuti di recupero il triplice fischio.

Si ripete la solita prestazione della squadra viola, che evidenzia i propri limiti individuali, con errori banali e ingenui, la difficoltà realizzativa, ormai un problema concreto per la mancanza di un attaccante di ruolo. Dal reparto difensivo le note negative, dal portiere fermo in occasione delle reti, all’espulsione di Dodo, delusione del mercato estivo arrivato con grandi aspettative, anche per il costo elevato, peggiore in campo per il grave errore che condiziona tutta la squadra.

A centrocampo buona la prova di Amrabat, che porta un minimo di concretezza tra i suoi, uno dei pochi che si propone in fase offensiva a differenza di Bonaventura che perde diversi palloni e forse soffre la mancanza di un uomo nel reparto, non è la sua serata migliore. In avanti il serbo Jovic, mai pericoloso e determinante, come Ikonè sottotono, il francese non riesce mai ad essere incisivo.

La ripresa con i cambi dei due giocatori (su citati) mai scesi in campo, porta almeno nell’atteggiamento una reazione, l’argentino Gonzalez lotta in diverse azioni, mette in difficoltà la difesa avversaria, la squadra anche con Barak più unita, a parità numerica forse poteva arrivare il pari. Il campo invece decreta la settima sconfitta del campionato, in una gara equilibrata, con un avversario che ha sfruttato le situazioni favorevoli, e da campioni che fanno la differenza. La Fiorentina manca il possibile rilancio verso la zona Europa, che resta lontana 11 punti, un divario notevole, possibile da colmare con qualche innesto dal mercato invernale e dal recupero degli infortunati, per sperare di salvare la stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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