Diario Viola Fiorentina

La maledizione del dischetto

(Nella foto mister Vincenzo Italiano, di Paolo Giuliani)

Dopo la cocente delusione per la mancata finale della Supercoppa, la Fiorentina torna in campo nella ventiduesima giornata di campionato. Al Franchi è di scena il big mach, nel posticipo del turno domenicale delle 20.45, con l’ Inter, campione del torneo disputato in Arabia.

Record stagionale di affluenza di pubblico, con 35.084 spettatori sugli spalti. Come in tutti i campi prima del fischio d’inizio viene effettuato un minuto di silenzio in ricordo di Gigi Riva, scomparso nei giorni precedenti.

Mister Italiano nella formazione di partenza, deve rinunciare a Sottil, che nella fase di riscaldamento ha qualche problema fisico, in difesa a sinistra Parisi al posto dello squalificato Biraghi, a destra titolare Faraoni al posto di Kayode, Bonaventura come esterno, in avanti Nzola e Beltran. La buona notizia, il rientro anche se dalla panchina di Nico Gonzalez.

Gli undici con il modulo del 4-2-3-1 sono: Terracciano tra i pali, Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri, Parisi, Arthur, Duncan, Ikoné, Bonaventura, Nzola, Beltran.

Buon inizio per la squadra di casa che parte in avanti con un paio di occasioni nell’area avversaria, i nerazzurri nelle ripartenze mettono i brividi alla retroguardia gigliata. Al nono minuto da un passaggio sbagliato della difesa viola, un tiro di Lautaro di poco fuori, dalla parte opposta un lancio di Quarta trova Nzola in area che batte il portiere Summer, con il pallone in rete, il guardalinee annulla per fuorigioco.

La gara è un susseguirsi di azioni, Faraoni provvidenziale chiude lo spazio della porta vuota deviando in angolo. Dal corner il pallone sul primo palo trova il colpo di testa dell’argentino Lautaro, che anticipa la difesa e manda il pallone in rete, vantaggio dell’Inter. Nell’occasione contatto in area tra il difensore Parisi e l’attaccante argentino, ma il controllo Var conferma la rete.

Immediata la reazione dei padroni di casa, Quarta non aggancia un pallone, Ikoné in due azioni non trova il tiro verso la porta, una punizione battuta da Arthur viene parata. Alla mezz’ora contropiede del nerazzurro Thuram che davanti Terracciano al momento del tiro cade a terra, dalla parte opposta il portiere viola alza il pallone su un tiro di Frattesi.

Al 34esimo il portiere nerazzurro Sommer alza sulla traversa un tiro di Bonaventura da posizione ravvicinata, un minuto dopo la Fiorentina reclama un rigore per una trattenuta in area su Ranieri, dopo un lungo consulto Var, l’arbitro di turno Aureliano fa proseguire, sull’episodio restano molti dubbi. Nei due minuti di recupero Bastoni chiude lo spazio a Nzola ben posizionato.

Nella ripresa primo cambio di mister Italiano, esce Arthur per problemi fisici per Maxime Lopez. Nel frattempo incredibile episodio, un tifoso entra sul terreno di gioco e senza problemi fa una foto con Lautano, una volta accompagnato fuori dal campo riprende la gara.

Al 54esimo da cross di Bonaventura un tiro al volo di Parisi di poco al lato della porta. Nel frattempo Nico Gonzalez effettua il riscaldamento sotto la curva Fiesole, cori e applausi per l’argentino che finalmente al 61esimo entra in campo, dopo una lunga assenza per un infortunio muscolare, avvenuto il 14 dicembre nella gara di Conference a Budapest.

I viola continuano a pressare senza concretizzare, Nzola davanti il portiere non trova il tiro preciso, subito dopo ancora l’attaccante angolano davanti la porta decide di calciare, con Bonaventura in buona posizione che poteva essere servito, che mostra platealmente il suo disappunto.

Al 72esimo in area nerazzurra succede di tutto, Sommer in uscita nell’anticipare Nzola con un pugno lo centra in viso, l’azione prosegue con un tiro di Quarta salvato sulla linea dalla difesa interista. Un lungo consulto Var non esprime la decisione dell’intervento netto, l’arbitro dopo minuti viene chiamato al monitor, e finalmente si porta verso l’area indicando il dischetto.

Nico Gonzalez si vede parare il rigore

Dagli undici metri il rigorista Gonzalez, dopo una rincorsa vede bloccare il pallone da Summer che intercetta il debole tiro, il risultato resta invariato a favore degli ospiti.

All’82esimo doppia sostituzione escono Duncan e Beltran per Mandragora e Barak. I viola continuano a chiudere gli avversari nella loro metà campo, ma senza esito positivo. L’ultimo cambio è l’ingresso di Milenkovic al posto di Parisi.  Un colpo di testa di Ranieri prima dei 90 minuti e di Barak nei cinque di recupero, le ultime azioni prima del triplice fischio.

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, per la prestazione dei viola vista in campo, che gioca alla pari con una corazzata di giocatori forti e di esperienza e una difesa impenetrabile, candidata alla vittoria finale, che da grande squadra ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.

Una gara contornata da diversi episodi contrari per la Fiorentina, sfortunata in alcuni casi, arbitraggio discutibile, ma con la solita dolente nota di creare una dose massiccia di gioco (57% possesso palla), con la solita carenza realizzativa, dovuta alla mancanza di precisione e cattiveria agonistica degli attaccanti.

La prova in chiaro scuro per reparti e singoli, dalla difesa le liete notizie, Faraoni neo arrivato dal mercato invernale ben integrato nel gruppo, buona la sua prova con diversi recuperi e chiusure, anche il compagno Quarta a parte un passaggio intercettato dagli avversari, si propone in avanti e recupera diversi palloni.

Il migliore il difensore Luca Ranieri, pronto e reattivo su chiusure ma anche in proiezione offensiva , il classe 1999, provenienti dalle giovanili, conferma il suo buon momento, come giocatore di carattere e grinta, affidabile nel suo ruolo, ripaga la fiducia del tecnico che ha saputo valorizzare le doti, da riserva a titolare per merito.

Luca Ranieri migliore della gara, da riserva ad inizio stagione a titolare

In mediana Bonaventura schierato da esterno, una posizione non sua, si nota con buone giocate, Duncan contrasta e chiude gli spazi, Maxime Lopez subentrato, con ordine a centro campo smista palloni e contrasta gli avversari.

In avanti dribbling e cross non finalizzati nell’ultimo passaggio di Ikonè, confermano la poca lucidità sotto porta del francese con una prova opaca, Beltran da seconda punta non trova sbocchi, Nzola non manca di volontà come tutto il gruppo, ma spreca occasioni favorevoli.

Per il rigore sbagliato Nico Gonzalez acclamato dal pubblico per il suo rientro, si colloca sulla sufficienza, un incidente di percorso che non cambia le qualità del giocatore più rappresentativo della rosa, un cecchino degli undici metri, al suo primo errore in maglia viola, al secondo in carriera. Il primo rigorista designato, dopo un periodo di inattività incappa nella serata peggiore, che purtroppo porta all’occasione sprecata.

Nel post gara grande delusione per mister Italiano, che non nasconde l’amarezza per le tre sconfitte arrivate dopo altrettanti errori dagli undici metri, una sorta di maledizione che si è abbattuta sulla squadra viola, dopo Bonaventura e Ikoné, non ha esentato neanche il migliore della categoria.

La Fiorentina esce sconfitta con una serie di spiacevoli episodi, ma con una buona prestazione dalla quale ripartire per le prossime gare, a Lecce nell’anticipo del prossimo venerdì, in casa con il Frosinone.

Due sfide alla portata con avversari tecnicamente inferiori, da non sottovalutare ma da affrontare con concentrazione, cinismo e consapevolezza dei propri mezzi, per ritrovare vittoria e confermare l’ottimo girone di andata e gli obiettivi di stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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