Fiorentina

La marcia europea a suon di goal

Archiviata la 29esima giornata di campionato, si torna in campo per il primo dei due quarti di Conference League. I ragazzi di mister Italiano affrontano i polacchi del Lech Poznan nell’omonima città, nel moderno Miejski Stadion (stadio municipale), impianto da circa quarantatremila spettatori, sold out in tutti i settori per la gara della serata.

Proprio l’atmosfera rovente la principale difficoltà per i viola, che come nelle altre trasferte hanno il supporto di una parte della tifoseria, circa 500 i tifosi al seguito. La formazione, oltre l’assenza di Quarta squalificato, presenta qualche novità, al posto di Igor, Ranieri al centro della difesa, Brekalo alla prima gara da titolare. Gli undici di partenza con il 4-2-3-1 sono: Terracciano tra i pali, Dodo Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Amrabat, Mandragola, Brekalo, Bonaventura, Nico Gonzalez, Cabral. Al fischio d’inizio, la tifoseria di casa presenta una coreografia, il rumore è assordante, l’intero stadio coinvolto sembra sobbalzare ad ogni coro.

Dopo appena tre minuti cala il gelo, con il vantaggio dei gigliati, Nico Gonzalez dalla destra si porta al centro e fa partire un gran sinistro di potenza che si ferma sul palo, il pallone resta in area e dalla linea di porta, veloce più di tutti Cabral, da attaccante d’area, recupera e manda in rete. La Fiorentina continua a creare azioni offensive, dalla parte opposta azione del Lech con il capitano Ishak che protesta per un presunto contatto in area, si prosegue anche dopo la visione al Var. Al 19esimo ancora Gonzalez che crossa per Brekalo, il cui tiro si ferma sul palo, sfortunato il croato dopo il legno colpito al Franchi. Dal possibile raddoppio al pari, sinistro del norvegese Velde che pareggia i conti.

La reazione viola è immediata, diverse azioni di gioco dalla fascia sinistra, dieci tentativi in mezz’ora, la difesa polacca blocca le incursioni in area. Al 40esimo, cross dalla sinistra di Biraghi e colpo di testa vincente di Nico Gonzalez, per il raddoppio. Dopo due minuti di recupero termina la prima parte. Nella ripresa il primo cambio, esce Nico Gonzalez per problemi fisici, al suo posto Ikoné. Al 57esimo arriva la terza rete, azione parte da Brekalo che serve Ikoné sulla destra, dalla ribattuta della difesa avversaria, il pallone arriva a Bonaventura che di prima trova l’angolino a destra della porta. Al 63esimo arriva il quarto goal, Ikoné con un’azione personale parte dal centro campo, si posiziona e con il mancino gonfia la rete.

La Fiorentina con un ampio vantaggio, gestisce la gara, propositiva in avanti, attenta nelle poche azioni dei polacchi verso la propria area. Al 78esimo doppia sostituzione, fuori Cabral e Bonaventura per Jovic e Castrovilli. All’80esimo Ranieri sfiora il quinto goal, il portire Bednarek manda in corner, si prosegue con possesso palla e passaggi, con un avversario ormai alle corde. Gli ultimi cambi all’83esimo Sottil e Barak al posto di Brekalo e Mandragora. Dopo tre minuti il triplice fischio, una vittoria netta e meritata per la Fiorentina che affronta la gara di ritorno al Franchi tra una settimana, certa di ipotecare il passaggio del turno verso le semifinali.

La squadra di mister Italiano offre un’altra prova di maturità, compatta, concentrata, arrembante, mai appagata da mentalità vincente, la consapevolezza dei propri mezzi, ma soprattutto con la forza del gruppo, il contributo di ogni singolo giocatore determinante per il successo finale. Le rotazioni stanno portando ad ottimi risultati, le gare ravvicinate (considerando anche assenze per squalifiche e infortuni), hanno permesso di avere valide alternative, assemblate con i titolari di turno. Grande prova di tutti i reparti, dalla difesa con il portiere Terracciano inoperoso e incolpevole sul pari ingannato dalla traiettoria del pallone, al centrocampo di livello con Amrabat e Mandragora, tecnica e qualità con un goal che chiude i conti per Bonaventura, alla prima rete europea.

Un plauso a parte per il croato Brekalo, tornato titolare dopo settembre nell’ex Wolfsburg, ancora un palo nega la gioia del goal, ma giocatore duttile e di velocità, conferma l’ ottima prova di campionato. Nella serata dello show viola, protagonisti gli attaccanti, re Artù Cabral inarrestabile bomber di razza con 14 reti stagionali, sette in Conference, anche in difesa, in evidenza finalmente anche l’ex Lille Ikoné alla prima rete nella competizione, goal da cineteca, sempre pericoloso nella retroguardia avversaria. Il migliore del match il fuoriclasse Nico Gonzalez, trascinatore straripante a tutto campo, primo tempo di assoluto dominio, l’argentino con carattere e grinta ha determinato la vittoria, giocatore indispensabile con straordinarie doti tecniche, peccato per l’infortunio che sembra essere di poca entità.

Prosegue la marcia trionfale europea della Fiorentina a suon di goal, macchina inarrestabile con 30 reti all’attivo in 11 gare (poker con Braga, Sivas e Poznan ), alla nona vittoria nella competizione, 13 risultati utili consecutivi. Un percorso eccezionale partito il 16 febbraio in Portogallo, (con una finale quasi certa, dopo l’andata vinta a Cremona in Coppa Italia, le semifinali in Conferenze, con il passaggio quasi scontato), che potrebbe portare a traguardi insperati quanto straordinari di chiudere una stagione di vittorie eclatanti e festeggiare almeno un trofeo atteso da decenni

 

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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