Musica

La musica del tennis

Finito di leggere lo splendido e struggente Il tennis è musica, di Adriano Panatta e Daniele Azzolini. Non è una lettura estiva, da sotto l’ombrellone, è piuttosto una lettura esistenziale. Siate stati o no appassionati di tennis fin quasi a farne una ragione di vita (o una malattia) come chi scrive, questa cavalcata attraverso 50 anni di uno degli sport più  esistenzialisti che esistano (non a caso sull’ingresso del campo centrale di Wimbledon è riprodotta la più esistenzialista delle poesie dell’esistenzialista Rudyard Kipling, Se) non può non appassionarvi.

AdrianoPanatta190729-001Adriano Panatta è uno che di storie – sportive e non – ne ha vissute tante ai massimi livelli, e per di più è uno che le storie le sa raccontare, a voce o per scritto. Daniele Azzolini con lui ha già firmato la sua autobiografia Più diritti che rovesci, è direttore di Tennis Match, rivista specializzata, e di diversi eventi e uffici stampa legati allo sport. Anche lui sa di cosa parla e scrive, insomma.

Eccoli qui, i migliori cinquant’anni della nostra vita di tennisti amatoriali (in tutti i sensi) o guardoni di tennis (come ci ha egregiamente definiti tutti e una volta per tutte il maestro dei maestri Gianni Clerici). Raccontati per filo e per segno fin nei minimi particolari che può ricordare soltanto chi, come chi scrive, si alzava alle due di notte per vedere una finale di Coppa Davis tra l’Italia e l’Australia, trasmessa da down under, o un ottavo di finale da Flushing Meadows, U.S. Open, che aveva appena soppiantato il leggendario Forest Hills e dove lo stesso Panatta arrivò ad un soffio dallo stendere Jimmy Connors, tanto da meritarsi la scritta a lettere cubitali sul tabellone elettronico del centrale: Panatta is still, Panatta c’è ancora (era l’anno in cui il cameriere Szoke l’aveva messo a sedere nei boschi dell’Isola Margherita di Budapest, costringendolo a riflettere sul proprio futuro di giocatore di tennis predestinato e numero uno).

JohnMcEnroePatCash190729-001Tanti gli episodi che raccontano Adriano e Daniele, e ce li ricordiamo più o meno tutti. Magari qualcuno l’avevamo accantonato, come questo fuori scena di due campioni che ad un certo punto vollero dimostrare di tenere in mano la chitarra elettrica con la stessa maestria e genialità con cui avevano tenuto in mano la racchetta.

John McEnroe (che oggi compie 64 anni, auguri!) non ha bisogno di definizioni, lo chiamavano The Genius quando giocava, e nessuno prima o dopo di lui ha più meritato quell’appellativo, né il grandissimo Rod Laver né l’altrettanto grande Roger Federer.

Pat Cash fu l’ultimo dei grandi austrialiani, e l’ultimo a vincere Wimbledon, poco dopo che si era chiusa l’era di Mac e quando sembrava che Becker, Lendl ed Edberg stentassero ad aprirne un’altra. Pat schiantò Lendl e poi si arrampicò su per il Royal Box a mani nude per andare ad abbracciare i suoi familiari giunti come lui dal paese di Crocodile Dundee, sotto gli occhi dei non più compassati, esterrefatti e deliziati aficionados inglesi ormai vaccinati negli anni precedenti dal ciclone McEnroe.

JohnMcEnroePatCash190729-002John e Pat scoprirono poco dopo aver appeso la racchetta al chiodo di avere in comune un’altra passione, il rock. Incrociarono per strada i resti di alcuni grandi team del passato musicale, Roger Daltrey vocalist degli Who e Steve Harris, Nicko Brain e Andy Barnett degli Iron Maiden. Come se si fosse trattato di una esibizione di tennis, i musicisti erano in un momento propizio per divertirsi e divertire il mondo con qualcosa di fuori dalle righe (musicalmente e non tennisticamente parlando). Ed ecco quindi questo brano: Rock and Roll. What else?

A voi giudicare se John e Pat tenevano davvero in mano la chitarra elettrica come la racchetta. E se Roger Daltrey e gli altri furono all’altezza di se stessi e del loro passato accogliendoli in quella improvvisata band: Full Metal Rackets.

Che si vuole di più? Il tennis è musica, la musica è tennis.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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