Calcio

La Nazionale Femminile

(Foto squadra nazionale, gentilmente concessa da Paolo Comba)

Dopo aver percorso lo straordinario viaggio nel pianeta delle ragazze del calcio, le origini, il professionismo, la realtà fiorentina, l’imminente campionato mondiale prima delle gare giocate, la cronistoria della squadra nazionale, chiude l’ultimo tassello della categoria.

La prima gara delle ragazze si gioca il 23 febbraio 1968 contro la Cecoslovacchia, anche se la Nazionale non faceva parte della Federazione Gioco Calcio Femminile. Dopo l’esordio si partecipa ad altri tornei non ufficiali, la Coppa Europa nel 1969, vinta con la Danimarca, la Coppa del Mondo del 1970 che perde con le stesse danesi, organizzata in Italia, il Mundial in Messico del 1971 con il terzo posto.

Nel 1979 partecipa al campionato europeo non ufficiale, svolto ancora in Italia, la finale si gioca al San Paolo di Napoli contro la Danimarca, con le danesi vittoriose. Tra il 1981 e il 1988, prende parte al Mundialito, torneo internazionale ad invito, l’evento femminile più prestigioso prima di arrivare al Mondiale.

La prima edizione è organizzata in Giappone, le successive 4 in Italia, con ottimi risultati per le azzurre, prime nel girone nel 1981, vittoriose in finale nel 1984 contro la Germania Ovest, nel 1986 contro gli Stati Uniti, nel 1985 e nel 1988 due secondi posti.

Nel 1984 la Uefa organizza il primo campionato europeo, denominato European Competition for Woman’s Football. La nazionale dopo le qualificazioni, accede alla fase finale, dove affronta la Svezia con la quale subisce due sconfitte, l’andata allo stadio Flaminio davanti 10.00 spettatori, il ritorno a Linkoping.

Nel 1987, organizzato in Norvegia, conquista la fase finale dell’europeo vincendo nelle qualificazioni lo spareggio contro la Francia, ma perde nella semifinale contro le padrone di casa, si posiziona al terzo posto con la vittoria sull’Inghilterra, con le reti di Carolina Morace ed Elisabetta Vignotto.

Le buone prestazioni sono confermate anche nell’edizione del 1989, ( alla giuda tecnica approda Sergio Guenza, fino al 1993) si gioca la fase finale, con le sconfitte ai rigori nella semifinale contro la Germania Ovest, e del terzo posto ai supplementari contro la Svezia, si chiude il torneo al quarto posto.

Nel 1991 l’europeo è rinominato UEFA Women’s Championship, le italiane conquistano la fase conclusiva, che ripercorre gli stessi risultati della passata edizione, sconfitta nella semifinale con le padrone di casa tedesche e il terzo posto perso con le danesi, ma con il quarto posto finale accedono alla prima competizione del mondiale, organizzato dalla FIFA nello stesso anno.

Il primo Mondiale, organizzato in Cina, per le italiane si ferma ai quarti con la sconfitta dopo i tempi supplementari contro la Norvegia, per 3 a 2. Nel 1993 si organizza l’europeo in Italia, alla guida Comunardo Niccolai, si accede alla finale dopo lo spareggio con l’Inghilterra, sconfitta la Germania in semifinale dopo i calci di rigore, al Manuzzi di Cesena sfuma il sogno del trofeo in casa, con la vittoria della Norvegia per 1 a 0.

Le norvegesi ancora vittoriose sull’Italia nello spareggio per l’ammissione al successivo europeo del 1995, con la conseguente mancata partecipazione al Mondiale dello stesso anno.

Torna sulla panchina azzurra Sergio Guenza, alla seconda esperienza, con l’allargamento delle squadre da 4 a 8, l’Italia partecipa all’europeo del 1997. La vittoria con la Norvegia e i pareggi con Danimarca e Germania, portano al primo posto del girone e alla fase ad eliminazione diretta.

La semifinale un successo per 2 a 1 sulla Spagna, sconfitta nella finale della corazzata Germania che domina in Europa. Cambia la guida tecnica con Sergio Vatta, (stagione, 1997/98), che ottiene la seconda qualificazione al Mondiale del 1999 che si disputa negli Stati Uniti.

La Nazionale al torneo è guidata da Carlo Facchin, nel gruppo con Brasile, Germania e Messico, un pareggio all’esordio contro le tedesche, la sconfitta contro il Brasile e la vittoria sulle messicane, porta al terzo posto e all’eliminazione. All’inizio del 2000, le prestazioni e i risultati sono inferiori al decennio precedente, la panchina passa a Carolina Morace fino al 2005.

L’europeo del 2001, termina nella fase a gironi per la peggiore differenza reti rispetto alla Norvegia, con la sconfitta contro la Francia nella terza gara, già eliminata. Dal 2005 al 2012 l’allenatore è Piero Ghedin.

Nell’ europeo del 2009, la squadra termina seconda nella fase a gironi, due vittorie su l’Inghilterra e Russia, la sconfitta con la Svezia. Nei quarti contro la forte Germania si gioca una buona partita, ma la superiorità delle tedesche che vinceranno il settimo titolo, ferma il cammino delle italiane.

Al mondiali del 2003 e del 2007 la Nazionale non si qualifica, nel 2011 allo spareggio play off tra Italia e Stati Uniti, hanno la meglio le statunitensi sia all’andata a Padova nei minuti di recupero per 1 a 0, che al ritorno, terza esclusione dalla prestigiosa competizione.

Dal 2012 la panchina azzurra passa al campione del mondo Antonio Cabrini, che porta la Nazionale all’accesso degli europei del 2013, vincendo il girone di qualificazione con 9 vittorie su 10 gare, seconda nella fase a gironi, nei quarti sconfitta ma a testa alta, ancora dalle tedesche.

Nella qualificazione al Mondiale 2015, le azzurre vincono 8 gare su 10, due roboanti contro la Macedonia (11 a 0, 15 a 0 ), ma seconde dietro la Spagna, costrette allo spareggio per il solo posto disponibile per il Mondiale. Nel primo turno superano l’Ucraina, vittoria a Rieti per 2 a 1, pareggio a Leopoli per 2 a 2. Nella gara finale si affrontano i Paesi Bassi, pari all’Aia per 1 a 1, sconfitta a Verona per 1 a 2, che vede sfumare per la quarta volta consecutiva la competizione mondiale.

Nel biennio successivo la qualifica all’Europeo 2017 come seconda del girone, ma la competizione porta a risultati deludenti con l’ultimo posto, con due sconfitte contro Germania e Russia e la vittoria con la Svezia.

Il 4 agosto del 2017 dopo 5 anni si conclude il ciclo di mister Cabrini, con la panchina azzurra che passa alla coach Milena Bertolini. Da quel momento inizia un periodo di crescita non solo per la squadra che colleziona una serie di vittorie ( 7 vittorie in 7 partite, 18 goal all’attivo, 2 subite), ma una svolta per l’intera categoria.

La c.t. Bertolini propone un bel calcio, con un 4-3-3, si crea entusiasmo ed interesse attorno alla squadra, dopo vent’anni di distanza si arriva alla storica qualificazione dei Mondiali del 2019, con una gara d’anticipo. La partita decisiva si gioca al Franchi di Firenze contro il Portogallo, l’8 giugno del 2018, un successo netto per 3 a 0, con le reti di Cristiana Girelli, Cecilia Salvai e Barbara Bonansea.

Nel Mondiale francese, le azzurre nel gruppo C con Brasile, Australia e Giamaica, passano il turno da prime per la migliore differenza reti. Negli ottavi superano la Cina per 2 a 0, e dopo 28 anni per la seconda volta approdano ai quarti, dove sono battute dai Paesi Bassi, che arrivano in finale con gli Stati Uniti che si aggiudicano il torneo.

Una competizione, che come abbiamo scritto, porta sotto i riflettori un successo incredibile per tutto il calcio femminile in Italia, una svolta epocale per il professionismo, arrivato nel 2022. Nel campionato europeo 2022 (rinviato di un anno a causa della pandemia Covid-19) organizzato in Inghilterra, l’Italia inserita nel gruppo D con Francia Belgio e Islanda, si posiziona al quattro posto frutto di tre sconfitte e un pari.

Dopo la cocente delusione dell’eliminazione, la squadra azzurra torna in campo per le qualificazioni al Mondiale 2023, inserita nel gruppo G, con Moldavia, Lituania, Croazia, Romania e Svizzera. Uno strepitoso cammino con 9 vittorie su 10 gare e una sconfitta, si qualifica direttamente alla fase finale del torneo in Australia e Nuova Zelanda, nel girone con Svezia, Sud Africa e Argentina.

A 10 giorni dal fischio d’inizio la Nazionale, dopo l’amichevole giocata a Ferrara contro il Marocco, finita a reti inviolate, prepara gli ultimi test nel quartier generale di Auckland in Nuova Zelanda, prima della gara l’esordio il 24 contro l’Argentina.

Per dare maggiore risalto a tutto il gruppo che rappresenta i colori dell’Italia, oltre il fulcro della coach Milena Bertolini, ci sembra lecito elencare le calciatrici convocate, per ruolo e squadra di appartenenza. Portieri: Rachele Baldi (Fiorentina), Francesca Durante (Inter), Laura Giuliani (Milan). Difensori: Elisa Bartoli, Elena Linari, Lucia Di Guglielmo (Roma), Lisa Boattin, Cecilia Salvai, Martina Lenzini (Juventus), Benedetta Orsi (Sassuolo).

Centrocampiste: Arianna Caruso e Valentina Cernoia (Juventus), Giulia Dragoni (Barcellona), Manuela Giugliano e Giada Greggi (Roma), Emma Severini (Fiorentina). Attaccanti: Chiara Beccari, Barbara Bonansea, Sofia Cantore, Cristiana Girelli (Juventus), Valentina Giacinti, Benedetta Glionna, Annamaria Serturini (Roma). Il difensore del Sassuolo Maria Luisa Filangeri e l’esterno dell’Inter Beatrice Merlo aggregate per la fase di preparazione fino all’esordio.

Con l’augurio che il torneo iridato si colori di azzurro, con vittorie e soddisfazioni per la categoria, un grande in bocca al lupo alla nazionale italiana dalla testata e da tutta la redazione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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