(Dal nostro inviato) – Dopo la sosta per le feste natalizie riprende il campionato con la 15° giornata. La Fiorentina dopo la brillante vittoria a Torino contro la Juve che ha portato punti importanti e tranquillità a tutto l’ambiente, torna tra le mura amiche, al Franchi, contro il Bologna dell’ex mister Sinisa Mihajlovic.
Mister Prandelli conferma la formazione e il modulo che hanno portato alla vittoria nella gara precedente, con l’ingresso sulla fascia di Venuti al posto di Biraghi assente per squalifica. Gli undici di partenza con il modulo del 3-5-2 sono: Dragowski, Milenkovic, Pezzella (cap.), Igor, Caceres, Amrabat, Borja Valero, Castrovilli, Venuti, Vlahovic, Ribery.
Inizio scoppiettante per i ragazzi viola, che in due minuti sfiorano il vantaggio con Vlahovic, ma soprattutto con il palo che ferma la gioia del primo goal di Ribery. Dalla parte opposta un contropiede dei rossoblu porta alla rete di Orsolini, annullata per evidente fuorigioco.
I primi dieci minuti della squadra di casa sono di carattere e volontà, ma le occasioni sotto porta davvero poche. Con il passare dei minuti, gli ospiti recuperano metri, la Fiorentina abbassa il proprio baricentro. L’arbitro di turno Orsato lascia correre su alcuni falli, anche le decisioni sulle ammonizioni non sembrano comprensibili.
Alla mezz’ora palla persa di Pezzella che arriva a Palacio, grande parata di Dragowski che salva la porta e il risultato. Nella parte finale i viola riprendono campo, ma senza occasioni pericolose, senza recupero le squadre si portano negli spogliatoi.
Nella seconda frazione, la gara riprende come nel primo tempo, le squadre si affrontano a viso aperto, il ritmo alquanto basso, ma senza conclusioni di rilievo. La prima azione verso la porta, parte da un bel passaggio di Ribery verso Borja Valero, il tiro dello spagnolo non preciso esce fuori al lato della porta.
Al settantesimo con le squadre che si difendono, il Bologna sembra più incisivo, per i viola nessun tiro verso la porta degno di nota. Al 72° primo cambio tra i gigliati esce Vlahovic per Kouame, poi è la volta di Lirola al posto di Caceres. Al 78° entra Bonaventura al posto di Borja Vallero, i nuovi entrati portano maggiore movimento e i viola provano a chiudere gli avversari nella propria metà campo.
Nei tre minuti di recupero i viola provano gli ultimi affondi, ma il triplice fischio finale decreta un pari, che per quello visto in campo sembra giusto. I ragazzi di Prandelli hanno giocato a tratti, e hanno rischiato sulle ripartenze create dagli avversari.
Il migliore dei viola ancora una volta il portiere polacco Dragowski, che evidenzia le solite problematiche della squadra, difesa a tratti disattenta con qualche palla persa di troppo, centrocampo che non conferma la prova messa in campo a Torino, lo stesso Amrabat a fasi alterne nell’arco della gara, Castrovilli ancora lontano dai propri standard si vede in un paio di discese e in un solo tiro verso la porta, in avanti il solo Vlahovic non sempre possa supportare la fase offensiva, si nota la volontà ma non trova la porta, soprattutto con i pochi spazi consentiti dalla difesa avversaria.
Buona la prova di Ribery (oltre il portiere, lo consideriamo tra i migliori) che nei minuti iniziali sfiora il goal, e forse la gara avrebbe preso un’altra piega, resta il più pericoloso tra i suoi, spesso si ostina nei dribbling, ma incita e sprona i compagni, ci prova fino alla fine, esce dal campo esausto. L’ennesima occasione sprecata per la Fiorentina che in queste gare e soprattutto in casa (dove manca la vittoria da più di due mesi, ndr) dovrebbe osare e mettere più cattiveria e cinismo per provare a vincere.
La nota lieta della gara resta il quarto risultato utile consecutivo, con la prima gara dell’anno senza subire reti, anche se il cammino per arrivare il prima possibile alla quota salvezza sembra ancora lontano. Dopo il derby dell’Appennino, come si chiamava una volta, per i viola prosegue il tour de force nel mese di gennaio (ad iniziare contro la Lazio nel prossimo turno infrasettimanale, e proseguire con Cagliari, con gli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter, e infine con Napoli, Crotone, Torino), un mese fondamentale per lasciarsi alle spalle le difficoltà del girone di andata. Con l’auspicio di avere qualche innesto nel mercato invernale appena iniziato, per rafforzare e affrontare con minore apprensione la seconda parte di questo campionato anomalo.
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