Fiorentina

La spinta del Franchi verso la semifinale

Riccardo Sottil festeggia il goal   Foto di Paolo Giuliani

Dopo il roboante risultato ottenuto in Polonia la scorsa settimana, (1-4, ndr) la Fiorentina tra le mura di casa affronta il Lech Poznan, nella gara di ritorno che vale il passaggio del turno della Conference League. Molta apprensione in città nei giorni precedenti il match, per l’invasione di un cospicuo numero della tifoseria ospite, che a parte qualche piccola situazione controllata dalle forze dell’ordine, non causa nessun problema rilevante.

Con il pacchetto di un biglietto per due gare Conference e Coppa Italia) messo a disposizione della società con costi accessibili, ottima risposta della tifoseria che in poche ore polverizza l’offerta dei diecimila tagliandi, oltre alla vendita dei 13.110 biglietti emessi, per un totale di 23.110 spettatori. Una cornice importante in questa competizione europea, alla quale si aggiunge la presenza di oltre duemila supporter polacchi, nella tribuna e nel settore ospiti sold out.

La formazione iniziale mostra qualche novità, non convocati gli infortunati Amrabat, Brekalo e Ikonè, in panchina per qualche ora di riposo i titolari sempre in campo. Gli undici di partenza con il modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Venuti a destra al posto di Dodo, centrali Milenkovic e Igor, a sinistra Biraghi, a centrocampo Bonaventura, Mandragora e Barak, in avanti Sottil, Gonzalez, Jovic.

Primi minuti di studio da parte delle due squadre, fino all’ottavo minuto che rompe gli equilibri, da uno svarione difensivo, Venuti in area offre un assist all’avversario Sousa che batte Terracciano per il vantaggio ospite. I polacchi rinvigoriti dalla rete e sostenuti dai propri tifosi, continuano a creare azioni, i viola rispondono con Sottil il cui tiro viene deviato in angolo dal portiere Bednarek.

La gara con il passare dei minuti offre poco spettacolo, molte interruzioni per interventi fallosi, l’arbitro sloveno Rade Obrenovic, non interviene in diversi casi. Si prosegue con una serie di cartellini gialli, due verso i polacchi, il primo dei viola Biraghi per proteste. Al 28esimo botta in area su Nico Gonzalez, l’arbitro non ritiene di consultare il Var, l’argentino prosegue con una vistosa fasciatura.

Alla mezz’ora Milenkovic ammonito per fallo su Sousa, il pubblico protesta, con cori di dissenso sull’operato dell’arbitro, che adotta diverse misure per le due squadre. Il difensore serbo diffidato, costretto a saltare la successiva gara. I viola provano a portarsi in area avversaria, con poca precisione verso la porta. Dopo tre minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella ripresa si parte con il primo cambio, esce Milenkovic ( a rischio espulsione per somma di ammonizioni) per Quarta, subito dopo sostituito l’ammonito Biraghi , ingiustificato il suo atteggiamento nervoso, per Terzic. Al 58esimo prima palla in area per Jovic ( il serbo assente nella manovra del gioco) su assist di Bonaventura, spreca una facile occasione con il tiro centrale parato dal portiere.

Al 60esimo intervento in area di Terzic su Skoras, l’arbitro controlla l’azione al Var e decreta il rigore. Dagli undici metri Velde realizza il raddoppio. Nel frattempo il terzo ammonito viola, il terzino Venuti. Al 68esimo da una veloce rimessa laterale, Karlstrom entra in area senza ostacoli, assist perfetto per Sobiech che realizza la terza rete. Annullato il risultato dell’andata, tutto da rifare.

Al 71esimo mister Italiano inserisce Castrovilli e Cabral al posto di Bonaventura e Jovic. Al 77esimo da una punizione di Mandragora arriva il goal di Sottil, dal centro area, un piattone gonfia la rete, che riporta in avanti la Fiorentina. L’esplosione del Franchi rimbomba nell’aria, una liberazione dopo ansia e paura. All’85esimo ultima sostituzione Sottil lascia il posto a Kouamé. Al 92esimo, nei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro, arriva la rete di Castrovilli, su passaggio di Gonzaleaz, con un destro realizza il raddoppio viola. La festa sugli spalti accompagna le fasi finali con migliaia di luci tra le bandiere al vento, con canti e cori di grande entusiasmo.

Una sconfitta che per fortuna non porta conseguenze, (anche se interrompe la scia di risultati positivi, fermi a 14 totali, 9 in Conference) derivata da diversi fattori, dall’approccio mentale iniziale, dagli errori difensivi, dal centrocampo poco compatto (la mancanza di Amrabat, che detta il ritmo al reparto, penalizza anche le prestazioni di Mandragora e Barak ), alla poca concretezza in attacco.

Con una conduzione arbitrale discutibile dello sloveno Obrenovic, che conferma la poca qualità dei direttori di gara in questa competizione. Errori eclatanti che hanno penalizzato i gigliati, come il rigore su Gonzalez non ravvisato, ma anche con i mancati cartellini dai doppi gialli al rosso a Sobiech, che ha portato ad un nervosismo oltremodo (anche su questo punto bisogna migliorare nella gestione di queste gare) dei giocatori viola.

Sulla prestazione di una gara nervosa e contratta pochi commenti, buona prova di Bonaventura e di Nico Gonzalez che lotta e offre l’assist per la seconda rete, dei due realizzatori, Riccardo Sottil decisivo nella gara più importante, alla sua prima rete dopo il lungo periodo di stop, Gaetano Castrovilli, che oltre al raddoppio, seconda rete personale subentrato dalla panchina cambia il passo alla gara.

Il migliore della serata, ancora una volta encomiabile, instancabile e senza tregua, soprattutto quando la squadra è in difficoltà, la spinta del pubblico del Franchi, un tutt’uno con i giocatori in campo, protagonista assoluto di questo straordinario percorso verso la semifinale. Dall’incubo di dover soccombere alla gioia di vivere altre emozioni, il dodicesimo uomo, al fianco dei ragazzi con la maglia viola, in ogni stadio in Italia e in Europa, con l’orgoglio di portare in alto il nome della città di Firenze.

Pronti a fare la loro parte, nella prossima tappa, il doppio confronto con gli svizzeri del Basilea, l’andata l’11 maggio in casa e il ritorno il 18 in trasferta, 180 minuti che separano il sogno partito nella torrida estate 2022, alla meta finale del 7 giugno a Praga.

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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