Allo stadio Carlo Castellani in palio il primo trofeo della stagione per i ragazzi U19, tra i vincitori del campionato, l’Empoli allenato da Antonio Buscè e i detentori della Coppa Italia, i ragazzi della Fiorentina di mister Alberto Aquilani.
In tribuna i dirigenti viola Jo Barone, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, e Valerio Angeloni. Si parte con il modulo del 4-2-3-1, Antonov, Gentile, Lucchesi, Frison, Kayode, Bianco, Corradini (cap.), Egharevba, Distefano, Agostinelli, Toci. La Fiorentina con la divisa bianca, l’Empoli in maglia azzurra.
La gara con la posta in palio importante, parte con un buon ritmo, anche se le due squadre contratte cercano di imporre il proprio gioco. La squadra di casa si rende pericolosa nei contropiedi, Magazzù è fermato da Lucchesi, subito dopo è Gentile che ferma ancora la punta empolese.
La gara entra nel vivo con un fallo su Bianco, da circa 25 metri si porta sul pallone Agostinelli che con una conclusione di destro a girare sopra la barriera, colpisce l’incrocio dei pali. Occasione sfortunata per i viola, che nell’azione successiva subiscono il goal dello svantaggio.
Boli parte da metà campo e dal limite dell’area con un gran sinistro tira in porta, Andonov ribatte con il pallone che viene agganciato da Magazzù che mette in rete. Pochi minuti dopo arriva il raddoppio, assist di Fazzini per il terzino sinistro Rizza che con un gran diagonale batte Andonov.
La Fiorentina non trova spazi, qualche errore nella gestione del gioco, la difesa dell’Empoli non ha difficoltà a bloccare le iniziative viola. Nei minuti finali finalmente un paio di occasioni per gli ospiti che cercano di rimettere in corsa una gara in salita.
Nella ripresa, mister Aquilani effettua due cambi entrano Krastev e Munteanu, fuori Gentile e Kayode si passa al modulo del 3-5-2. Mentre i viola cercano di creare qualche buona trama di gioco, rischiano la terza rete con Magazzù che a porta vuota per un incomprensione tra Krastev e il portiere Andonov, manda alto sopra la traversa.
Inizia il forcing della Fiorentina con diverse occasioni sprecate, fino al 62esimo con un preciso diagonale di Agostinelli, che salta l’avversario Boli e con il destro all’incrocio dei pali riapre la gara. Al 74esimo esce Egharevba per Petronelli. I ragazzi di Aquilani continuano a premere, Munteanu per Petronelli che manda fuori, ci prova ancora Agostinelli con un tiro che termina alto.
Qualche momento di nervosismo tra le due squadre che sentono anche la stanchezza, si gioca senza tregua. Al novantesimo, da una punizione al centro, Krastev fa da sponda e crossa in mezzo all’area dove Toci segna di testa il pari che porta ai supplementari.
Nei quattro minuti di recupero uscita di Andonov che si oppone ad una conclusione di Heimisson. Grandissima rimonta dei viola che con carattere hanno riportato in pari un risultato insperato. Nel primo tempo supplementare quarto cambio, esce Toci per problemi fisici, al suo posto il centrocampista 2004 Favasuli.
I viola continuano a pressare, l’Empoli riparte in contropiede, ottima chiusura di Favasuli su Heimisson lanciato a rete. Il freddo e la stanchezza cominciano a sentirsi tra le due squadre che hanno dato spettacolo senza risparmiarsi, diversi passaggi risentono di poca lucidità.
Al 105esimo minuto da un corner battuto da Bianco, il bulgaro Krastev con un colpo di testa batte il portiere Hvalic per il goal del vantaggio. Nel secondo tempo supplementare esce Petronelli (ala, già subentrato dalla panchina) per il terzino Rocchetti. Un contropiede viola con un tiro di Distefano su passaggio di Favasuli viene deviato dal portiere e sulla linea allontanato da Pezzola, i viola ad un passo dal chiudere la gara.
Al 118esimo la Fiorentina resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Bianco per somma di ammonizioni. Entra il difensore Ghilardi al posto di Distefano. Un minuto dopo arriva il pareggio dell’Empoli con un destro dal limite dell’area di Fazzini, uno dei protagonisti, il migliore tra gli azzurri. Gara diventa nervosa diversi cartellini rossi verso le panchine.
Dopo il pirotecnico pari con tre reti da una parte e dall’altra si va ai calci di rigore. Inizia l’Empoli con Rezza che realizza, Munteanu manda fuori dalla porta. Si prosegue con l’empolese Pezzolla che manda alto, pareggia il capitano Corradini. Il terzo tiro è di Logrieco, Andonov para, Rocchetti porta sul due a uno per i viola. Fazzini pareggia e si va sul 2 a 2. Il terzo rigore dei viola è realizzato da un gran tiro sotto la traversa Favasuli, pareggia il conto Degl’Innocenti. Si porta sul dischetto per l’ultimo dei cinque goal, il trequartista Vittorio Agostinelli, che con freddezza manda il pallone sotto l’incrocio che vale la vittoria.
Prima della premiazione grande euforia in campo di squadra e panchina per i festeggiamenti di rito, ai quali si sono aggiunti i dirigenti. Grandissima prova di personalità dei ragazzi di Aquilani che hanno trovato fiducia, forza, autostima e coraggio nel riprendere una gara segnata dal doppio svantaggio. In difesa ottima la prestazione del portiere bulgaro Andonov, un paio di parate e il rigore, incolpevole sulle reti subite, deludente quella del difensore Gentile, sotto tono Kayodè con qualche errore di troppo, con la sufficienza Lucchesi e Frison.
Nel centrocampo il capitano Corradini non si risparmia nel creare azioni e recuperare palloni, lo stesso il compagno di reparto Bianco che offre tecnica e assist, peccato per il rosso che penalizza la sua ottima prestazione. In avanti meno brillante con tensione anche al momento del cambio, Egharevba, ottima la prova di Toci e Distefano, dei ragazzi subentrati dalla panchina da Krastev che dopo una svista che poteva costare la gara, non sbaglia nessun passaggio e realizza il terzo goal, complimenti per l’ottimo impatto per il più giovane, Favasuli che si propone e segna uno dei rigori da veterano.
La palma del migliore va ad Agostinelli, giocatore di qualità che crea i maggiori pericoli per la difesa avversaria, una traversa su punizione e il goal fondamentale per riaprire la gara, servono a spronare la squadra al successo finale, infine il rigore decisivo per la vittoria, diventa l’atto finale di una gara perfetta. Un plauso doveroso verso mister Alberto Aquilani, (alla vigilia ha affermato che le finali si devono vincere) che ha saputo rimodellare la formazione con un cambio tattico e motivare i giocatori, conquistando il suo terzo trofeo da allenatore su quattro finali, ma soprattutto portando nella bacheca della Fiorentina la Supercoppa che mancava dal 2011.
Una sfida emozionante per tutta la categoria, l’orgoglio di un settore giovanile che negli anni ha portato nella massima serie campioni di livello e ha raggiunto successi di prestigio.
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