Nella 22esima giornata di campionato, l’ultima della stagione, la Fiorentina nel lunch match delle 12.30, allo stadio Gino Bozzi ospita l’Empoli. Il derby toscano è molto sentito in tutte le categorie, anche se le due squadre sono certe di disputare la massima serie anche nel prossimo anno, sugli spalti molti tifosi viola e azzurri, che con bandiere, palloncini e cori fanno da cornice alla gara in campo.
In tribuna presente il direttore generale Jo Barone, il ds Daniele Pradè, la dirigente della squadra Elena Turra, il ds femminile Simone Mazzoncini. L’allenatrice Panico schiera la migliore formazione, si parte con il 4-2-3-1: Schoffenegger, Vigilucci, Breitner, Tortelli, Cafferata, Mascarello, Huchet, Catena, Boquete, Monnecchi, Sabatino.
Partono subito in avanti le gigliate, che dopo sei minuti colpiscono una traversa con un pallonetto di Sabatino, la stessa attaccante sfiora l’incrocio dei pali. Le azzurre non riescono ad uscire dalla propria metà campo. Al 25esimo il primo cooling break per permettere alle giocatrici di rifocillarsi per la temperatura elevata.
Il goal sfiorato in diverse occasioni arriva su calcio di rigore, per fallo di mano di Knol. Su dischetto la bomber Sabatino che non sbaglia e porta in vantaggio la squadra di casa. Nella ripresa pochi minuti, al 48esimo, la centrocampista spagnola Boquete, oggi trequartista, con un destro che si infila all’angolino, porta al raddoppio.
L’Empoli ha la possibilità di riaprire la gara con un rigore conquistato per fallo di Cafferata su Morreale. Dagli undici metri si porta Bragonzi, la conclusione è parata da Schoffenegger. Al 60esimo arriva la terza rete, Michela Catena approfitta dell’errore del portiere Ciccioli e mette in rete il pallone a porta vuota. Al 62esimo due importanti rientri dopo i rispettivi infortuni, Monnecchi lascia il posto a Giacinti e Cafferata a Martina Zanoli (dopo mesi di stop per infortunio al ginocchio, ndr).
Proprio dalle nuove entrate arriva la quarta rete, cross di Zanoli dalla sinistra e goal sul primo palo di Giacinti. Arriva anche il secondo cooling break di pochi minuti. Girandola di cambi per l’allenatrice Panico, a risultato acquisito, il portiere Schoffenegger per Russo, Catena per Zazzera, Mascarello per Baldi.
Nel finale l’inarrestabile Sabatino su passaggio di Zazzera realizza la sua doppietta personale con la quinta rete, chiude la gara l’ex Milan, Valentina Giacinti, portando a sei le reti e siglando un’altra doppietta. Un finale di campionato in bellezza con il grande entusiasmo a fine gara delle ragazze che festeggiano in campo, con i soliti rituali di foto abbracci, dagli spalti prosegue la festa con cori e applausi.
Partita a senso unico con le viola che meritano la vittoria, il risultato roboante testimonia il divario tecnico come singole giocatrici che di squadra, contro avversarie ben organizzate in campo, che hanno eliminato le gigliate nei quarti di Coppa Italia.
La Fiorentina mostra carattere con un gioco offensivo e buone giocate, anche se la gara è una formalità per entrambe le formazioni. Gli obiettivi di partenza delle gigliate, abituate ad altre posizioni, ben altri, la salvezza matematica arrivata alla penultima giornata, solo per la casuale sfida delle terzultime, un totale fallimento.
La Fiorentina si posiziona al settimo posto, con 24 punti, 7 vittorie, 3 pari e 12 sconfitte, numeri eloquenti che raccontano un cammino sempre in salita, di una stagione deludente sofferta e da cancellare. Un elogio particolare per la bomber Daniela Sabatino, classe 1986, che chiude un’altra stagione da capocannoniere con 15 reti, sempre in agguato nelle aree avversarie pronta a sfruttare le occasioni, un record il suo costante rendimento da doppia cifra, ancora nel giro della Nazionale per tenacia e tecnica da attaccante di razza.
Dopo un campionato complicato e inaspettato, per la Fiorentina femminile è tempo di bilanci e valutazioni, dagli errori da evitare, ai miglioramenti da attuare, con innesti mirati per costruire una squadra competitiva.
La squadra viola ha rappresentato l’apripista di una categoria poco considerata, e ancora oggi, con il minimo di visibilità, ma con il passaggio al professionismo, nel prossimo campionato, il calcio femminile potrà essere un’opportunità importante sia per le calciatrici, sia per alzare il livello e dimezzare il gap con le squadre europee, ma soprattutto, finalmente, essere considerato uno sport a tutti gli effetti.
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