Fiorentina

Le ragazze viola in chiaro scuro

Nella foto: Michela Catena in dribbling tra le avversarie (fonte ACF Fiorentina)

Con l’inizio dell’era del professionismo nel calcio femminile, la stagione della serie A cambia con un nuovo format e con 10 squadre partecipanti. Nella prima fase con 18 gare disputate, si delinea una classifica che divide le squadre in 2 gruppi. Le prime cinque disputeranno una poule scudetto, (girone all’italiana con 4 gare di andata e 4 di ritorno per 10 giornate complessive, due turni di riposo ciascuno), con in palio il titolo di Campione d’Italia, e la seconda con l’accesso alla Women’s Champions League.

Le squadre partiranno con i punti ottenuti nella prima fase. Il secondo gruppo, le ultime 5 in una poule salvezza, nella quale l’ultima retrocede in serie B, la penultima con uno spareggio in una gara di play out con la seconda del campionato cadetto. Con la diciassettesima giornata, la penultima, nel precedente fine settimana, siamo quasi al termine della prima fase, con una classifica ormai quasi definita.

Le viola allenate dalla coach Patrizia Panico, chiudono questa prima parte (l’ultima si gioca a Milano contro l’Inter il 25 febbraio, dopo la sosta per l’impegni delle Nazionali ndr), tra le mura di casa al Torrini di Sesto Fiorentino, contro la Juventus, appaiate in classifica con 34 punti, in uno scontro Champions per il secondo posto, distanti 8 punti dalla capolista Roma. Le gigliate reduci dall’eliminazione nei quarti di Coppa Italia, sconfitte in casa all’andata contro il Milan 0-1, e il pari al ritorno 1-1, cercano una rivincita davanti il proprio pubblico sempre numeroso tra gli spalti. La dirigenza viola con il patron Commisso e il dg Barone presenti all’incontro.

La formazione iniziale mostra qualche sorpresa, parte con il 4-4-2, Baldi tra i pali, Jackmon ,Tortelli (cap.), Agard, Cafferata, Erzen , Severini, Johannsdottir, Zamanian, Hammarlund, Kajan. La gara molto intensa dalle prima battute, con le bianconere che costringono le padrone di casa nella propria area. Al 20esimo dopo un palo centrato, Salvai manda il pallone in rete con una leggera deviazione della viola Erzen, autorete e vantaggio ospite. Le ragazze gigliate non trovano reazione, non riescono a fermare la tenacia e la superiorità delle avversarie. Nella ripresa solito copione, bianconere in avanti viola a difendere, con il raddoppio inevitabile che arriva al 50esimo con Beerensteyn, lanciata dal portiere Peyraud Magnin, con la difesa viola incerta e disattenta. L’attaccante olandese, ex Lione, una spina nel fianco dall’inizio del match, per classe tecnica e velocità. Con la gara ormai compromessa i primi due cambi, escono Jackon e Cafferata per Tucceri Cimini e Catena.

La neo entrata Catena, subito in evidenza, velocizza le azioni di gioco contrasta e si propone nella manovra offensiva, un suo tiro bloccato dal portiere. La Juve risponde con un tiro di Lenzini che Baldi manda sulla traversa. Ancora un doppio cambio tra le gigliate, Johannsdottir e Hammarlund lasciano il posto a Mijatovic e Longo. Prima del termine, ancora la centrocampista Michela Catena, (foto in alto) con grinta centra il palo. Dal successivo contropiede arriva la terza rete con un colpo di testa di Girelli che chiude la gara. Centesima rete per la bianconera festeggiata dal suo pubblico, con le rivali bianconere che allungano la striscia di vittorie con 9 su 11 incontri, sulle viola.

Un ‘altra pesante sconfitta per le ragazze viola, che dopo la prima di campionato, (28 agosto contro il Milan, 1-3, ndr  ) non sono mai riuscite a vincere (tranne il pari in casa contro l’Inter) con le quattro squadre della zona scudetto. Una gara a senso unico che ha visto protagoniste in negativo la squadra di casa con limiti e difficoltà, senza carattere e idee di gioco, una resa incondizionata che ha esaltato la superiorità delle singole e del gruppo, in un periodo non brillante per la squadra di mister Montemurro. La formazione iniziale ha portato molte perplessità, Boquete ferma per problemi fisici, in panchina due pilastri come Parisi e Catena, con quest’ultima che ha cambiato ritmo alla gara, mette sul banco degli imputati la coach Panico.

Una Fiorentina femminile in chiaro scuro nell’arco di questa prima parte, grande con le squadre di seconda fascia che lottano per la salvezza, sconfitte umilianti (contro il Milan 0-6, contro la Roma, 7-1, 0-3 con la Juve) con squadre del poule scudetto. La formazione viola resta nei play off con la terza posizione a 34 punti, con Inter e Milan rispettivamente a 32 e 31, che potrebbero superarla o affiancarla, ulteriore motivo per affrontare l’ultima gara con concentrazione e convinzione dei propri mezzi. La seconda fase del top five dovrà essere affrontata con diverso approccio e mentalità ma soprattutto con le migliori formazioni, (12 convocate nelle rispettive nazionali, dimostrano che la rosa competitiva ha ottime giocatrici) per riportare la Fiorentina, a posizioni di prestigio e alla squadra vincente del passato.

 

 

 

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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