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L’ultima vittima di Jack (forse)

Il 9 novembre 1888 alle ore 10,45 del mattino viene ritrovato al n. 13 di Miller’s Court nel quartiere di Whitechapel a Londra il cadavere di Mary Jane Kelly, quinta ed ultima vittima ufficiale dell’uomo che a partire dal 31 agosto precedente l’Inghilterra si era abituata a conoscere con il nome sinistro di Jack the Ripper. Jack lo Squartatore.

A differenza delle precedenti quattro, Mary Ann Nichols, Annie Chapman, Elizabeth Stride e Catherine Eddowes, la Kelly non viene ritrovata in strada, ma nella casa in cui esercitava verosimilmente il mestiere che la accomunava alle altre donne assassinate, la prostituzione. Sul corpo della sua ultima vittima, lo Squartatore aveva infierito in modo particolare e, se possibile, ancora più efferato delle precedenti.

Come negli altri casi, l’ispettore Frederick Abberline e Scotland Yard non sarebbero riusciti a dare un volto all’assassino più famoso e inafferrabile della storia del crimine, il capostipite dei serial killer, che era arrivato a sfidare polizia e mezzi di informazione scrivendo lettere di sfida destinate ad essere pubblicate, dandogli fama imperitura. In una di queste, intestate in modo agghiacciante From Hell (dall’inferno) si era scelto personalmente il nomignolo con cui sarebbe passato ai posteri, firmandosi appunto beffardamente Jack the Ripper.

Per quanto la storia ufficiale e la cronaca giudiziaria ascrivano allo Squartatore soltanto le cinque vittime di cui Mary Jane Kelly sembrò essere l’ultima, non si può tuttavia verosimilmente escludere di poterne attribuire alla sua mano almeno altre sette, i cui resti furono ritrovati nel periodo compreso tra il 1887 ed il 1891 anche se mai rivendicati o ufficialmente attribuiti al fantomatico assassino di Whitechapel.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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