Fiorentina

Manita europea

Archiviata la debacle della precedente gara contro la Lazio (lunedì in casa, 0-4 subito), si torna in campo per la quarta gara di Conference League, nel consueto turno infrasettimanale del giovedì alle 18.45.

Al Franchi arriva l’Heart of Midlothian di Edimburgo, squadra già battuta la scorsa settimana al Tynecastle Stadium. Nel primo pomeriggio il cuore del tifo organizzato, la curva Fiesole, attraverso un comunicato sul proprio profilo social, annuncia lo sciopero del tifo a causa di diversi Daspo arrivati ai tifosi per “adunanza sediziosa”, le modalità sono di non mettere nessuno striscione e di lasciare vuota la Curva per 25 minuti, il numero dei procedimenti arrivati.

Dalla parte opposta il settore riservato agli ospiti esaurito, con una buona parte di supporter scozzesi posizionati in Maratona e Tribuna. Una marea rumorosa e festosa, 4600,  che da qualche giorno ha invaso senza creare problemi, la città. Sugli spalti presenti 18.576 spettatori. Dopo la sigla che introduce la Conference, le due squadre si posizionano in campo. La formazione dei gigliati parte con il 4-3-3, Gollini tra i pali, Terzic a destra , centrali Milenkovic e Igor, Biraghi a sinistra, centrocampo Barak, Amrabat, Mandragora, in attacco Gonzalez, Jovic, Kouame.

Al fischio d’inizio da una palla persa a centrocampo arriva la prima occasione per gli Hearts, il tiro da fuori di Humphrys colpisce il palo, sulla ribattuta para in due tempi di Gollini. Dopo lo spavento iniziale, i viola sbloccano il risultato con un colpo di testa di Jovic, da corner cross di Biraghi.

La gara in discesa si gioca ad una sola porta, un destro di Mandragora termina sul palo. Al 21esimo punizione perfetta di Biraghi all’incrocio dei pali., raddoppio dei padroni di casa. Nel frattempo la tifoseria come annunciato ritorna in Curva con cori ed incitamenti verso la squadra. La girandola di goal prosegue con una bella azione che parte da Barak, pallone per Kouame per Jovic che fa da sponda per l’argentino Gonzalez che porta a tre le reti.

Si prosegue a senso unico, padroni di casa in fase offensiva, ospiti che cercano di evitare un passivo pesante. Al 38esimo scambio Barak Kouame, con l’ivoriano che trova l’assist perfetto per il centrocampista cecoslovacco che porta a 4 le reti. Si va all’intervallo dopo 2 minuti di recupero e la gara ormai chiusa.

Nella ripresa i primi cambi, Duncan e Saponara al posto di Mandragora e Jovic. Al 47esimo arriva il goal su contropiede di Humphrys che fa esplodere di gioia la tifoseria scozzese. Il match prosegue con poche occasioni, ritmi blandi, diversi passaggi sbagliati. Al 78esimo una trattenuta di Cochrane su Saponara in area non porta a dubbi l’arbitro croato Bebek che indica il dischetto. Dagli undici metri dopo il solito siparietto tra un paio di giocatoti, (Kouame si propone, ndr), tira Gonzalez che lucido e preciso realizza la quinta rete.

Nella fase finale due sostituzioni, entrano Bianco e Venuti per Biraghi e Barak. Qualche momento di nervosismo che coinvolge il terzino Venuti, ma gara corretta da ambo le squadre. Ultimo cambio Cabral al posto di Kouame. Dopo il recupero di 2 minuti, si chiude il match, un successo che consolida il secondo posto in classifica, con 7 punti dietro ai turchi del Basaksehir.

La festa sugli spalti coinvolge tutti i presenti, vincitori e vinti, canti, cori, applausi, abbracci e pacche sulle spalle, una bella serata di sportività assoluta, un connubio da sottolineare perché  raro e inesistente in quasi tutti gli stadi d’Italia. Per la Fiorentina evento speciale una manita europea (5 reti non si vedevano da anni), che porta entusiasmo, ma soprattutto morale e fiducia nei propri mezzi. Come abbiamo scritto la precedente settimana, l’avversario modesto ha mostrato limiti tecnici con differenze notevoli di categoria nei singoli, ma nelle competizioni europee le insidie sono sempre in agguato, con nessuna certezza di prevalere sulla squadra inferiore.

In difesa il portiere Gollini inoperoso per l’intera durata della gara, a parte l’incertezza iniziale, rimediata dal palo che ha dato una mano, il migliore del reparto Biraghi assist e punizione perfetta , troppa foga (inopportuna) per qualche intervento, a centrocampo in evidenza Barak per lavoro di copertura, buon possesso palla, la prontezza di raccogliere l’assist e trovare la porta per il quarto goal.

Finalmente le note liete dall’attacco, il serbo Jovic trova la giusta posizione, dentro la manovra di gioco, sblocca il risultato che facilita il compito della gara, si propone in altre occasioni, realizza la sua terza rete, Kouame indispensabile e sempre pericoloso, ha il merito di essere presente nelle azioni da goal, giocatore a tutto campo, tra i migliori.

Infine, primo su tutti, il ritrovato Nico Gonzalez, tornato titolare dopo un lungo stop da infortunio, non al meglio per brillantezza di scatti e velocità, ma con tecnica e carattere di giocatore indispensabile per la squadra, il campione che fa la differenza, una doppietta importante considerato il minutaggio degli ultimi mesi (mancava da titolare dal 18 agosto), con un rapporto reti-tempo effettivo ottimo, capocannoniere della squadra con 4 reti totali, mister Italiano lo conferma primo rigorista.

Una vittoria eclatante che non cancella i diversi problemi emersi in questa prima fase di stagione, ma che porta una boccata di ossigeno e un cauto ottimismo per affrontare le successive sfide. La prossima gara ostica e complicata il prossimo lunedì allo stadio Via del Mare contro la neo promossa Lecce, un banco di prova per confermare i progressi, archiviare polemiche e delusioni, ripartire anche in campionato.

Autore

Patrizia Iannicelli

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