Diario Viola Fiorentina

Notte europea

Nella seconda giornata della fase a gironi del gruppo F, di Conference League, la Fiorentina ospita gli ungheresi del Ferencvaros. Alla vigilia della gara una marea di tifosi della squadra avversaria invadono le strade del centro con cortei e qualche disagio, non mancano i cori contro i viola e l’Ujpest, squadra gemellata con gli stessi colori.

Il settore ospiti sold out con 2000 supporter bianco verdi, che all’ingresso delle squadre mostrano una coreografia e molti fumogeni accesi anche durante la gara. Stesso orario in notturna alle 21.00, ottima l’affluenza di pubblico con 20.367 spettatori, compresi i diecimila abbonamenti sottoscritti per le 3 gare del girone.

Nel riscaldamento, con le formazioni ufficiali già scritte, il portiere danese Christensen, costretto a lasciare il posto a Terracciano per infortunio. Mister Italiano adotta l’ennesima rotazione, in difesa tornano Biraghi e Milenkovic, a centrocampo M.Lopez e Mandragora, Sottil esterno. Gli undici di partenza con il modulo del 4-2-3-1 sono: Terracciano, Kayode, Quarta, Ranieri, Biraghi, M. Lopez, Mandragora, Gonzalez, Bonaventura, Sottil, Beltran.

I padroni di casa subito in attacco, buon possesso palla, ma spazi chiusi e primo intervento irregolare su Gonzalez. Al settimo un retropassaggio di Terracciano favorisce l’attaccante Marquinhos che tira in porta, il portiere si riscatta con la parata. La Fiorentina risponde con un’azione manovrata, un tiro finale di Bonaventura termina sopra la traversa, ma sono gli ungheresi con la loro velocità che creano i maggiori pericoli, una conclusione di Marquinhos viene fermata in scivolata da Kayode.

Al 24esimo arriva la rete degli ospiti, disattenzione difensiva con Zachariassen che dalla sinistra crossa per Varga che solo in area trova l’angolo alla destra di Terracciano. Viola in difficoltà sui contropiedi avversari, non riesce a costruire trame offensive, la difesa incerta nei recuperi. Al 38esimo cooling break per ritemprare i giocatori, la serata afosa e umida.

Nella parte finale Mandragora effettua il primo tiro effettivo verso la porta, al 42esimo, mentre nei 3 minuti di recupero, un colpo di testa di Gonzalez parato dal poriere Dibusz. Una prima parte sottotono per i viola sorpresi da un avversario ostico e ben messo in campo.

Nella ripresa resta negli spogliatoi Biraghi al suo posto Parisi. Due minuti dopo un contatto di Ranieri su Varga, porta l’arbitro tedesco Schalager ad indicare il dischetto, il consulto Var annulla l’estrema punizione per un fuorigioco all’inizio dell’azione. Il pericolo scampato dura poco, dopo due minuti al 50esimo arriva il raddoppio degli ospiti, da corner tiro verso il centro dove il difensore Cissè aggancia e manda in rete.

I gigliati tramortiti rischiano di soccombere con l’ennesima incursione avversaria con il centrocampista Romdhane che centra la traversa. Al 56esimo il tecnico viola corre ai ripari con una tripla sostituzione, escono dal campo Mandragora, Maxime Lopex e Sottil per Barak, Arthur e Kouame. I viola cominciano a creare azioni offensive, Bonaventura manda di poco alto, Gonzalez sfiora il secondo palo, gli avversari costretti nella loro metà campo.

Al 65esimo punizione dalla sinistra di Parisi al centro area, Barak con un colpo di testa batte il portiere e accorcia le distanze. Il goal è la scossa per i viola che iniziano a pressare alla ricerca del pari, ci provano in ordine Gonzalez, Barak, Kouame, un tiro di Bonaventura deviato in corner. Al 78esimo ultimo cambio, Bonaventura lasca il posto ad Ikonè.

Al 79esimo azione corale con Ikonè che mette nel mezzo per Kouame il suo tiro respinto dal portiere, riprende la palla lo stesso ivoriano che passa a Gonzalez, pronto a mandare in rete, l’urlo del Franchi si spegne dopo il consulto Var, rete annullata per fuorigioco di Kouame. Nella fase finale e nei 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro tedesco, forcing viola verso la porta avversaria.

Al 92esimo Gonzalez passa ad Arthur il brasiliano sfiora il secondo palo, al 94esimo ancora il numero 10 argentino crossa un pallone in area, Ikonè aggancia e manda in rete, l’esplosione di gioia del pubblico è straripante. Negli ultimi secondi Gonzalez sfiora la terza rete su assist di Kouame, ancora l’argentino manca di poco lo specchio della porta.

Il triplice fischio chiude le ostilità di gioco, con un pari che accontenta dopo la prima frazione sottotono dei padroni di casa, ma lascia il rammarico per un tempo regalato agli avversari, anche se evidenzia l’ottimo segnale di un gruppo di carattere capace di ribaltare e rimontare due reti, e arrivare ad un soffio dalla vittoria.

La prova dei diversi reparti e dei singoli segue l’andamento della gara, la difesa distratta e disattenta, Kayode si nota con buoni interventi, l’ingresso di Parisi, il migliore tra i suoi compagni, cambia la gara con velocità e assist, uno dei giocatori fondamentale nella rimonta.

In mediana una buona prestazione di Bonaventura con recuperi e tiri verso la porta, Arthur subentrato offre una diversa manovra di gioco con ritmo e intensità, il centrocampista Barak trova la rete della rimonta, fermo per infortunio, sarà una risorsa e una ottima alternativa per le sue capacità relizzative. Dagli esterni Kouame entra con ottimo impatto sulla gara, Ikonè realizza un goal pesante che evita la sconfitta, al posto giusto un giocatore ritrovato.

Per tutta la partita, con l’ ennesima prestazione di livello come migliore del match, Nico Gonzalez, l’argentino un punto di riferimento, presente a tutto campo, chiude gli spazi, costringe a ripetuti interventi gli avversari, imprendibile per le sue incursioni, ancora in rete anche se annullata, un trascinatore per i compagni, suo l’ assist per il secondo goal e arrembante nell’ assalto finale per ottenere il massimo risultato, un top player assoluto.

La prima sfida si archivia con diverse riflessioni ma con buoni presupposti per il futuro, le gare non sono mai facili anche se gli avversari inferiori tecnicamente, le seconde linee non danno lo stesso supporto dei titolari, ottima la risposta dai subentrati, una risorsa alcuni giocatori rientrati in gruppo.

La notte europea rappresenta sempre qualcosa di particolare, forti emozioni che si alternano, dalla girandola di reti, alla paura della sconfitta, fino all’esplosione di gioia della rimonta, con l’unica certezza dell’orgoglio di un popolo al fianco della sua squadra, che rappresenta la città del giglio.

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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