Musica

October – Tomorrow

Domani è già ottobre. Qualcuno fa ancora il bagno in mare, ma i colori sono già quelli dell’inverno. Il mese è il primo dell’autunno. Neanche i pensieri sono più colorati come quelli estivi. Hanno già i toni delle foglie che ingialliscono, dei giorni che volgono verso la fine dell’anno, senza ancora poter immaginare il prossimo che verrà. Dai comignoli dei più freddolosi, già si levano in sottili volute i primi segnali di fumo. Segnali d’inverno, anche loro.

Il brano di oggi è di quelli che sembrano scontati, ma in realtà sono molto particolari. October era il secondo LP degli U2 dopo Boy e prima di War. Un corpo apparentemente estraneo nella loro produzione, frutto di una crisi mistica come soltanto gli ex studenti di un college irlandese potevano attraversare, a colpi di Gloria in excelsis Deo, terre promesse e sonorità da canti gregoriani intrecciate con quelle tipicamente irlandesi delle Uilleann Pipes, le cornamuse.

Bono e The Edge erano in preda al misticismo della setta degli Shalom, una variante dei testimoni di Geova, e per poco la cosa non risultò insopportabile agli altri membri della band tanto da provocarne lo scioglimento.

Gli U2, per fortuna della musica moderna, superarono la crisi. Ma di questo October rimase almeno un brano meritevole di arrivare ai giorni nostri. Tomorrow è il funerale privato e pubblico della madre di Bono Vox, morta quando lui aveva 14 anni e rievocata in questa canzone che sembra un rito gaelico irlandese. Non a caso il palcoscenico prediletto per eseguirla in pubblico è sempre stata la New York del giorno di San Patrizio.

Domai è ottobre. October, Tomorrow.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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