Attualità

Orrore e vecchi merletti

Vladimir Putin e Federica Mogherini

Evitiamo di aggiungerci a coloro che pubblicano le immagini dell’orrore in Siria. Per chi ha un minimo di sensibilità e di intelligenza, sono insopportabili e non aggiungono niente a quello che già sappiamo. Per gli altri, per coloro che magari ancora non si sono convinti dell’Olocausto di settant’anni fa, sono assolutamente inutili. Mi fanno ridere piuttosto – se ridere è possibile – i commenti dei media, anche autorevoli: «Visto? ecco perché il presidente Obama (l’eroe dei buonisti, ndr) voleva intervenire quattro anni fa!»

Poi c’é la Mogherini, che sembra Gigi Sabani quando imitava il povero Enzo Tortora dicendo con voce stentorea «Orrooooreeeeeee!». Ora, a parte che Barack Obama passerà giustamente alla storia per non avere fatto assolutamente niente in ben otto anni di presidenza nella stanza con più bottoni al mondo, e che la sig.ra Federica Mogherini e la UE che lei rappresenta hanno fatto anche meno, se era possibile, ci limitiamo ad una sola considerazione. Un paese che ha una superficie grande quanto quella dell’Italia del Nord ed un numero di abitanti circa la metà di essa non è verosimile che sia teatro di una guerra che sta durando a questo punto più della seconda guerra mondiale.

Ai governi fa comodo che continui, perchè possono tenere un piede nell’area, qualcuno anche due. Ai mercanti, non solo di armi, fa comodo e va da sé perché. All’opinione pubblica fa comodo stare su Facebook e svegliarsi ogni tanto, quando casca qualcosa a terra e fa un rumore più forte, che la riscuote dal torpore cerebrale. Ecco perché la guerra civile in Siria finirà per durare quanto e più di quella del Vietnam, e perché ci faremo – o dovremo farci – l’abitudine.

Oggi si riunisce quell’altra cosa inutile che è il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Richiedente, la Francia. La madre di tutti i casinisti, quando si tratta di politica estera. Si attendono discorsi inutili e decisioni ancora più sballate, se verranno prese.

P.S. per favore, basta foto di bambini morti o agonizzanti. Nessuno di noi, anche i non rincoglioniti da Facebook, può farci assolutamente nulla.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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