Silvia La Vita
PRATO – «Dopo l’ex direttore e l’ex direttrice del Pecci che se ne vanno in aspra polemica con il suo cda, anche il Presidente della fondazione di Palazzo Datini lascia il suo incarico dimettendosi, raccontando di benevoli sorrisi come risposte alla sua richiesta di impegno per l’ente che rappresentava e sostenendo che un autorevole esponente del PD vicino al Sindaco Biffoni ha definito il Palazzo Datini un casone». Ad affermarlo in una nota è Silvia La Vita, consigliere al Comune di Prato del Movimento 5 Stelle.
»Se le dichiarazioni del presidente dimissionario fossero vere, emergerebbe un fatto di una gravità politica enorme – aggiune La Vita – , e per questo, dato il silenzio di Sindaco e giunta, abbiamo depositato una question time per il prossimo Consiglio Comunale. Da anni chiediamo che l’Assessorato alla Cultura diriga un tavolo costante con tutti gli attori coinvolti (teatri, musei, biblioteche etc), al fine di proporre una offerta culturale coordinata e unica, oltre ad una revisione attenta delle spese, in particolare delle partecipate, per ottimizzare le risorse».
«Da anni sosteniamo che investire in cultura in questa città non può significare solo Pecci o qualche concertone estivo. Appello che é sempre rimasto inascoltato, nel frattempo vogliamo ricordare che in questi anni, e ben prima della pandemia, oltre al Palazzo Datini ci siamo purtroppo scordati completamente di altri come Parsec o Officina Giovani» conclude Silvia La Vita.
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