Dopo la sconfitta di misura al S.Paolo, per la Fiorentina match di recupero della prima giornata rinviata lo scorso 19 agosto per la tragedia del Ponte Morandi a Genova. A tal proposito prima della gara, in rappresentanza della società, una delegazione della squadra gigliata composta dal club manager Antognoni, dal mister Pioli e dal team manager Marangon rende omaggio alle vittime con un mazzo di fiori. Molte le polemiche prima della gara per l’orario prima delle 17 poi spostato alle 19, per problemi legati alla viabilità, con l’invito dei tifosi blucerchiati a non assistere alla gara.
Al fischio d’inizio il Marassi quasi deserto, circa 8.000 spettatori, con 405 tifosi gigliati. La Fiorentina in campo con la divisa verde in onore del quartiere di S. Giovanni, parte con il modulo del 4-3-3, Dragowski, Milenkovic, Pezzella (cap.), Vitor Hugo, Biraghi, Edimilson, Veretout, Gerson, Chiesa, Simeone, Pjaca.
I viola subito in avanti con Simeone che spreca due limpide occasioni da goal in pochi minuti, buono il possesso palla, con i padroni di casa che controllano. Al tredicesimo grande azione corale dei viola con Gerson che allarga per Biraghi e mette in mezzo un perfetto cross per Simeone che di testa realizza il goal del meritato vantaggio.
La Fiorentina continua ad attaccare, il solito Chiesa inarrestabile crossa in area palloni che Pjaca in un paio di occasioni non riesce a finalizzare in porta. Ancora una conclusione per Biraghi ma il portiere Audero già in evidenza mette in angolo. Alla mezz’ora ancora un tiro del croato Pjaca alto di poco, che si ripete poco dopo ma Audero salva con un miracolo il possibile raddoppio.
La Samp direttamente su punizione battuta da Caprari trova la traversa anche se il portiere gigliato pronto sulla traiettoria. Si va all’intervallo con l’ultima occasione avuta da Chiesa che il portiere salva in angolo.
Nella seconda frazione di gioco cala il ritmo della gara, ma è la Sampdoria più determinata a creare pericoli in area viola. La svolta l’ingresso nelle file avversarie di Praet (un potenziale arrivo della campagna acquisti dei viola), che si nota a tutto campo e mette in difficoltà la retroguardia gigliata. Al quindicesimo arriva il pareggio dei doriani con un gran goal dal limite dell’area di Caprari. Il primo cambio per mister Pioli, l’ingresso di Mirallas al suo esordio al posto di Pjaca. La Fiorentina spenta non trova la reazione per riportarsi in avanti, ancora un calo come avvenuto contro il Napoli. Il secondo cambio è il turno di Benassi al posto di Gerson, il terzo l’ingresso di Riccardo Sottil all’esordio in prima squadra per Chiesa.
Minuti di stallo per i viola che corrono qualche rischio sotto porta, che solo nel finale trovano qualche sporadica occasione da goal prima con un rasoterra di Mirallas che esce di poco fuori dalla porta, poi con Simeone che non trova lo stop in area. Nei minuti di recupero gran tiro del serbo Milenkovic che Audero mette in angolo.
La squadra come consueto si porta sotto il settore ospiti per il saluto al capitano.Termina la gara con il primo pareggio della stagione dei viola che ancora una volta potevano chiudere la gara prima e sfruttare le occasioni avute non concretizzate. Un punto che lascia il solito amaro in bocca per come arrivato, quello di aver concesso tanto nel secondo tempo, ma nello stesso tempo un risultato positivo arrivato con un avversario ostico e in piena forma.
Una Fiorentina che deve migliorare in tutti i reparti e trovare una maggiore personalità agonistica, considerando la giovane età e le possibili alternative di modulo, ci sono le condizioni che si possa trovare il giusto equilibrio ed evitare momenti di calo fisico e mentale durante il corso della gara. Buono il tridente con Pjaca anche se ancora non in perfette condizioni fisiche, il neo entrato Mirallas deve entrare nei meccanismi della squadra, Gerson non brillante come nelle prime gare. Nel centrocampo è Veretout il fulcro del reparto, in crescita nel suo nuovo ruolo migliore in campo, buona prova anche della difesa. In avanti Chiesa instancabile, anche se nella seconda frazione cala di intensità, così come il compagno Simeone che sbaglia goal quasi fatti ma realizza un goal importante che porta un buon pareggio.
Neanche il tempo di rifiatare e il prossimo sabato prosegue il tour de force con la quinta gara di campionato. Al Franchi arriva la sorpresa Spal dell’ex mister Semplici, la spinta del Franchi non mancherà di certo, ma serve una squadra aggressiva e concentrata, per ritrovare la vittoria e restare nella parte alta della classifica.
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