Dopo la battuta d’arresto della prima gara di campionato a Milano contro l’Inter, la squadra completamente rinnovata a partire dallo staff tecnico e dai protagonisti in campo, si presenta al proprio pubblico. La rivoluzione estiva di tante partenze e arrivi, ha portato sulla panchina l’ex difensore Stefano Pioli, ma soprattutto tanti giocatori arrivati a poche ore dal calcio d’inizio del campionato, giovani in cerca di affermazione che solo in futuro si potranno valutare.
I tifosi, consapevoli di un anno particolare e con diversi dubbi e perplessità sulla gestione societaria, ritornano al Franchi con la voglia e la curiosità di conoscere la nuova squadra, con la parola d’ordine di dare il massimo supporto ad allenatore e squadra. Il ritorno dei tamburi nelle due curve è l’ennesima dimostrazione di quella passione per i gigliati che a Firenze non è mai mancata. I dati sugli abbonati hanno evidenziato il vistoso calo, totale 16.568, ma nella gara contro la Sampdoria buona l’affluenza di pubblico con 25.611spettatori sugli spalti.
All’ingresso in campo delle squadre nessun commento sulla formazione, tutta ancora da conoscere, tra l’inno che echeggia gli applausi ed i cori da tutti i settori. Mister Pioli parte con il modulo del 4-3-2-1, Sportiello tra i pali, Tomovic, Pezzella, Astori (cap.), Biraghi, Badelj, Veretout, Chiesa, Benassi, Eysseric, Simeone. Esordio in viola di Pezzella e Biraghi.
Il primo tempo mostra le solite difficoltà in difesa, solita carenza realizzativa in attacco con Simeone lasciato solo sotto porta. Al ventesimo cambio per infortunio esce Eysseric per Gil Dias. Alla mezz’ora vantaggio per la Sampdoria con Caprari, dopo che Sportiello riesce a deviare una prima volta. Pochi minuti e un fallo di mano di Tomovic costringe l’arbitro Doveri a decretare il rigore, Quagliarella sul dischetto non sbaglia e porta al raddoppio dei blucerchiati.
All’uscita del campo i viola sono incitati dal pubblico, come non avveniva da tempo. La seconda sostituzione è di Gaspar al posto di Tomovic. La squadra sembra avere una spinta maggiore in avanti, e proprio dal portoghese appena entrato parte il cross per Badelj che accorcia le distanze. L’ultimo cambio è per Babacar al posto di Benassi.
La gara è più veloce, diverse le occasioni sprecate, l’orgoglio, il cuore, la volontà non bastano e la Fiorentina esce dal campo con la seconda sconfitta consecutiva. Il terzo tempo adottato dalla società è l’ennesima nota di colore, dopo la sfilata dei Bandierai degli Uffizi nell’intervallo.
Una sconfitta che almeno per quanto visto nel secondo tempo la Fiorentina non meritava, anche se restano le lacune viste nella prima parte della gara. La stagione parte in salita con zero punti in classifica, cinque goal presi ed uno realizzato. Mister Pioli avrà tanto da lavorare anche sull’assemblaggio dei vari reparti, anche se forse a qualche giorno dalla chiusura del mercato sarebbe opportuno portare qualche rinforzo sulla fascia difensiva destra.
Per fortuna la sosta della prossima domenica per le Nazionali servirà a correggere gli errori che hanno portato ad un debutto amaro al Franchi, per ripartire dagli spunti postivi visti nella gara.
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