Il ritorno di Taste, la cui quindicesima edizione si è conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze, è stato accolto con grande entusiasmo da parte degli operatori del settore, arrivati a Firenze per scoprire le novità e la ricchezza gastronomica delle 470 aziende protagoniste – e partecipando numerosissimi agli eventi in programma al salone e in città per il Fuori di Taste.
«La voglia di tornare a incontrarsi a Taste era tanta – dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine -, l’avevamo percepita forte parlando con le aziende prima del salone, ma i risultati finali e i feedback raccolti in questi giorni vanno anche oltre le aspettative. La prima grande novità – la nuova sede della Fortezza da Basso – è stata decisamente funzionale sia dal punto di vista della sicurezza sia nel dare maggior respiro alla manifestazione, con un allestimento e un percorso espositivo che hanno reso più godibile il rapporto tra espositori e compratori: una scelta messa in valore in tutti i commenti che abbiamo raccolto».
«Come sempre la selezione di aziende e lo scouting fatto – anche con i nuovi ingressi e le novità che queste aziende hanno portato al salone – sono stati il punto di forza di Taste, giudicati di altissimo livello – prosegue il direttore -. Una qualità e una selezione in grado di attrarre un numero in crescita di operatori professionals e buyer internazionali: presenze sempre più qualificate tra negozi specializzati, aziende della distribuzione, department store, importatori di eccellenze italiane, insomma molte delle migliori realtà internazionali del mondo del cibo di qualità, arrivate in Fortezza per incontrare di nuovo i loro clienti e stringere nuove relazioni».
«Ma Taste è anche sempre più un incubatore di tendenze, idee e temi della scena del cibo contemporaneo – conclude Poletto -. A partire dal tema di questa edizione Zero Spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente, affrontato in una serie di talk e presentazioni, i Ring di Davide Paolini su tendenze e temi caldi del mondo food, che assieme a tutti gli altri eventi in calendario hanno avuto protagonisti e contributi di altissimo profilo, e sono stati molto seguiti dal pubblico».
In totale sono stati circa 5.000 i buyer registrati, con incrementi importanti – rispetto alle presenze dell’ultima edizione del 2019 – soprattutto dal fronte estero, rappresentato da quasi 500 compratori e 50 paesi di provenienza, e con una conferma delle presenze italiane – 4.500 compratori circa – arrivati da tutte le regioni.
Tra i mercati di riferimento le performance migliori quelle di Francia (+46%), Stati Uniti (+53%), Regno Unito (+28), Olanda (+66%) e Austria (68%). Molto bene anche Canada, Polonia, i paesi dell’area Scandinava, da registrare anche la partecipazione di qualche delegazione dai paesi del Far East. Complessivamente Taste ha raggiunto 7.000 presenze totali, grazie anche a un pubblico qualificato di cultori e appassionati del cibo di qualità. Per concludere, numeri importanti li ha registrati il Taste Shop alla fine del percorso attraverso le novità delle aziende, che in tre giorni ha venduto quasi 13.000 prodotti.
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