PRATO – Diciotto imprese, sotto osservazione e controllate per due settimane, sono risultate tutte irregolari. È quanto emerso dall’attività dell’INL, Ispettorato Nazionale del Lavoro, che ha portato a 14 attività sospese e due imprenditori denunciati.
Nella vigilanza straordinaria, contro lavoro nero e caporalato, ha operato una task force composta da personale degli Ispettorati di Roma, Rimini, Varese, Verona, Cagliari e Brindisi e mediatori culturali messi a disposizione dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Nel corso dei controlli sono state verificate le posizioni lavorative di 128 lavoratori del settore, dei quali 8 italiani e 120 provenienti da Paesi extracomunitari. Gli accertamenti ispettivi proseguono ma per alcune aziende, la task force ha già riscontrato violazioni sia amministrative che in materia di sicurezza sul lavoro.
Quattordici attività imprenditoriali sono state sospese per lavoro nero e alcune anche per motivi di sicurezza. Sempre nella prima fase di controlli sono stati riscontrati sfruttamenti lavorativi ai danni di almeno 4 lavoratori, mentre due imprenditori di nazionalità extracomunitaria sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
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