Ritorna il campionato Primavera dopo la sosta delle festività natalizie, con il turno della quattordicesima giornata.
La Fiorentina allo stadio Gino Bozzi affronta la Sampdoria, uno scontro tra due squadre posizionate nella zona bassa della classifica, con i gigliati ad un solo punto dai play out. Presente in tribuna il presidente Rocco Commisso e la famiglia, il team manager Antognoni, il nuovo Responsabile Tecnico del Settore Giovanile (Primavera, U18. U17. U16), Valentino Angeloni, l’ex viola Gianluca Comotto Responsabile Tecnico delle altre formazioni giovanili.
I viola partono con il modulo del 4-3-3, Brancolini tra i pali, Pierozzi E. Simonti (cap.), Dutu, Fiorini, Dalle Mura, Montiel, Hanuljak, Spalluto, Koffi, Bianco. In panchina il secondo di Emiliano Bigica (in tribuna per squalifica, ndr), mister Alessandro Unghero.
Sono passati solo un paio di minuti, che l’arbitro di turno Marco D’Ascanio decreta un calcio di rigore per fallo di mano in area del doriano Veips. Si porta sul dischetto Montiel che dagli undici metri realizza il vantaggio dei padroni di casa.
Un minuto dopo gli ospiti centrano la traversa con Yayi Mpiae. La Fiorentina cerca il raddoppio ma imprecisa nell’ultimo passaggio e in fase conclusiva. Prima dell’intervallo un bel tiro di Spalluto viene parato dal portiere Raspa, poi è la volta di Koffi che apre su Montiel, il sinistro termina di poco al lato della porta. Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco al quinto minuto Dalle Mura commette fallo in area su Prelec, ancora un calcio di rigore che per gli ospiti viene trasformato da D’Amico.
Gli ospiti rinvigoriti dal pari attaccano con convinzione e continuità, i viola sembrano aver accusato il colpo e non riescono a trovare spazi per portarsi in avanti. Al diciassettesimo sulla linea di porta salva Pompetti su colpo di testa di Dutu.
I primi cambi dei viola sono Beloko e Milani al posto di Hanuljak e Montiel. Al ventiquattresimo una conclusione di D’Amico, viene deviata da Dutu, in maniera rocambolesca e termina in rete per il vantaggio degli ospiti.
Alla mezz’ora il terzo cambio tra i viola, esce Fiorini per Niccolò Pierozzi. La Fiorentina in avanti alla ricerca del pari, azione dalla sinistra di Semonti per Pierozzi che impegna il portiere blucerchiato Raspa.
Al trentanovesimo arriva il pareggio dei viola, gran lavoro di Milani (classe 2002) subentrato dalla panchina, che dopo una serie di finte crossa al centro per Spalluto che con un colpo di testa manda il pallone in rete.
Gli ultimi minuti con i quattro di recupero sono di totale forcing per i viola, ma il fischio finale decreta il pari definitivo. In 14 giornate si contano tre vittorie, sei pareggi e cinque sconfitte, la classifica si muove poco, 15 punti a due dai play aut in attesa degli altri risultati.
Numeri inclementi anche se i viola possono recriminare di non aver realizzato le occasioni create, e di aver avuto momenti di black out dopo il momentaneo vantaggio degli ospiti. Dalla parte opposta gli avversari hanno avuto il cinismo nello sfruttare gli episodi a loro favorevoli, anche per qualche errore individuale dei gigliati.
Buona la reazione della squadra che ha saputo rimontare un risultato che non avrebbe rispecchiato quello visto in campo, dopo aver dominato in diversi tratti della gara. Tra i protagonisti della gara citiamo il mediano Mattia Fiorini, classe 2001, grinta e volontà su ogni pallone, l’autore del pareggio Spalluto, ma anche Niccolo Perozzie e Andrea Milani, che subentrati dalla panchina, hanno velocizzato le azioni e dato un ottimo supporto ai compagni.
Nel post gara, mister Unghero analizza la gara come un pari stretto, ma con una buona prestazione sia nella costruzione che nel gioco, anche se è necessario più cattiveria sotto porta. Buoni i recuperi di Beloko e di Montiel, quest’ultimo con l’utilizzo in sinergia con la prima squadra, il professionismo di Spalluto che dà il massimo in ogni gara.
La prossima partita, l’ultima del girone di andata, sarà la sfida a Torino contro la Juventus, anche se meno titolata della prima squadra e posizionata a metà classifica. Una sfida importante per tornare alla vittoria e per trovare stimoli e qualche obiettivo per una stagione fino a questo momento deludente.
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