Diario Viola Fiorentina

Punti per l’Europa

(Nella foto la gioia di Nico Gonzalez al goal del pari, di Paolo Giuliani)

Dopo l’accesso alla seconda finale consecutiva di Conference League, nella 36esima giornata di campionato, la Fiorentina tra le mura del Franchi, nel posticipo serale del lunedì, affronta il Monza, formazione ormai salva a metà classifica.

Buona l’affluenza del pubblico, con 24.376 spettatori. Prima della gara il dirigente brianzolo Adriano Galliani omaggia, il direttore Jo Barone, recentemente scomparso, deponendo un mazzo di fiori sulla sua poltrona.

La formazione titolare con rotazione obbligata, non convocati Ikoné e Belotti per problemi fisici, Bonaventura parte dalla panchina, gli undici di partenza con il modulo del 4-3-2-1, sono: Terracciano, Kayode, Quarta, Milenkovic, Parisi, Arthur, Mandragora, Gonzalez, Barak, Castrovilli, Nzola.

Prima del fischio d’inizio, con le due squadre a centrocampo, viene effettuato un minuto di silenzio per l’ennesima tragedia sul lavoro, avvenuta in Sicilia.

Fase iniziale con i viola in avanti, un tiro di Gonzalez di poco fuori, ma al primo affondo degli ospiti, azione di Mota che libero sulla destra crossa al centro, dove l’attaccante Djuric indisturbato, con un colpo di testa manda il pallone in rete, al nono minuto vantaggio dei brianzoli. La solita disattenzione difensiva viola.

La reazione dei gigliati alquanto blanda, gara interrotta da diversi interventi, dai calci piazzati poca concretezza.

Al 27esimo ottima apertura di Parisi per Nzola che in contropiede si trova davanti al portiere, l’angolano invece di tirare si allunga il pallone, che termina a fondo campo.

Al 32esimo finalmente l’urlo di gioia del Franchi con il pari di Nico Gonzalez, azione dalla destra con cross di Barak e colpo di testa dell’argentino, che gonfia la rete alla sinistra del portiere Di Gregorio.

Gli ospiti rispondono con un tiro di Colpani bloccato da Terracciano, ma Gonzalez ancora in evidenza con una delle sue accelerate, entra in area e impegna il portiere. Nei due minuti di recupero, Quarta con un colpo di testa, di poco alto sulla traversa, sfiora il vantaggio.

Nella ripresa i viola più propositivi, si portano verso l’area avversaria con diversi tiri. Al 61esimo il primo cambio, esce Nzola per Kouame.

Al 63esimo altra occasione da rete per i padroni di casa, un gran tiro di Mandragora, parata del portiere che chiude la porta. Al 74esimo esce Castrovilli per Beltran.

Al 78esimo arriva il vantaggio viola con una splendida rete di Arthur, il brasiliano riceve palla si accentra al limite dell’area e con un destro fa partire un diagonale, che si infila sul palo più lontano.

Arthur Melo, autore della seconda rete, di Paolo Giuliani

Dopo il goal del vantaggio triplo cambio, Duncan al posto di Arthur, Biraghi per Parisi, Faraoni per Kayode. Gli ospiti cercano di riportare il risultato in parità, occasione di Colpani che salta Milenkovic, ma manca nel tiro verso la porta.

La Fiorentina non rischia e controlla i minuti finali, compresi i 4 di recupero, con una semplice gestione della gara, senza pericoli per Terracciano.

Al triplice fischio il Franchi in festa, per una vittoria in rimonta, frutto della forza di carattere della squadra e del tecnico.

Dalla Curva Fiesole spunta uno striscione che recita Tutti ad Atene, la febbre per la finale coinvolge tutta la tifoseria, pronta a grandi sacrifici economici e organizzativi, per una trasferta davvero complicata, per situazioni logistiche.

Curva Fiesole

Il tecnico e la squadra festeggiano, incitati a portarsi sotto il settore, con lo zoccolo duro del tifo, un tripudio di gioia e cori, una serata di entusiasmo, prologo di un finale di stagione, che potrebbe diventare straordinario.

Sulla prova dei reparti e dei singoli, ancora incertezza della difesa che ad ogni gara di disattenzione favorisce l’avversario, Terracciano quasi spettatore, incolpevole sulla rete subita, sufficiente in generale il reparto, distratto Quarta nell’azione del goal subito.

In mediana Mandragora risponde presente, si nota in un paio di occasioni da rete, buona la prova di Castrovilli non nel suo ruolo, molto attivo Barak, ottimo il cross per Gonzalez.

In avanti meno incisivo rispetto alle ultime prestazioni Nzola, che sbaglia diversi palloni, i subentrati dalla panchina, Beltran come esterno offensivo, e Kouame al centro dell’attacco, non demeritano nella manovra di gioco.

I migliori del match gli autori delle reti, Nico Gonzalez, alla sua decima rete, la sua quarta rete nelle ultime sei giocate, tornato ai suoi livelli, dopo un periodo non al meglio, dovuto anche a problemi fisici, l’argentino leader del gruppo, classe e doti tecniche, le caratteristiche del giocatore, il top player della squadra.

Sale sul podio, con una bella quanto fondamentale rete che porta al successo, Arthur Melo, alla prima con la maglia viola, il brasiliano con prove sontuose nella prima parte della stagione, sottotono dall’inizio dell’anno, decide una gara basilare.

Con la rete del brasiliano la cooperativa del goal viola sale a 19 giocatori diversi andati a segno, un record europeo, con il quinto migliore attacco del campionato, ottimi numeri in mancanza delle reti degli attaccanti di ruolo.

Nel post gara soddisfatto il tecnico Vincenzo Italiano, che elogia tutta la squadra, per gli impegni ravvicinati non si risparmia ed esce dal campo stremata dopo aver dato il massimo, felice per la rete di Arthur (tornato al goal dopo 3 anni, ndr), sottolinea il legame con la tifoseria, fatto di confronti sempre nel rispetto reciproco, di essere concentrati per le ultime due sfide, di curare nei minimi particolari la finale, cercando di scrivere un diverso epilogo.

Mister Vincenzo Italiano, foto di Paolo Giuliani

Una vittoria importante, tre punti pesanti in chiave europea, con l’ottavo posto della classifica, due più del Napoli, prossimo avversario, nell’anticipo serale di venerdì al Franchi.

In attesa della finale di Atene (che sarebbe Europa League con il trofeo vinto), un successo sui partenopei porterebbe la Fiorentina, alla terza partecipazione della Conference League (con due gare da giocare), una continuità di risultati non scontati, motivo di grande soddisfazione ed orgoglio per la squadra viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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