Fiorentina

Rispettate la nostra maglia

E’ il 96°, e ormai non ci credeva più nessuno….

REGGIO EMILIA – Nella quindicesima giornata, la Fiorentina è di scena al Mapei Stadium di Reggio Emilia, nel lunch match delle 12.30, contro il Sassuolo di mister Roberto De Zerbi. Buona la presenza dei tifosi gigliati al seguito con 852 dislocati nel settore ospiti, 333 nella Tribuna Laterale Nord.

La squadra di mister Pioli con la casacca azzurra in onore del quartiere di S. Croce, parte con il solito modulo del 4-3-3, ma con qualche cambio, Vlahovic per Simeone, Laurini sostituisce lo squalificato Vitor Hugo, Gerson al posto di Chiesa in panchina per un problema fisico. Lafont tra i pali, Laurini, Milenkovic, Pezzella (cap.), Biraghi, Benassi, Veretout, Edimilson, Pjaca, Gerson, Vlahovic.

La prima parte della gara poche occasioni, con i padroni di casa che sembrano avere più possesso palla, ma con la difesa della Fiorentina che chiude gli spazi. Da parte degli ospiti nessun tiro in porta e poche azioni di gioco, tra i neroverdi un ‘azione di Berardi e dell’ex Babacar che impegna Lafont, i viola quasi inesistenti. Si va all’intervallo con uno scialbo pari a reti inviolate.

All’ingresso delle squadre primo cambio tra i viola, entra in campo Chiesa per Pjaca , ancora una prova mediocre del croato. Nella prima fase stesso copione, il Sassuolo che si porta in avanti, i viola spenti che non trovano spazi per portarsi in area avversaria. Al cinquantacinquesimo secondo cambio esce Vlahovic per Simeone. Intanto Pezzella si supera con un intervento in scivolata su Babacar, Lafont blocca un destro dell’esterno Di Francesco.

Occasione incredibile sprecata da Benassi a porta vuota, con il portiere avversario che sbaglia l’uscita. Un minuto dopo e sono i padroni di casa a passare in vantaggio con un tiro dalla distanza di Duncan, il portiere gigliato non impeccabile nell’occasione. Pochi minuti e arriva anche il temuto goal dell’ex di turno Babacar, il senegalese per i suoi trascorsi in maglia viola non esulta.

La Fiorentina accorcia le distanze con Simeone, che recupera un pallone finito sul palo dopo un tiro di Edimilson, goal assegnato dopo la visione al Var per presunta posizione di offside dell’attaccante. Gara riaperta dall’argentino che finalmente torna al goal dopo 876 minuti, quasi un record in negativo. L’ultimo cambio esce Gerson, che delude ancora, per Mirallas. Al settantanovesimo arriva il terzo gol dei padroni di casa con Sensi, ancora Lafont impreciso.

Nei minuti finali situazioni e occasioni rocambolesche che riaprono almeno in parte una gara ormai segnata. L’arbitro di turno Chiffi espelle per proteste il neo entrato Djuricic, i viola accorciano le distanze con Benassi che manda in rete una respinta corta del portiere Consigli. Nei sei minuti di recupero succede di tutto, su un fallo di Veretout che ferma un’azione di Berardi, proteste di Milenkovic che viene espulso, le due formazioni tornano in parità.

La Fiorentina continua a premere, nell’ulteriore minuto di recupero azione travolgente di Pezzella che recupera un pallone e arriva in area dove Mirallas pronto manda in rete. Per i viola un pareggio insperato.

Khouma El babacar, puntuale ex in gol contro la Fiorentina

Khouma El babacar, puntuale ex in gol contro la Fiorentina

Termina la gara con un risultato che può essere positivo solo per l’incredibile rimonta degli ultimi minuti. Prestazione sottotono dei singoli, con il solo merito della reazione finale che evita una dèbacle inconcepibile con il solito avversario alla portata. Ancora zero vittorie esterne in questa stagione, con cinque pareggi e tre sconfitte, dove giustificazioni e prove di appello sono difficili da trovare per giocatori e allenatore. Una squadra che manca di un gioco, dove alcuni dei protagonisti sono fuori ruolo, carenti di sostituti adeguati, un allenatore che non riesce a trovare le giuste motivazioni e soluzioni.

I tifosi, dopo mesi di serafica pazienza, al Franchi dopo la sconfitta contro la Juve hanno fatto sentire il proprio disappunto con i vecchi cori contro la società. Al Mapei la solita contestazione parte al quarantacinquesimo dopo una prestazione indecorosa, ma al triplice fischio non sono esentati neanche i giocatori ai quali si chiede un maggiore impegno ma soprattutto a gran voce: rispettate la nostra maglia. Quella maglia viola che ognuno che la indossa deve difendere ed onorare, con la consapevolezza di rappresentare il cuore di una città.

In questa giornata i risultati delle dirette concorrenti fanno precipitare la Fiorentina in una classifica che diventa sempre più anonima, la prossima gara al Franchi arriva l’ostico Empoli, rinvigorito dall’ex Iachini, solo la vittoria potrebbe evitare una crisi in atto e ricompattare l’intero ambiente.

Autore

Patrizia Iannicelli

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