Musica

Rosamunda

Nei giorni in cui cadeva il Fascismo e l’Italia si disponeva ad essere teatro di una guerra civile e di una tragedia che sarebbero durate ben due anni, erano due i brani musicali più popolari. Da una parte del fronte, quella tedesca, si cantava Lili Marlene. Dall’altra, quella degli angloamericani che risalivano faticosamente la Penisola, si cantava questa strana ma accattivante polka.

Rosamunda era stata composta nel 1927 dal cecoslovacco Jaromir Vejvoda. Si intitolava Modřanská polka, fu un successone e dieci anni dopo, alla vigilia della catastrofe del secondo conflitto mondiale, aveva venduto più di un milione di copie nella versione tedesca.

Mentre l’Europa perdeva la voglia ed il tempo di cantare, Shapiro Bernstein ne comprò la licenza per il mercato statunitense. Inizialmente ribattezzata con un rozzo Beer Barrel Polka («portami quel barile di birra»), fu inserita nel proprio repertorio da artisti come Glenn Miller, Benny Goodman e Billie Holiday. Nella versione dal titolo Here comes the navy ci mancò poco che diventasse un inno non ufficiale della Marina degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.

In Italia tornò fischiettata dai G.I. americani. E fu allora che divenne Rosamunda, tu sei la vita per me. Negli anni 70 fu riscoperta e rilanciata da Gabriella Ferri. E da allora non manca in ogni Festival del Ballo Liscio che si rispetti.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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