Nella diciannovesima giornata di campionato i ragazzi di Emiliano Bigica erano stati impegnati lo scorso sabato al Bozzi nello scontro salvezza contro il Torino. Primo tempo con diverse occasioni da una parte e dall’altra, ai granata è stato annullato un gol per fuorigioco. Con il passare dei minuti é cresciuta la Fiorentina, più determinata, che trova il vantaggio al trentacinquesimo con una bella azione, Koffi passa sulla sinistra a Beloko il cui rasoterra trova la deviazione vincente di Spalluto. Il salentino festeggia il goal nel giorno del suo diciannovesimo compleanno. La prima frazione termina con un gol annullato a Edoardo Pierozzi.
Nella ripresa il ritmo cala, le azioni sono interrotte da falli di gioco, anche per la maggiore fisicità degli avversari, con il minimo vantaggio i viola rischiano in un paio di occasioni, un palo di Singu su punizione, un tiro di Gonella viene respinto da Brancolini nel finale. Al triplice fischio finale un sospiro di sollievo, con la Fiorentina che torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive.
Un viatico importante per affrontare ieri a Vinovo la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, si ripartiva, con un minimo svantaggio dopo l’1 a 1 ottenuto al Franchi. Con il modulo del 4-3-3, la formazione degli undici titolari è: Brancolini, Pierozzi E., Dutu, Dalle Mura, Ponsi, Lovisa, Fiorini, Beloko, Spalluto, Duncan, Koffi.
Primi minuti di studio da parte delle due squadre, con qualche incursione dei bianconeri, che conquistano due tiri su calci piazzati. Ma al ventottesimo sono i viola a passare in vantaggio con una splendida azione, dalla sinistra Koffi salta due avversari e crossa in area dove Lovisa in scivolata manda il pallone in rete.
Neanche il tempo per esultare che dalla parte opposta da un lungo lancio Portanova trova l’immediato pareggio, difesa distratta, ma anche poco reattivo il portiere Brancolini fuori dai pali. Si va all’intervallo in parità ma con una gara giocata a viso aperto, a buoni ritmi e piacevole.
Nella ripresa i viola sono determinati, la gara è tendenzialmente corretta, viene ammonito il centrocampista Fiorini che, diffidato, salterà l’eventuale finale. I primi cambi di mister Bigica sono Simonti e Pierozzi Niccolò al posto di Ponsi e Duncan. Al sessantottesimo azione di forza e di velocità di Beloko sulla sinistra che con un destro dal limite, deviato da un difensore, realizza il vantaggio dei gigliati.
La Fiorentina amministra il vantaggio, con la retroguardia attenta. Nei minuti finali ancora cambi, esce Lovisa – ammonito e in diffida, salterà anch’egli la possibile finale – per Hanuljak, e Fiorini per Fruk. I padroni di casa cercano il tutto per tutto, ma è Beloko incontenibile che viene fermato fallosamente. L’ultimo cambio per Bigica entra Chiti per Koffi.
Nei cinque minuti di recupero la Juve prova con gli ultimi affondi, i viola resistono, ma nell’ultima azione da un corner Dragusin trova il pari, che decreta la fine della gara, e proietta, la Fiorentina in finale, per il secondo anno consecutivo.
Bella prestazione dei ragazzi di Bigica che hanno lottato con grinta e carattere ma soprattutto hanno giocato alla pari, contro la squadra di casa dalla quale sono separati in classifica da ben 11 punti di differenza (la Juve al quarto posto attualmente, ndr). Prova di rilievo dei due marcatori Lovisa e Beloko, il centrocampista sempre dentro la gara, lo svizzero il migliore in campo, incontenibile a tutto campo, ma anche la qualità di Koffi, che spesso discontinuo, ha buone giocate che mettono a repentaglio le retroguardie avversarie.
Finalmente dopo una stagione fino a questo momento deludente, la squadra ottiene un risultato di prestigio, con la possibilità di difendere il trofeo conquistato lo scorso anno. Alla fine del match oltre la grande soddisfazione del mister, alla squadra, per la quinta finale in tre anni, arrivano dall’America i complimenti del presidente Commisso , che ha sempre presenziato le gare dei ragazzi ogni volta in città (anche lo scorso sabato).
L’appuntamento della finale di Coppa Italia, in gara secca, contro Hellas Verona (che ha eliminato la Roma), è fissato il 10 aprile prossimo, con sede da definire, ma si torna subito in campo il prossimo sabato in campionato. Un’occasione da non fallire e sottovalutare, la gara contro il fanalino di coda Chievo Verona, per risalire la classifica e allontanare quei play out sempre in agguato. Due vittorie in cinque giorni che possono portare linfa e fiducia nei propri mezzi, affinchè possa sbocciare definitivamente la nostra Primavera viola.
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