Fiorentina

Sconfitta pesante tra polemiche e fischi

Dopo il deludente pari arrivato con i modesti lettoni nella prima gara del girone di Conference League, la Fiorentina nella sesta giornata di campionato, affronta il Bologna al Renato Dall’Ara, nel derby considerato dell’Appennino, per la relativa distanza dei due capoluoghi.

Sulla panchina dei felsinei (dopo l’esonero di Sinisa Mihajlovic) il tecnico ad interim Luca Vigiani, cresciuto nelle giovanili viola fino all’esordio in prima squadra. Grande affluenza della tifoseria viola, circa 1500 supporter al seguito della squadra. Si parte con il solito modulo del 4-3-3, torna tra i pali Terracciano, difesa con Dodo, Quarta, Igor e Biraghi, a centrocampo Barak, Amrabat, Bonaventura, il trio offensivo formato da Sottil, Jovic, Kouame.

I ragazzi di mister Italiano cercano di imporre il proprio gioco e fare la gara, ma il pressing dei rossoblu costringe i viola ad arretrare nella propria metà campo. Le occasioni più pericolose sono degli ospiti, con un tiro di Bonaventura di poco alto, e un colpo di testa di Quarta che il portiere Skorupski alza sulla traversa. Dopo l’interruzione del cooling break, il ritmo resta blando con diverse interruzioni. Provvidenziale l’uscita di Terracciano su Arnautovic solo davanti la porta.

Prima del doppio fischio Dodo si ferma per un problema fisico, il difensore brasiliano esce in barella, al suo posto entra Venuti. Dopo 4 minuti di recupero si va all’intervallo. Nella ripresa secondo cambio, entra Saponara per Sottil, infortunato.

Al 54esimo arriva il goal del vantaggio viola, Saponara dalla sinistra mette in mezzo il pallone che Quarta, in posizione ottimale, non può fare altro che buttare in rete. Neanche il tempo di esultare che Barrow al 58esimo segna la rete del pari, azione che parte da Arnautovic con errore di Igor che si fa sorprendere dal giocatore del Gambia.

Al 62esimo arriva la beffa con il raddoppio dei padroni di casa, da un fallo di Kasius su Quarta che resta a terra, scaturisce il cross dello stesso difensore olandese per la punta Arnautovic che manda in rete. L’arbitro Orsato si affida al check Var per la decisione finale, che conferma la validità del goal.

Nell’ultimo quarto d’ora le ultime sostituzioni, Ikonè al posto di Barak, Cabral e Mandragora per Kouame e Amrabat. Nei lungo recupero di 7 minuti, i viola proiettati in avanti non portano a risultati, al contrario una doppia ammonizione del brasiliano Igor con espulsione, chiude la gara in inferiorità numerica.

Come prevedibile dopo la prestazione deludente, il pubblico dei gigliati, davanti ad alcuni giocatori avvicinati al loro settore, esprime la delusione di una prestazione mediocre non solo con fischi ma con diversi cori di disappunto. Termina nel peggiore dei modi la seconda sconfitta della stagione, con tante polemiche nel post gara, con il direttore tecnico Pradè che punta il dito sull’operato dell’arbitro, e sul presunto intervento che ha poi portato al raddoppio (stessa analogia con il goal partita contro l’Udinese, scaturito da un fallo su Venuti).

Mentre mister Italiano parla di partita regalata agli avversari, si assume la propria responsabilità, si sofferma sull’ennesimo infortunio di Dodo che forse costretto ad un lungo stop. L’ultimo di una lista che affolla l’infermeria da inizio stagione, da Nico Gonzalez (l’esterno, il più costoso acquisto della storia viola) a Milenkovic, il giocatore più importante della rosa (parole di mister Italiano), a Castrovilli fermo da mesi fino a Duncan e probabilmente Sottil uscito prima del termine. Assenze importanti per l’allenatore, che con pochi allenamenti a sua disposizione, per le tante gare ravvicinate, non trovano sostituti di pari livello tecnico.

Il principale problema, risaputo da mesi, resta il reparto offensivo (senza un centravanti di ruolo, Cabral e Jovic non riescono ad incidere), che mostra poca lucidità e precisione sotto porta, anche se la mole di passaggi e cross creati non trovano la concretezza finale nel  pallone in rete. La difesa ad ogni disattenzione ed errore del singolo giocatore (pessima prova e giornata negativa di Igor), paga un prezzo molto alto, con il recupero degli avversari, si salvano del reparto Dodo e Quarta.

A centrocampo la fisicità di Amrabat ha la meglio sugli avversari, Bonaventura si nota in avanti in un paio di occasioni, l’ex Verona Barak, meno attivo delle precedenti gare. Saponara e Quarta in evidenza, il primo con buoni spunti e l’assist vincente, l’argentino conferma il buon momento fisico, coronato dal primo goal stagionale, che avrebbe meritato altra gloria, sfortunato protagonista suo malgrado nel goal vittoria del Bologna.

Al di là delle polemiche, malumori, dissapori, critiche, rabbia e delusione, è tempo di risollevarsi e superare le difficoltà del periodo, già dal prossimo giovedì, con la seconda gara di Conferenza League. In Turchia contro l’ Instanbul Baseksehir, una buona occasione da non fallire, per dare una svolta nella competizione europea e ritrovare la Fiorentina della passata stagione che ha entusiasmato con gioco e risultati.

Autore

Patrizia Iannicelli

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