Dopo la pesante sconfitta a Bergamo, in casa viola nervi tesi, squadra in ritiro, situazione di classifica complicata. Nel dodicesimo turno, infrasettimanale, si torna in campo al Franchi, nel serale delle 20.45.
Per la cronaca, la tifoseria esprime il suo disappunto per risultati e prestazioni indecorose con uno striscione, che recita di pazienza finita, sembra sia avvenuto anche un confronto, anche se in maniera casuale, di alcuni tifosi con mister Prandelli e alcuni giocatori (Pezzella, Ribery, Biraghi, Venuti, Caceres), per sollecitare al massimo impegno.
Un clima tutt’altro che tranquillo, e di certo un altro passo falso sarebbe inimmaginabile, per le conseguenze che potrebbe portare. Nel pomeriggio intanto una splendida notizia arriva dalle ragazze, un passaggio di turno agli ottavi non scontato dopo il pari ottenuto in casa, complimenti e un plauso a mister Cincotta e squadra che hanno regalato un’altra emozione e una grande gioia all’ambiente viola.
Si torna alla gara serale, dei ragazzi di Prandelli, il mister si affida a giocatori di esperienza, ma anche con una difesa solida, si parte con il modulo del 4-4-2, Dragowski tra i pali, Caceres, Milenkovic, Pezzella (cap.), Venuti, Bonaventura, Amrabat, Castrovilli, Biraghi, Ribery, Vlahovic. Prima del fischio d’inizio i dirigenti (Joe Barone, Joseph Commisso), a bordo campo aspettano i giocatori che lasciano il terreno di gioco dopo il riscaldamento, un abbraccio per tutti, a dimostrazione della vicinanza della società, e quanto importante assume la gara in questo particolare momento.
Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, dalla Curva Fiesole partono una serie di fuochi d’artificio, un modo particolare da parte dei tifosi per dimostrare di essere accanto alla squadra. L’inizio è promettente buon passaggio di Ribery che Biraghi spreca e manda di poco alto. Al 13′ il solito svarione difensivo, complici Milenkovic e Venuti che si fanno sorprendere, azione che parte da un filtrante di Berardi per Traore che da solo davanti il portiere realizza il vantaggio degli ospiti.
Di colpo ritornano la paura e le solite disattenzioni, i viola non riescono a reagire, il Sassuolo si conferma squadra rivelazione, ben organizzata con buon possesso palla, e ottime individualità. Al 33′ dopo una serie di occasioni non sfruttate dai viola, episodio netto per i padroni di casa, Ribery con una serie di finte si porta in area e viene messo a terra da Locatelli, rigore netto. Si porta sul dischetto Vlahovic che con freddezza trova il pareggio.
La gara è spesso interrotta da falli, l’arbitro Valeri sempre fiscale su ogni contatto. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo. Nella ripresa la prima occasione è dei viola, buon recupero di Vlahovic che passa a Venuti libero sulla sinistra, il destro dell’esterno termina alto sulla porta. Anche se la temperatura è mite, la traversa del centrocampista Obiang subito dopo, fa tremare.
La gara resta a ritmi alti, i viola mostrano buoni spunti cercando di pressare in avanti, ottimo il passaggio di Ribery per Castrovilli, il destro del numero 10 trova la parata di Consigli. Gli avversari rispondono con possesso palla e incursioni che mettono a dura prova la retroguardia viola. Al 74′ i primi cambi tra i gigliati escono Caceres, Castrovilli e Vlahovic, per Igor, Pulgar, Kouame. Il difensore uruguaiano resta nel parterre di tribuna ad incitare i compagni per tutta la durata della gara.
All’84’ occasione incredibile e sfortunata per la Fiorentina, Ribery si libera di una serie di avversari entra in area e fa partire un gran destro, il portiere Consigli tocca appena il pallone che termina sulla traversa. L’ultimo cambio è l’entrata di Borja Valero al posto di Bonaventura. Dopo tre minuti di recupero il triplice fischio finale.
Ancora una volta il ritorno alla vittoria è rinviato, (manca dal 25 ottobre), la squadra resta quartultima a dieci punti dopo 12 gare, ma possiamo commentare una buona reazione soprattutto di carattere, quella tante volte chiesta alla squadra. Finalmente il francese Ribery sembra aver ritrovato lo smalto di un tempo, allenatore in campo, leader e punto di riferimento per la squadra, nel finale poteva festeggiare una prestazione encomiabile con il goal.
Ottima prestazione quella in mediana di Amarabat, alza il baricentro, recupera tanti palloni, la migliore gara dall’inizio della stagione. A centrocampo anche Bonaventura e Pulgar subentrato dalla panchina non hanno demeritato nel contesto della gara. Il match winner Vlahovic, più reattivo e dinamico delle precedenti gare, lotta sui vari palloni e fa movimento, goal pesante su rigore battuto con freddezza, speriamo sia la svolta per il classe 2000 e per il reparto offensivo.
La prova di Castrovilli ancora sotto i suoi standard, isolato in diverse zone del campo, abbiamo annotato una sola azione e un tiro verso la porta. La difesa ha mostrato qualche lacuna, le solite incertezze, condizione fisica da recuperare, nervosismo ingiustificato. Un punto che non cambia la situazione attuale, non cancella le paure, i black out dopo il solito svantaggio che potevano portare all’ennesima sconfitta, ma che porta segnali di ripresa nei singoli e nel collettivo. La strada ancora lunga in questo percorso in salita, ma la volontà ritrovata e la grinta di lottare rappresenta una nota positiva dalla quale ripartire.
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