Fiorentina

Sprecata l’ennesima occasione

Nell’anticipo del pre serale dell’undicesima giornata, match di cartello al Franchi dove la squadra di Pioli affronta la prima big della stagione, la Roma di Di Francesco. Parterre delle grandi occasioni con la presenza dell’ex attaccante viola Gabriel Batistuta, l’ex allenatore viola Paulo Sousa, il ds del Barcellona Ariedo Braida, oltre al patron Andrea Della Valle. Buona l’affluenza di pubblico, ma niente record, sugli spalti 30.590 spettatori.

I viola partono con il modulo del 4-3-3, Lafont, Milenkovic, Pezzella (cap.), Vitor Hugo, Biraghi, Benassi, Veretout, Gerson, Chiesa, Simeone, Mirallas (titolare al posto di Pjaca fermo ai box per un contrattempo, secondo le parole di mister Pioli nel post gara).

Nei primi minuti, fase di studio a centrocampo delle due squadre, qualche rischio per i viola ma buona la copertura della difesa. Al diciassettesimo la prima occasione con Chiesa che dalla sinistra salta Pellegrini e serve in area Simeone, il suo tiro fuori di poco. Alla mezz’ora contatto in area tra il portiere Olsen e Simeone, l’arbitro Banti decreta il penalty, confermato dal Var tra le accese proteste della squadra giallorossa. Dopo tre minuti interminabili si porta sul dischetto Jordan Veretout che con freddezza e precisione porta in vantaggio i gigliati.

La reazione della Roma non si fa attendere, il destro di Pellegrini su punizione si ferma sul palo e termina in angolo, dal corner un tiro di Dzeko viene respinto da Lafont. La pressione degli ospiti si allenta a fine tempo, con una punizione guadagnata da Gerson. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo, con una Roma più incisiva e pericolosa in fase di attacco.

Nella seconda frazione Chiesa è fermato dalla difesa avversaria, grande intervento di Vitor Hugo su El Shaarawy lanciato a rete, bella parta di Lafont su tiro di Zaniolo, ex delle giovanili viola. Il primo cambio per i viola fuori il belga Mirallas per Edimilson.

Pochi minuti e proprio dal neo entrato un destro termina di poco al lato. Ma l’occasione per chiudere la gara, sprecata miseramente, arriva da una splendida azione tra Chiesa e Benassi, con l’esterno a tu per tu con Olsen che invece di tirare passa al compagno Simeone che non arriva sul pallone. Dopo una ribattuta di Gerson il portiere mette in angolo.

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Buon momento di pressing per i viola che ci provano ancora con Edimilson, con Simeone che non arriva su un cross di Biraghi, e ancora con l’inarrestabile Chiesa il cui destro termina di poco fuori. La risposta della Roma con un tiro di Kolarov che termina sull’esterno della rete, punizione battuta da Pellegrini che allontana Milenkovic, Pezzella in area anticipa e manda il pallone in angolo.

Al settantatreesimo secondo cambio esce  Benassi per Dabo, e dopo cinque minuti ultimo cambio con l’ingresso di Pjaca al posto di Simeone. Buono l’inserimento del croato Pjaca con un tiro che termina in angolo, ed un fallo guadagnato a centrocampo.

All’ottantacinquesimo gelo sul Franchi con il pareggio della Roma, cross di Kolarov respinto con i pugni da Lafont che arriva a Florenzi e termina in rete. La reazione dei viola immediata, anche se i minuti scorrono. Ancora una giocata di Vitor Hugo per Chiesa che conquista un angolo.

Nei quattro minuti di recupero punizione di Biraghi respinta dalla barriera, sulla ribattuta Veretout manda alto, dalla parte opposta Dzeko prova con un destro ma Lafont manda in angolo. L’ultima azione una ripartenza dei viola con un tiro dell’esterno viola Chiesa che manda alto.

Termina la gara con un pari che lascia l’amaro in bocca e molti rimpianti. Per la terza volta i viola in vantaggio si fanno riprendere, lasciando per strada punti che a fine campionato peseranno sulla classifica finale. Una Fiorentina che spreca l’ennesima occasione, con un avversario non all’altezza della sua fama, in crisi di gioco e risultati e in piena contestazione dalla sua tifoseria.

Una gara che ha rimarcato le difficoltà delle precedenti, la fase offensiva il dato più preoccupante. In attacco il solo Chiesa non può bastare ad accollarsi il pesante fardello dell’attacco, peccato per il gesto generoso del passaggio al compagno di reparto che poteva essere il vantaggio finale, l’unica nota stonata in una gara come sempre tra i migliori, un trascinatore fino alla fine.

Una squadra sempre più Chiesa dipendente. Il problema del goal di Simeone fa riflettere, purtroppo l’impegno non basta, manca sul cartellone dei realizzatori dal 13 settembre, il croato Pjaca in cerca di una sua identità e di una maglia da titolare, Mirallas ancora deludente. Ancora una bella prova del capitano Pezzella perno della difesa, insuperabile, di Veretout non solo per il terzo goal stagionale, ma per la posizione in campo,sempre in partita, attento e ordinato nei passaggi, e in anticipo sugli avversari.

Buona prestazione anche per Vitor Hugo che dopo un inizio incerto, diventa impeccabile negli interventi e si guadagna molti applausi dagli spettatori. Per il portiere Lafont ancora qualche sbavatura compresa l’azione del pari con l’uscita corta, che non fa arrivare alla sufficienza la sua prestazione, anche se realizza buone parate.

La solita squadra in chiaro scuro che necessita di tornare alla vittoria, che ormai manca dal 30 settembre, fuori dal Franchi che resta ancora imbattuto, dallo scorso campionato. La gara dell’anticipo del prossimo venerdì a Frosinone può diventare la svolta positiva per questa stagione partita con grandi prospettive ma ancora in attesa di decollare.

Autore

Patrizia Iannicelli

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