Diario Viola Fiorentina

Strenna di Natale

(Nella foto, l’autore della rete Lucas Beltran)

Nell’anticipo serale, nella 17esima giornata di campionato, del venerdì alle 2045, la Fiorentina scende in campo all’U-Power Stadium di Monza contro i brianzoli. Un buon numero di tifosi viola nel settore ospiti, circa 1300, a supporto dei ragazzi di mister Italiano.

Il tecnico, con assenze pesanti come Gonzalez, Bonaventura e Quarta, ridisegna la formazione, con il modulo del 4-2-3-1, gli undici titolari sono: Terracciano tra i pali, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Arthur, Duncan, Ikoné, Barak, Kouamè, Beltran. La squadra viola in campo, con la seconda maglia bianca con gigli viola.

Primi minuti di forcing per gli ospiti, che con un paio di tiri di Ikoné si portano in area avversaria. Al sesto arriva il goal del vantaggio, errore del portiere lombardo De Gregorio che in fase di impostazione con un compagno, favorisce Beltran che colpisce con il ginocchio il pallone che rotola in rete, grave errore del portiere, ma bravo l’argentino a trovarsi nel posto giusto.

Tre minuti dopo Ikonè in contropiede salta avversari e una volta in area, supera anche il portiere, il tiro a porta vuota, recuperato da D’Ambrosio, ma errore del francese. Peccato per l’occasione che poteva chiudere la gara.

Si prosegue con il Monza che non offre spunti offensivi, molti errori dalla retroguardia, in difficoltà nella fase di impostazione, anche per i rinvii del portiere che rischia molto. Il ritmo è blando con i viola che gestiscono e controllano. Prima dell’intervallo, punizione dal limite per i lombardi, parato da Terracciano, dopo un minuto di recupero si chiude la prima frazione.

Nella ripresa il primo cambio per mister Italiano esce Beltran, non in perfette condizioni fisiche per Nzola. In questa fase i monzesi sembrano essere più attivi, due occasioni verso la porta, ma senza esito positivo.

Al 56eimo secondo cambio esce Barak per Mina, con una sorta di 3-4-3, con tre centrali in difesa. La gara è spesso interrotta, diversi cartellini gialli, sostituzioni da una parte e dall’altra. Al 77esimo entra Mandragora al posto di Arthur. Qualche attimo di tensione tra giocatori, ma tutto rientra senza conseguenze. All’84esimo ultime sostituzioni fuori Ikonè e Duncan, per Sottil e Amatucci.

Nella fase finale ancora ammonizioni e nervosismo, la Fiorentina prova con qualche tiro, murato dalla difesa avversaria, i viola chiudono gli spazi per gli ultimi assalti, l’ultimo brivido per gli ospiti il tiro di Ciurria nell’ultimo dei 5 minuti di recupero.

Il triplice fischio un tripudio per la squadra, che festeggia cantando sotto il settore ospiti, “torneremo grandi ancor come nel ’56”, in riferimento alla cavalcata del primo scudetto.

La squadra viola festeggia sotto il settore ospiti

Una vittoria importante ottenuta da grande squadra, cinica e concreta, in una gara senza emozioni, con un pizzico di fortuna, ma con un gruppo di grande volontà, con mentalità vincente e spirito di sacrificio.

Una squadra offensiva che segue i dettami del suo allenatore, con pressing alto e ottima difesa, anche se penalizzata dalle assenze dei suoi migliori giocatori, ha la capacità di lottare su ogni pallone con determinazione, per portare in fondo un risultato fondamentale.

Una prestazione encomiabile di tutti i reparti, la difesa quasi perfetta, sicura e attenta, con Milenkovic un pilastro, Ranieri preciso e attento negli anticipi. In cabina di regia altra prova di qualità di Arthur, Duncan si mette in evidenza con buoni interventi e in fase di costruzione. In avanti Kouame a disposizione della squadra, con dribbling e lanci, su Ikoné pesa l’occasione sprecata.

Il match winner della serata Lucas Beltran, l’argentino alla terza rete in campionato, seconda consecutiva, un goal di rapina da attaccante, pronto e veloce, sembra aver trovato la continuità per diventare un bomber di razza.

Numeri da record per la squadra gigliata, al settimo risultato utile consecutivo, 108 reti realizzate e 32 vittorie nell’anno solare, (manca ancora la gara del 29 contro il Torino), la migliore difesa degli ultimi 15 anni, 30 punti in classifica (7 più dello scorso anno), quarto posto che vale la Champions League, in corsa per 4 competizioni, prima volta nella sua storia.

Uno splendido regalo di Natale per la Fiorentina ed il popolo viola, competere per traguardi di prestigio e sognare di festeggiare qualche trofeo.

Aspettando l’ultima gara dell’anno, non resta che augurare da tutta la redazione, un felice e sereno Buon Natale.

Autore

Patrizia Iannicelli

Lascia un commento