Dopo la brillante prestazione di Conference League, i viola nella decima giornata di campionato, affrontano nel monday night allo stadio Via del Mare la neo promossa Lecce. Ancora una buona presenza di tifosi viola per dare supporto alla squadra, anche se la distanza è notevole, si posizionano nel settore ospiti, 350 supporter.
Nella formazione di partenza nessuna sorpresa, Quarta al posto di Milenkovic (titolare nella precedente gara, ma con qualche problema fisico), Mandragora al posto di Amrabat squalificato, con il consueto modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Dodò, Quarta, Igor, Biraghi, Bonaventura, Mandragora, Barak, Gonzalez, Jovic, Kouame.
Per la prima volta la Fiorentina scende in campo con la terza maglia, di colore blu con rifiniture d’oro. Con le squadre già in campo, tanti fumogeni dagli spalti impediscono la visuale, l’arbitro attende per il fischio d’inizio.
Dopo pochi minuti la prima difficoltà per mister Italiano, costretto a sostituire Jovic bloccato per un problema muscolare, al suo posto entra Arthur Cabral. Prima fase di gioco con i giallorossi che impostano la gara, gli ospiti rispondono di rimessa. La prima occasione da rete è del Lecce, i viola costretti a falli, (due ammoniti in 27 minuti), ma al 38esimo è Cabral che mette in rete il pallone su uno svarione difensivo del portiere Falcone. Il Var annulla per fuorigioco.
Al 43esimo arriva il vantaggio dei leccesi, dal fondo Gonzalez crossa verso il centro per Ceesay, che a centro area butta il pallone in rete. Nell’occasione disattenzione difensiva viola. Nell’azione successiva Cabral mette in rete su cross di Barak, ma il pallone è fuori dalla linea al momento del cross. Si va all’intervallo con la Fiorentina sotto di un goal.
Nella ripresa al 49esimo arriva il pari degli ospiti, sponda di Gonzalez per Cabral, il brasiliano crea un perfetto assist per Kouame che di testa manda in rete. Al 58esimo doppio cambio, escono Igor e Mandragora per Milenkovic e Duncan.
I viola più attivi alzano il ritmo della gara, Kouame sempre pericoloso, lanciato a rete viene fermato al limite dell’area, ma le occasioni arrivano da Quarta che dalla distanza impegna il portiere Falcone che salva in angolo, e da un gran sinistro di Gonzalez che il portiere alza sopra la traversa. All’82esimo Kouame lascia il posto ad Ikone. Nei cinque minuti di recupero secondo giallo per il leccese Gallo che lascia in dieci la propria squadra, ammonito anche mister Italiano in un finale concitato, che chiude la gara con le due squadre che si dividono la posta in palio.
Una prova a doppio risvolto, un primo tempo contratto, con le solite difficoltà di impostazione e in fase conclusiva, errori individuali e passaggi sbagliati, nella ripresa la reazione e qualche buona ripartenza, che non cancella la delusione di un pari ottenuto con una squadra inferiore per valori tecnici.
Nel reparto difensivo le solite disattenzioni e poca lucidità in occasione della rete, Terracciano quasi spettatore, Igor in fase negativa rispetto al precedente campionato, i compagni Dodo e Biraghi a fase alterne, Quarta conferma un ottimo momento, perfetto nelle chiusure, si propone in fase offensiva.
A centrocampo manca la qualità dei singoli, poche idee e giocate dal trio in campo, anche Duncan subentrato non offre un giusto apporto. In avanti l’argentino Gonzalez (deve recuperare dalla lunga assenza dai campi e trovare la forma migliore), offre una buona prova, si propone nelle fasi offensive (sponda per Cabral che determina il goal del pari), prova con un tiro personale.
Una buona risposta dal brasiliano Cabral, messo in campo per infortunio del compagno, cerca di sfruttare la chance che si presenta, si trova al posto giusto, sfortunato per il goal annullato per fuorigioco, ottimo assist per il goal vincente, con le gerarchie ormai decise dal mister, potrebbe essere una buona alternativa in attacco, con i dovuti miglioramenti tecnici e di affinità con i compagni.
Il migliore, match winner l’ivoriano Kouame, trascinatore della squadra, grandi recuperi in fase difensiva, pericoloso a tutto campo, seconda rete in campionato, ma soprattutto giocatore indispensabile in attacco, una bella soddisfazione per un ragazzo considerato una seconda scelta, all’inizio della stagione in procinto di lasciare la squadra.
Un risultato che non cambia la classifica che resta mediocre, 10 punti in altrettante gare, 13°posto con la neo promossa Monza e con la Salernitana, che mettono in evidenza le difficoltà di questo inizio, ben lontano dalle aspettative e dagli obiettivi prefissati. Inoltre ancora una volta rinviata la vittoria fuori dalle mura di casa, un tabù in trasferta, che dura da più di sei mesi, (10 aprile, contro il Napoli) un trend negativo da invertire, per poter coltivare le ambizioni di voler arrivare tra le posizioni europee.
Nel frattempo prosegue il ciclo di gare ravvicinare, pochi giorni e si torna in campo, nel posticipo serale il prossimo sabato, arriva un’altra big al Franchi, l’Inter. Una gara da affrontare con la massima determinazione, dove motivazioni e carattere saranno le giuste armi, per ritrovare entusiasmo e fiducia nei propri mezzi, per conquistare un risultato prestigioso, per dare una svolta alla stagione.
Lascia un commento