Nella ventiquattresima giornata di campionato anticipo di lusso al Franchi dove la Fiorentina ospita la Juventus. La gara della stagione, quella che non sarà mai considerata una delle tante, molto sentita dalla tifoseria per la storica rivalità. Gli spettatori presenti sono 32.563. Formazione obbligata per i viola, il modulo è del 4-3-3, Sportiello tra i pali, Milenkovic (al posto di Laurini infortunato), Pezzella, Astori (cap.), Biraghi, Veretout, Badelj, Benassi, Chiesa, Simeone, Gil Dias.
Prima della gara, come di consueto, solito giro di campo dei vertici societari bianconeri, solita arroganza e presunzione. Tra le fila degli avversari l’ex viola Bernardeschi, che ad ogni tocco di pallone è subissato da fischi dall’intero stadio. La Fiorentina parte subito in attacco, ma la difesa dei bianconeri chiude tutti gli spazi. Al diciassettesimo episodio chiave della gara, cross dalla destra di Benassi fallo di mano in area di Chiellini e l’arbitro Guida che indica il dischetto. Si porta dagli undici metri Veretout, ma mentre si appresta a battere il rigore, tutti i bianconeri sull’arbitro che assiste impotente alle contestazioni, senza adottare provvedimenti. Dopo lunghissimi minuti, dopo la visione degli assistenti Fabbri e Di Fiore al Var, l’arbitro revoca inspiegabilmente il rigore, inizialmente sembra per un fuorigioco, poi per un presunto fallo tra Simeone e Alex Sandro. Un episodio che lascerà strascichi e polemiche, e porterà a dubbi e perplessità sull’ uso e l’interpretazione della tecnologia in campo.
La Fiorentina con determinazione cerca di pressare gli avversari, la gara nervosa è spesso interrotta da falli, l’arbitro non interviene. Al trentottesimo Chiesa lancia Gil Dias che dalla destra entra in area e fa partire un gran tiro che si ferma sul palo. Dopo quattro minuti termina il primo tempo, con una buona Fiorentina e una bella dose di sfortuna.
Nella seconda frazione di gara ancora i viola in avanti con Chiesa che dalla sinistra mette al centro un ottimo pallone ma nessuno in area riesce ad agganciare. All’undicesimo fallo di Badelj su Bernardeschi, e punizione dal limite. Si porta sul pallone l’ex viola che con freddezza manda in rete, qualche responsabilità del numero uno gigliato e la barriera fuori posizione. L’ex talento di Carrara, cresciuto nei vivai della Fiorentina, festeggia con la massima esultanza e poca riconoscenza il vantaggio dei bianconeri.
I viola provano a reagire, sarebbe meritato il pari, ma la difesa bianconera fa da muro. Il primo cambio è l’ingresso di Thereau al posto di Gil Dias. Proprio dal neo entrato francese su passaggio di Chiesa, un gran tiro parato da Buffon. Il secondo cambio per Pioli è Eysseric al posto di Benassi. Al quarantesimo contropiede bianconero con Higuain che porta al raddoppio. Dopo quattro minuti di recupero termina la gara.
La grinta e il carattere dei viola non bastano, sconfitti con due tiri verso la porta di Sportiello. Una sconfitta immeritata per quello visto in campo, ma che lascia tanti rimpianti per gli episodi negativi a sfavore che hanno condizionato la gara. Resta l’amaro in bocca per un risultato che penalizza oltre misura la prestazione dei viola, che hanno messo in difficoltà, anche se tecnicamente inferiori, i campioni d’Italia. Dopo le brutte battute d’arresto con Sampdoria e Verona, la Fiorentina esce a testa alta tra gli applausi del Franchi che ha rimarcato il massimo impegno e la grinta di tutta la squadra nell’affrontare un avversario ostico e difficile. Tra poco più di una settimana contro la rivelazione Atalanta a Bergamo, i ragazzi di Pioli dovranno mettere la stessa concentrazione, affinché le gare con le “grandi” che hanno portato applausi ed elogi non restino lampi di luce in un campionato per adesso al buio.
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