Prato

Tommaso Cocci (FDI): «Quando la percezione è orientale»

PRATO – «Giunge la notizia che è stato revocato il preavviso di manifestazione depositato in Questura, che era stato formulato da alcuni comuni cittadini cinesi al fine di organizzare una manifestazione sulla sicurezza propria ma anche dell’intera comunità pratese.

Si rincorrono voci, ben fondate, che un passo indietro sulla manifestazione sia stato fortemente chiesto dall’amministrazione comunale, la quale si sarebbe trovata in un grosso cortocircuito politico davanti ai cittadini orientali che confermavano le tesi portate avanti da anni dall’opposizione di centrodestra sull’insicurezza e sulla delinquenza che imperversa in città.

Fallimentare la politica del centrosinistra italiano e locale, la quale ha consentito l’afflusso in entrata e in uscita di ingenti capitali dalla Cina che sono stati la chiave di volta dello sbarco massivo dell’imprenditoria orientale all’interno del nostro distretto industriale. Lo stesso approccio lassista della sinistra ha prodotto l’insicurezza che regna non solo al Macrolotto Zero, ma in tutta la città a partire dal centro-storico dove gli episodi sono stati molteplici compreso quello al’ex assessore Rita Pieri.

È evidente che anche il progetto “vigili di prossimità” finanziato dalla Regione Toscana, non è stato sufficiente. Andando a riprendere il comunicato della Regione Toscana del Novembre 2019 si parlava perfino di una sede per gli agenti nella Medialibrary di via Filzi e comunque un pattugliamento costante nel Macrolotto Zero.

Tommaso Cocci (FDI)

Da sempre il centrodestra condanna un sistema economico parallelo, ormai talmente noto da attirare l’attenzione della delinquenza locale e non solo. Allo stesso tempo, coerentemente con i propri principi, il centrodestra chiede più sicurezza per tutti, senza un approccio ideologico né tantomeno dei distinguo.

L’iniziativa del Sindaco Biffoni di far eleggere nella sua lista civica dei di cittadini di origine cinese in Consiglio Comunale non ha portato i risultati attesi, tanto in ambito della legalità economica quanto sul tema della sicurezza. Il raccordo con la comunità cinese palesemente non vi è stato.

Propongo alle associazioni cinesi, che ora hanno pagato il dazio del politicamente corretto al Partito Democratico, un patto per la legalità, iniziando un dialogo trasparente nelle sedi istituzionali sul rispetto dei diritti sociali, sulle dinamiche economiche e sulla sicurezza sia nei luoghi di lavoro che nell’intera città. prospettando, nel caso di rispetto della legalità e dell’ordinamento giuridico italiano, un interlocuzione senza pregiudizi, in qualità di reali interlocutori tra le istituzioni ed il tessuto economico e sociale della comunità cinese.» Tommaso Cocci, Consigliere al Comune di Prato di Fratelli d’Italia.

Autore

Redazione

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