(Dal nostro inviato) – Nella ventisettesima giornata di campionato del torneo giovanile Primavera 1, i ragazzi allenati da mister Alberto Aquilani affrontano i pari età della Juventus. La società viola alla vigilia del match con un comunicato informa che potranno accedere al Gino Bozzi (lo stadio di casa del settore giovanile e femminile) pagando un biglietto irrisorio e rispettando le solite regole anti Covid, 254 spettatori, compresa la stampa e gli osservatori.
L’orario è previsto alle 17.00, ma la voglia di tornare sugli spalti, anche se in una categoria che in genere non ha grandi numeri, si nota già all’apertura dei cancelli, alle 15.30, con i primi gruppetti di tifosi. All’inizio del match la parte che rappresenta la Curva Fiesole con diversi club, si posiziona nella zona laterale della tribuna, e con bandiere e cori interrompe il silenzio che dura da più di un anno.
Dall’altra parte della città intanto inizia l’era Gattuso, con i dirigenti che danno il benvenuto al nuovo allenatore, quindi assenti nell’occasione. In tribuna presente il direttore generale Valentino Angeloni con il team manager Giancarlo Antognoni.
Mister Aquilani si affida alla formazione abituale, deve fare a meno dei nazionali Gentile e Krastev, in avanti la coppia di attacco Munteanu e Spalluto, con il supporto di Agostinelli. Si parte con il modulo del 3-4-1-2, Fogli tra i pali, Dutu, Fiorini (cap.), Frison, Milani, Bianco, Corradini, Pierozzi, Agostinelli, Munteanu, Spalluto.
La Fiorentina parte con un buon possesso palla, si creano ripetute azioni verso l’area avversaria che non trovano la precisione nell’ultimo passaggio. Un tiro di Bianco su cross di Pierozzi di poco sulla traversa, poi è Agostinelli che prova dalla distanza ma non trova lo specchio della porta, bello il tandem Agostinelli – Pierozzi con l’esterno che calcia verso la porta, ma il portiere Garofani para in due tempi.
Al 25′ il primo cooling break, il primo caldo si avverte in campo, dopo due minuti riprende il gioco. I ragazzi viola ancora in pressing, Milani passa un buon pallone verso il centro, Pierozzi non aggancia e sfuma l’occasione, poi è Agostinelli che prova dalla distanza con un tiro cross ma fuori dalla porta.
Come spesso è avvenuto nell’arco di tutta la stagione, alla prima azione offensiva degli avversari, con la difesa che si trova impreparata, i bianconeri passano in vantaggio, cross dalla destra di Chibozo che mette in mezzo per Iling-Junior che non sbaglia. Duro colpo per i viola che si trovano a rincorrere il risultato dopo aver dominato a lunghi tratti. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.
Il secondo tempo prosegue come nella prima parte, continuano le azioni offensive dei padroni di casa, sfortunati con un tiro potente su punizione di Corradini che il portiere bianconero Garofani respinge sul palo. Ennesima occasione con Spalluto che serve in area Munteanu, il rumeno non trova la porta, si continua a creare senza concretizzare.
La Fiorentina costringe gli avversari nella propria area, ma la difesa coriacea non lascia spazi liberi. Al 68′ l’arbitro concede il secondo cooling break. Al 79′ il primo cambio per mister Aquilani, esce Milani al suo posto entra Di Stefano. I viola continuano ad attaccare, ma manca la lucidità nell’ultimo tocco.
Nei minuti finali una doppia sostituzione, Dutu e Agostinelli lasciano il posto ad Amatucci e Tirelli. Il forcing continua anche nei cinque minuti di recupero, ma purtroppo non porta neanche al pari che sarebbe stato il minimo per quello visto in campo.
Una sconfitta immeritata e tanta la delusione nei commenti del pubblico a fine gara, che comunque attende giocatori e mister per qualche foto e autografo, in un clima piacevole per aver assistito dopo lunghi mesi ad una gara sul campo.
Buono l’approccio mentale e la volontà dei ragazzi di Aquilani, anche se resta il leit motiv per la maggior parte delle gare, buone prestazioni ma con pessimi risultati. Una classifica che rimane modesta a tre giornate dal termine, fermi al dodicesimo posto con 28 punti, (a due punti dal Bologna, a quattro dal Torino, con il penultimo posto della Lazio e al fanalino di coda Ascoli ormai retrocesso), anche se potrebbe bastare per evitare i play out a prescindere dalla riforma del campionato che dovrebbe essere ratificata il prossimo martedì.
La riforma che come abbiamo già detto salva la squadra al tredicesimo posto, porta la quattordicesima e la quindicesima ai play out, l’ultima alla retrocessione diretta. Nelle prossime gare la Primavera affronta il Milan in trasferta, la Sampdoria in casa, e chiude con il Sassuolo, squadre di medio alta classifica, che dovranno servire a dare ulteriori motivazioni per chiudere un campionato altalenante con qualche punto in più.
Sarà poi tempo di archiviare questa stagione double face, un cammino straordinario che ha portato alla terza Coppa Italia, ma anche tante sconfitte e goal subiti, soprattutto per rifondare una categoria che diventi una solida base per far crescere i campioni del futuro.
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