Diario Viola Fiorentina

Trasferta a Budapest: notti d’Europa

L’ultima gara del girone F,  con la Fiorentina già qualificata, decide la classifica definitiva, per accedere alla fase successiva dei sedicesimi e ottavi di finale.

La sfida di scena al Groupama Arena, a Budapest della capitale ungherese, contro il Ferencvaros, squadra con la quale si contende il primo posto, con i viola in vantaggio che hanno a loro disposizione due risultati su tre.

L’impianto moderno con capienza di 27.300 persone esaurito in ogni settore, in quello preposto per gli ospiti circa un migliaio di supporter viola. La temperatura rigida, con freddo secco, la neve ai bordi dopo una nevicata di un settimana fa, non si percepisce, molto sentita la gara dal pubblico di casa  rivale dei colori viola, e dei rivali del quartiere Ujpest, gemellato con la squadra gigliata proprio per il colore della maglia.

Clima surriscaldato sugli spalti con la curva del clima organizzato di casa, che prima della gara realizza una coreografia che coinvolge tutto il settore. La curva appare con fiamme, i fumogeni rendono molto bene l’effetto, un grande stendardo rappresenta un soldato magiaro che distrugge una qualcosa di viola, la scritta il lingua locale recita:” l’inizio di un atto infernale”, un rumore assordante rende lo stadio un’autentica bolgia.

Coreografia dei padroni di casa

Mister Italiano costretto alle defezioni di Bonaventura, Arthur, Sottil, non convocati, al quali si aggiunge Duncan per attacco febbrile, Biraghi squalificato.

Con il 4-2-3-1 gli undici titolari sono: Christensen, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Parisi, M.Lopez, Mandragora,Gonzalez, Barak, Brekalo, Beltran. I viola partono subito in attacco, buon approccio alla gara, con un primo tiro di Mandragora parato dal portiere. La prima occasione da rete parte da un cross di Kayode per Brekalo, il tiro del croato in angolo, dal corner sponda di Gonzalez per Barak, con il pallone di poco fuori.

Al 17esimo Gonzales si accascia a terra per un problema fisico, l’argentino in lacrime richiede la cura dei sanitari in campo, esce in barella. Primo cambio obbligato per il tecnico che manda sul terreno di gioco Ikoné.

Al 34esimo i padroni di casa si portano in area e hanno una doppia occasione, prima con Katona poi con Civic, provvidenziale il portiere danese Christensen che chiude la porta con ottimi interventi.

Momento di difficoltà per gli ospiti che subiscono gli avversari trascinati dal pubblico con un tifo assordante. Si va all’intervallo dopo due minuti di recupero.

Nella ripresa al 48esimo passa in vantaggio la squadra di casa, Abu Fani mette un pallone in mezzo all’area, tocco involontario di Milenkovic con Zachariassen pronto a rinviare in rete.

Al 55esimo occasione per i viola per rimettere in pari il risultato, con un colpo di testa di Milenkovic di poco fuori. Al63esimo mister Italiano effettua due cambi, Kouame e Nzola prendono il posto di Brekalo e Mandragora.

Un minuto dopo ancora Christensen lascia aperta la gara con una parata su Katona. I viola più incisivi in fase offensiva, un tiro di Kouame per Beltran deviato in calcio d’angolo. Batte il corner M.Lopez, tocco di Milenkovic di testa e palla che arriva a Ranieri pronto a mandare in rete, pareggio dei gigliati sotto il settore ospiti.

La gara prosegue con Nzola che poterebbe ribaltare il risultato, ma nulla di fatto. Nella fase finale possesso dei gigliati con passaggi ripetuti, rumoreggia il pubblico anche se il pari porta alla qualificazione di entrambe.

Le squadre che hanno giocato una gara a viso aperto, nei minuti finali non pressano, fino al termine della gara, dopo 3 minuti di recupero, con il triplice fischio finale dell’arbirtro portoghese Luis Godinho che manda tutti negli spogliatoi.

Grande entusiasmo in campo con i giocatori che festeggiano con il consueto lancio delle maglie, il passaggio agli ottavi. L’appuntamento il 7 e il 14 marzo, dopo i sorteggi del 23 febbraio a Nyon, con la possibilità se si conferma il regolamento dello scorso anno di giocare la prima in trasferta il ritorno in casa.

La gara non spettacolare affrontata senza tatticismi, ha delineato il solito copione, qualche giocatore delle seconde linee sottotono con limiti e insicurezze, poca intensità e concretezza a livello offensivo. L’infortunio a Gonzalez, uno dei giocatori che fanno la differenza, ha condizionato e penalizzato la squadra.

Un plauso al  Luca Ranieri, che si riscatta dopo un inizio non brillante con un goal pesante, il difensore centrale cresciuto nelle giovanili, riserva pronto a lasciare le rive dell’Arno in diverse sessioni di mercato, con il lavoro e la fiducia del mister, porta in campo ottime prestazioni. Il capocannoniere dei viola nella competizione europea con tre goal all’attivo.

Migliore della serata il portiere danese Oliver Christensen, interventi decisivi, che ha chiuso la porta evitando pesanti conseguenze. Dopo un inizio incerto anche per problemi fisici e di ambientamento , il secondo portiere offre sicurezza a tutto il reparto difensivo.

Si archivia questa prima fase della Conference con un bilancio positivo, tre vittorie e tre pareggi, i viola partiti come vice campioni e squadra da battere, hanno trovato avversari con tasso tecnico inferiori ma ben organizzati, che non hanno reso la vita non facile nelle diverse gare.

La Fiorentina si prepara a chiudere questo anno solare con numeri incredibili (ancora da migliorare con le partite da giocare), record di gare e reti effettuate, merito anche del tecnico viola Italiano che nel post gara si complimenta con il gruppo, per il primato raggiunto da imbattuti e una prestazione di carattere con un’altra rimonta per raggiungere l’obiettivo fissato.

Si archivia per qualche mese la competizione europea, consapevoli che la Fiorentina sarà ancora una protagonista nel percorso verso la finale, la seconda consecutiva.

Il tour di force di gare ravvicinate prosegue fino al termine del mese con il campionato, tre sfide con avversari alla portata (Verona, Monza e Torino), per consolidare la parte alta della classifica, e competere per una posizione di prestigio.

La Fiorentina da circa un anno e mezzo entrata nel circuito internazionale, ha dimostrato con personalità e prestazioni di livello, di passare da rivelazione a protagonista assoluta, consapevole di avere ancora margini di miglioramento per essere una grande squadra e sognare di alzare qualche trofeo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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