Nella foto Lucas Beltran
Dopo la fase a gironi della competizione europea, si torna in campo al Franchi per la sedicesima giornata di campionato, dove i viola affrontano l’Hellas Verona.
Giornata domenicale, soleggiata con orario delle 15.00, agevolazioni sui tagliandi, portano sugli spalti numerose famiglie con molti bambini, anche se il numero totale di spettatori non è elevato, in totale 26.311, con il settore ospiti destinato agli scaligeri di 1500 tifosi giallo blù, molti nell’intero impianto, dato lo storico gemellaggio tra le due tifoserie.
Il tecnico viola costretto a rivoluzionare la squadra, per gli infortuni di diversi giocatori, con il modulo del 4-2-3-1, gli undici di partenza sono: Terracciano, Kayode, Quarta, Ranieri, Biraghi, M.Lopez, Mandragora, Ikoné, Beltran, Sottil, Nzola.
Prima della gara il dg Jo Barone premia Gonzalez e Quarta con delle maglie celebrative per le loro 100 presenze in maglia viola. Nell’anniversario della morte del giocatore Bruno Beatrice, (16 dicembre 1987), la famiglia consegna una maglia del giocatore alla società.
Per la prima volta la squadra gigliata indossa la quarta divisa, bianca e rossa, presentata da pochi giorni. Prima del fischio dì’inizio, le due squadre effettuano un minuto di raccoglimento in memoria di Antonio Juliano.
Neanche un minuto dal fischio d’inizio, dopo appena 45 secondi un intervento di Terracciano su Folorunsho, con la direttrice di gara Ferrieri Caputo che non ferma il gioco, ma subito richiamata dal Var, per un presunto rigore. Dopo il check penalty, si conferma la massima punizione per gli ospiti, con conseguente ammonizione del portiere viola.
Dagli undici metri l’attaccante Djuric, si vede parare il tiro in due tempi, pronto riscatto del numero uno gigliato. I veronesi continuano ad attaccare, ancora decisivo il portiere che devia in angolo.
Al 18esimo Nzola mette il pallone in rete, ma la gioia dell’angolano dura poco, in quanto il goal annullato per fallo di mano. Alla mezz’ora ancora provvidenziale il portiere gigliato che si supera su Ngonge. Si chiude la prima frazione dopo un minuto di recupero.
Nella ripresa mister Italiano ridisegna la squadra con una triplice sostituzione, entrano Arthur, Barak e Kouame al posto di M. Lopez, Nzola e Sottil. La gara dopo un primo tempo di difficoltà, cambia ritmo con filtro a centrocampo e manovre offensive.
Al 68esimo ancora pericolosa la squadra di mister Baroni, con il danese Hien che costringe all’ennesima parata di Terracciano che toglie il pallone da sotto al traversa. Al 71esimo esce Quarta per Milenkovic. Tre minuti dopo è Mandragora che impegna il portiere scaligero Montipò. Al 75esimo l’ingresso dell’ex Saponara è accolto da applausi.
Al 78esimo arriva il goal di Beltran , l’argentino in una mischia in area, con un possibile fallo da rigore, con un gran destro trova la rete del vantaggio. Gli ultimi scampoli di partita sono di gestione gara da parte della Fiorentina, con gli avversari che non sembrano poter arrivare e rimettere in pari il risultato. All’85esimo ultimo cambio entra Mina al posto di Mandragora.
Dopo 4 minuti di recupero il triplice fischio, con la squadra anche spinta dal tecnico viola, a festeggiare sotto la curva Fiesole.
Una gara non spettacolare, a tratti surclassati dagli avversari che almeno nel primo tempo creano diversi problemi alla retroguardia ( considerate le assenze di giocatori fondamentali come Gonzalez e Bonaventura, con Arthur non al meglio), ma cinica e concreta, e quindi con doppia valenza.
Sulla prestazione una gara sofferta per tutti i reparti, dalla difesa alla mediana fino all’attacco, errori, poca consistenza, disattenzioni. Cambia ritmo e gara l’ingresso del centrocampista brasiliano Arthur (nel post gara il tecnico conferma il giocatore al minimo come condizione fisica), le due punte spesso chiamate a furor di popolo non danno esito sperato, ma ancora una volta tra sofferenza e grandi difficoltà, anche per la mole di gare ravvicinate giocate, prevale la forza e la volontà del gruppo, con la capacità del tecnico di risolvere gli ostacoli che in ogni gara si presentano.
Sul podio l’argentino Lucas Beltran, dopo un inizio complicato anche per l’attaccante, realizza con freddezza la seconda rete in campionato, ma soprattutto porta la vittoria e tre punti d’oro.
Il migliore della partita ancora una volta Pietro Terracciano, dopo un inizio da film dell’orrore, con un rigore procurato, rimedia all’errore parando lo stesso penalty, poi inizia lo show con parate provvidenziali, chiude gli spazi della porta in almeno 5 occasioni , mantiene aperta la gara, decisivo e determinate, il protagonista della giornata.
Una bella soddisfazione per questa Fiorentina, alla terza vittoria consecutiva in campionato, essere ad un punto dalla zona Champions, con 7 punti in più rispetto alle stesse gare dello scorso anno, in corsa su più fronti, con ambizioni di poter centrare grandi obiettivi.
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