Fiorentina

Troppi errori e un passo indietro per i viola

VERONA (dal nostro inviato) – Nella settima gara di campionato la Fiorentina affronta al Bentegodi il Chievo Verona. Mister Pioli conferma il modulo del 4-2-3-1 con Benassi, Thereau, e Chiesa a supporto dell’unica punta Simeone.

Gli undici titolari scendono in campo con la tenuta verde in onore del quartiere di S.Giovanni : Sportiello tra i pali, difesa con Gaspar, Pezzella, Astori (cap.), Biraghi, il duo Badelj, Veretout a centrocampo, Benassi, Thereau e Chiesa dietro a Simeone.

Buono l’avvio della Fiorentina che al quinto è in vantaggio con il goal realizzato da Simeone su assist di Thereau. Il Chievo risponde con un tiro di Inglese dopo un’incertezza di Astori. Subito dopo è Simeone che spreca una buona occasione e permette alla difesa clivense di recuperare.

La gara non offre spunti di rilievo con le due squadre che cercano di sfruttare gli spazi liberi sulle fasce. Dal ventesimo è il Chievo che più aggressivo pressa gli avversari e al venticinquesimo arriva il pareggio con Castro, libero in area di battere Sportiello.

I viola sembrano accusare il colpo e non riescono a creare occasioni, un tiro di Chiesa è deviato in angolo. Buono il possesso palla dei gigliati ma i padroni di casa non lasciano spazi e con velocità creano diversi problemi in contropiede. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo.

Nella seconda frazione di gioco, appena il tempo di riprendere la gara, cross dalla sinistra e colpo di testa di Castro che porta in vantaggio il Chievo, ancora un errore della difesa viola che subisce il quarto goal di testa in questo campionato.

Chiesa intanto è costretto a lasciare il campo, per una botta presa nel primo tempo, al suo posto entra Gil Dias. I viola cercano di portarsi in avanti con un tiro di Thereau che non riesce ad agganciare Simeone, e con lo stesso Simeone che manda al lato. La seconda sostituzione è l’esordio stagionale di Saponara al posto di Thereau.

Pioli nel finale prova ad inserire anche Babacar al posto di Benassi che purtroppo non incide nell’attacco e non cambia una gara in affanno che termina dopo quattro minuti di recupero. Brutta sconfitta per la nuova Fiorentina, ma soprattutto pessimo approccio alla gara e mancanza di reazione e personalità che nelle precedenti prestazioni avevano sopperito ai limiti di una squadra ancora non definita.

Troppi gli errori dei singoli, ma soprattutto preoccupa l’involuzione di tutto il collettivo sia nel gioco, nelle motivazioni e nella condizione fisica. Il Chievo con giocatori di esperienza e diversi ex quali Dainelli, Gamberini Tomovic, ha evidenziato la carenza di elementi di spessore nei diversi reparti, non solo la difesa è sempre stata in affanno ma è mancato il centrocampo e la fase offensiva poco consistente.

Una squadra totalmente rinnovata, abbiamo affermato, ha bisogno di tempo per assemblare meccanismi tecnici-tattici, ma non possiamo giustificate l’atteggiamento superficiale e prevedibile che ha permesso ad avversari alla portata una rimonta quasi impensabile.

La sosta per gli impegni delle Nazionali è provvidenziale per la squadra gigliata, per rimediare e correggere questo inizio quasi catastrofico, per trovare soluzioni anche nel modulo che non ha dato risultati sperati. Perdere quattro gare su sette con un punto nelle ultime tre sono numeri impietosi che devono far riflettere, il campionato è ancora lungo per rimettersi in carreggiata e impedire che una stagione di transizione diventi fallimentare.

Autore

Patrizia Iannicelli

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