Diario Viola Fiorentina

Un allenatore predestinato

(Nella foto Aberto Aquilani)

Archiviati tutti i campionati, compreso le giovanili dell’U19, si prova a fare un bilancio, della stagione della Primavera viola, che ha portato grandi soddisfazioni, ma anche la beffa dello scudetto sfumato nei minuti finali, dell’ultima gara dei play off.

In ogni ritiro dell’estate della prima squadra, abbiamo visto alcuni ragazzi arrivati dalle giovanili, con l’opportunità di allenarsi con campioni affermati, per provare gli schemi tattici e per essere inseriti nella rosa della prima squadra.

A tal proposito nel ritiro della Fiorentina a Moena nel 2022, l’allenatore Vincenzo Italiano, convoca diversi ragazzi. Il portiere Cerofolini, i centrocampisti Bianco (che farà parte per tutta la stagione della prima squadra), Amatucci e Favasuli, l’esterno Distefano (con esordio nella Conference), il terzino Niccolò Pierozzi ( in prestito in serie B), i difensori Gentile e Rasmussen, gli attaccanti Gori e Toci.

In evidenza nella prima fase di preparazione il portiere Tommaso Martinelli anno 2006, titolare per l’intera stagione nella squadra di mister Aquilani, come la maggior parte dei giocatori su citati rientrati in Primavera. La lunga ed estenuante stagione delle giovanili parte il 21 di agosto, l’U19 con un ottimo inizio, 4 vittorie e due pareggi, nelle prime 6 gare, si prosegue nelle successive con 3 sconfitte, 2 vittorie, e prima della sospensione per i Mondiali con l’ennesima sconfitta.

Nel 2023, si ricomincia il 6 gennaio, la Fiorentina Primavera batte in casa la Roma, formazione con ottimi giocatori e staff tecnico, il 10 dello stesso mese supera gli ottavi di Coppa Italia. Il 25 nella ricca bacheca si aggiunge la seconda Supercoppa, i viola detentori della Coppa Italia, battono i campioni tricolori dell’Inter, per il primo trofeo stagionale.

Il campionato prosegue con risultati altalenanti, ma le prestazioni del gruppo, sono con ottime idee di gioco, spesso le tante occasioni create non sono concretizzate. A febbraio si vincono i quarti di Coppa Italia contro l’Atalanta, così il 6 aprile si supera la semifinale contro il Genoa, (squadra di Primavera 2), che cede ai supplementari.

La finale il 25 all’Arechi di Salerno contro i giallorossi della Roma, dell’ex tecnico Federico Guidi, una sconfitta che interrompe il primato delle 4 Coppe consecutive, con rammarico e recriminazioni arbitrali. Gara combattuta con massima volontà e determinazione, in inferiorità numerica,( per l’espulsione severa di Comuzzo), nei supplementari in svantaggio e pari immediato di Krastev che avrebbe portato ai rigori, ma una rete con fallo evidente in area su Lucchesi, manca lo storico traguardo della quinta coppa consecutiva.

L’ultima fase si punta al primo posto, una sconfitta immeritata in casa contro il Torino, si replica a Roma, ma le ultime 4 gare sono altrettanti vittorie, la regular season termina con il successo in casa contro la Juventus, che porta al secondo posto a pari punti con il Torino, che negli scontri diretti ha la migliore posizione ed evita i quarti.

Nella poule scudetto, prima gara contro la Roma, (arrivata sesta) in condizioni ambientali avverse per un nubifragio allo stadio Ricci di Sassuolo, che posticipa l’orario iniziale. Una sfida avvincente che termina in un rocambolesco 3 a 3, i viola passano in semifinale contro il Torino, per la migliore posizione in classifica.

Contro i granata gara ostica, giocata alla pari, un colpo di testa di Kayode su cross da calcio d’angolo di Amatucci, porta i ragazzi di mister Aquilani alla sfida scudetto contro il Lecce. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, gara equilibrata, si chiude nei tempi regolamentari a reti inviolate. Nei supplementari all’ultimo secondo arriva la beffa con il colpo di testa di Hasic, che consegna lo scudetto ai pugliesi.

Una grande delusione per mister Aquilani e i suoi ragazzi che avrebbero meritato di chiudere un percorso straordinario con la conquista dello scudetto, che manca dalla stagione 1982/’83.   Una stagione di gare entusiasmanti, di grandi emozioni, si chiude con un buon bilancio di 63 punti, 20 vittorie, 3 pari, 11 sconfitte, 54 goal fatti, 35 subiti.

Sono 4 i ragazzi che raggiunti i limiti d’età, in quanto classe 2003, lasceranno l’U19, tra prestiti nelle diverse serie, o per intraprendere altre strade. Il difensore centrale Lorenzo Lucchesi, ottime doti tecniche e struttura fisica importante, con il vizio del goal, forte di testa, il bulgaro Dimo Krastev centrocampista adattato a difensore, l’esterno Filippo Distefano, doti tecniche, dribbling e velocità, capocannoniere con 18 reti, (abbiamo citato il suo esordio nella massima serie), l’albanese Eljon Toci attaccante moderno con ottime qualità in fase offensiva ma anche difensiva, Ciro Capasso esterno offensivo mancino.

Un settore giovanile, curato da anni con l’ottimo lavoro degli addetti ai lavori, (nell’ultimo periodo il responsabile Valentino Angeloni e i talent scout della categoria), con la capacità di individuare la qualità dei ragazzi, crescendo e valorizzando i futuri campioni tra le mura di casa.

Un ruolo determinante di questo percorso, nell’ultimo triennio, lo ha dato un giovane allenatore, Alberto Aquilani, che con lavoro costante e massimo impegno, ha creato un gruppo di ragazzi compatto, una squadra pronta ad affrontare le sfide con la stessa mentalità vincente, esaltando le caratteristiche tecniche di ognuno.

Il tecnico, votato come migliore allenatore della stagione, il più vincente della categoria, dopo un passato anche con la maglia viola, approda in panchina nel 2019 con l’U18, fa parte dello staff di Beppe Iachini, fino alla guida della Primavera nel 2020. Le due precedenti stagioni sono trofei e primati, 4 Coppe Italia (la prima un mese dopo la sua nomina nell’agosto del 2020), 2 Supercoppe.

Ex centrocampista, si rivela ben presto un condottiero per giovani promesse, con idee innovative, grande intenditore di calcio per le sue esperienze anche in campi internazionali, pronto per il salto nelle categorie superiori, si parla di contatti con una squadra in serie B. Un allenatore predestinato per grandi palcoscenici, che lascerà le giovanili (anche se con un altro anno di contratto) di comune accordo con la società gigliata, legati da reciproco rapporto di stima e rispetto, con l’intenzione un giorno possa ritornare su un’altra panchina viola.

Allora in bocca al lupo Mister Aquilani per la sua nuova avventura e arrivederci.

Autore

Patrizia Iannicelli

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