Fiorentina

Un altro argentino sulle rive dell’Arno

(Dal nostro inviato) – Nella suggestiva sede del Circolo Canottieri, splendida cornice a pochi passi da Ponte Vecchio, viene presentato alla stampa il primo acquisto della stagione (l’unico ad oggi in questa sessione di mercato), l’argentino Nico Gonzalez (Belen de Escobar, 6 aprile 1998), ala sinistra all’occorrenza anche destra o punta centrale, arrivato dallo Stoccarda per una cifra di 29 milioni di euro, che rappresenta l’acquisto più oneroso della storia viola.

Il giocatore è accompagnato da Joseph Commisso e dal Direttore Generale Jo Barone che introduce la conferenza. Dopo i ringraziamenti ai presenti, il direttore parla di una giornata storica per la Fiorentina, del giocatore più costoso di sempre, di averlo seguito da diverso tempo, di aver chiuso prima dell’inizio della Copa America, di aver portato un campione.

Il giocatore risponde alle domande dei giornalisti presenti, che variano dalla scelta della squadra viola alle curiosità anche sui compagni di Nazionale. Afferma di non sentire una maggiore pressione per essere l’ acquisto più costoso, ma un ulteriore motivo per dare il massimo e portare la Fiorentina più in alto possibile.

NicoGonzalez210812-002La vittoria della Copa America dopo 28 anni rappresenta un sogno realizzato, ma è tempo di pensare al suo arrivo in Italia con il lavoro quotidiano, senza fare un passo più lungo della gamba. Ha aggiunto che si mette a disposizione del gruppo, e nelle due amichevoli giocate ha visto buone cose per dare soddisfazioni alla gente di Firenze.

Sull’addio di Messi al Barcellona, non pensava che potesse lasciare la squadra spagnola, ma che il migliore giocatore del mondo mostrerà le sue giocate anche nel PSG.

Sul compagno di Nazionale Di Maria, e la scelta del CT di farlo giocare al suo posto, Gonzalez ha elogiato il campione argentino, ma ha ritenuto che le decisioni sono state del mister, anche perché ogni giocatore si contraddistingue per le diverse caratteristiche. Di certo la vittoria finale della Copa America in Brasile resta una grandissima gioia personale.

Sulla scelta della squadra viola, ha ribadito che la decisione è arrivata dopo aver sentito la vicinanza della società che lo ha cercato e seguito, perché rappresenta un club importante dove tutti vorrebbero giocare, che aspetta il campionato per dimostrare il suo valore. Sul ruolo che preferisce ha aggiunto che darà il massimo in qualsiasi ruolo, ha giocato come ala sinistra ma anche sulla destra non vede differenza.

NicoGonzalez210812-004Mister Italiano non gli ha chiesto di fare goal (data la poca realizzazione nella passata stagione, ndr), ha continuato, «le partite sono tutte diverse, bisogna capire quando è il momento di segnare, quando fare un assist per la squadra, ma davanti alla porta cercherò di dare gioia ai tifosi, mi sento bene fisicamente sono pronto per giocare».

Sulla scelta di arrivare a Firenze, anche Martinez Quarta, Pezzella e Burdisso sono stati determinanti nel dare un’ulteriore spinta per arrivare al club viola. Ha aggiunto che il passaggio dall’Argentina alla Germania non è stato semplice, forse non era abituato al calcio europeo, mentre oggi si sente più maturo come persona e giocatore.

Le ultime battute sul mister Italiano: l’argentino ha concluso dicendo che può realizzare quello che gli viene chiesto, non aspetta altro che iniziare con le prime partite per dare il massimo e fare buona impressione.

Al termine il neo acquisto ha risposto alle curiosità dei tifosi arrivate attraverso i social della società. Sul numero di maglia che sarà il 22, non ha un significato particolare, lo aveva anche in Germania, in Argentina rappresenta il numero del pazzo.

Ha sentito il presidente Commisso che lo ha ringraziato di aver scelto la sua società, ma Gonzalez ha ringraziato a sua volta per averlo portato in un posto bellissimo, ancora da scoprire per la quarantena al quale si è dovuto sottoporre.

Non tifa per una squadra particolare, anche se da piccolo seguiva il Barcellona e il Real. Nessun soprannome ma solo Nico, come sport preferisce il basket e il tennis. Ha concluso che si trova bene in squadra con i due difensori argentini, e che Pezzella gli ha fatto da tassista. Con i genitori presenti, l’agente e i dirigenti viola, le ultime foto di rito hanno concluso il Gonzalez-day, una giornata importante per Nico nel dare inizio alla sua nuova avventura.

Il valore tecnico, la grinta, l’entusiasmo, sono il biglietto da visita del neo giocatore, che si spera possa ripetere le gesta dei suoi illustri conterranei (da Montuori a  Batistuta, nomi da brividi in questa torrida estate, a Passerella e Bertoni e così via) facendo innamorare una piazza con risultati lusinghieri, soddisfazioni e una ventata di allegria.

Autore

Patrizia Iannicelli

Lascia un commento