Fiorentina

Un buon inizio di stagione

Dopo il pari a reti inviolate nella gara di ritorno di Conference in Olanda contro il Twente, che ha proiettato la Fiorentina nella fase a gironi, si torna in campionato con la terza gara. Nel posticipo serale delle 20.45 al Franchi il match di cartello contro il Napoli di mister Spalletti, avversario già lanciato nelle prime posizioni, uno dei candidati alla vittoria finale.

Numeri importanti sugli spalti con 32.286 spettatori, con 21.431 abbonati e 10.855 biglietti emessi. Non convocati Nico Gonzalez e Duncan, subito in campo il neo arrivato in prestito dal Verona il trequartista ceco Antonin Barak. Con il modulo del 4-3-3, Gollini tra i pali, Milenkovic, Dodò, Quarta, Biraghi, Barak, Amrabat, Bonaventura, Ikonè, Jovic, Sottil.

Prime fasi di gioco con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ritmo alto anche se mancano le occasioni da rete. Al minuto 13 come di consueto, applausi in ricordo di Davide Astori, anche dal settore ospiti al massimo della capienza.

Il reparto offensivo degli ospiti fermato dalla difesa viola senza grandi problemi, in anticipo Milenkovic su Osimhen, ottima chiusura di Amrabat su Anguissa con applausi del Franchi. Alla mezz’ora Sottil tira verso il portiere Meret, sprecando un passaggio per Barak solo in area. In una serata di caldo umido, un brivido con il goal di Osimhen, annullato dopo la conferma del Var per posizione irregolare.

Gara piacevole e aperta con un finale in affanno da parte dei padroni di casa. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo. Nella ripresa, pericolosi i partenopei con Lozano, Sottil risponde ancora con un tiro sul portiere, si nota anche Jovic che salta due avversari.

Il primo cambio al 60esimo esce un deludente Ikonè per Kouamé acclamato dal pubblico. L’ivoriano con le ripartenze sulla destra velocizza le incursioni viola, bella azione su Sottil che apre su Barak, pallone di poco fuori. Al 69esimo ancora un doppio cambio per i gigliati, lasciano il campo Quarta e Bonaventura per Igor e Maleh.

Il match è piacevole con capovolgimenti di fronte, al colpo di testa di Jovic bloccato da Meret risponde Raspadori subentrato dalla panchina fermato da Gollini. All’ 80esimo gli ultimi cambi per mister Italiano, escono Biraghi e Sottil per Terzic e Saponara. Fasi finali da cardiopalma con una parata salva risultato di Gollini su Raspadori, e un anticipo di Anguissa su Saponara.

Finale incandescente e di nervosismo con un paio di contatti in favore dei viola non ravvisati dall’arbitro, eclatante il contropiede di Amrabat, trattenuto vistosamente da Raspadori. I viola in crescendo avrebbero potuto ottenere l’intera posta in palio, ma arriva un pareggio più che meritato con gli applausi del Franchi e i complimenti di aver affrontato una grande squadra alla pari, considerando di avere nelle gambe e nella testa la difficile prova di giovedì.

Sul reparto difensivo provvidenziale e sempre attento Milenkovic, il serbo perno della difesa gioca d’anticipo e offre una prova di livello, il suo compagno di reparto Dodò chiude gli spazi e concede poco, nel secondo tempo si vede anche in fase di costruzione. A centrocampo l’innesto di Barak evidenzia la fiducia del mister nelle doti del giocatore, anche nel tiro da lontano, avrà modo e tempo per migliorare ed entrare negli schemi della squadra, buon esordio.

Dalla mediana arriva il migliore del match il marocchino Amrabat, ottima forma fisica, presente nella manovra del gioco in ogni parte del campo, un pilastro del centrocampo con anticipi sugli avversari e ripartenze. In avanti il più pericoloso Sottil con i suoi scatti sulla sinistra, spesso cerca la conclusione personale e spreca occasioni, ancora fuori condizione Jovic anche se poco servito dai compagni, delude Ikonè con una prova incolore, al contrario dell’ivoriano Kuamè che a partita in corso offre ottimi spunti da esterno offensivo sia nel velocizzare le azioni sia nel contropiede che porta a sfiorare il vantaggio nell’assist per Barak.

Una bella e concreta Fiorentina ottiene il quinto risultato utile consecutivo, con diverse differenze nelle sfide affrontate, dalla prima contro la neo promossa Cremonese agli ostici olandesi del Twente, all’Empoli chiuso a riccio, fino alla corazzata Napoli. Una squadra che deve ancora trovare automatismi, assemblare i nuovi arrivati, portare a buoni livelli le seconde linee, importanti per i tanti impegni ravvicinati, ma che ha già dimostrato mentalità e carattere per affrontare le diverse competizioni.

Il calendario in questo anomalo campionato (con i mondiali in Qatar e la lunga sosta ) prosegue di corsa con il turno infrasettimanale ad Udine, e poi al Franchi la nemica di sempre Juventus, prima di entrare in Europa con l’esordio in casa contro i lettoni del RFS Riga. Un buon inizio di stagione che fa ben sperare, perché “chi ben comincia è a metà dell’opera”.

Autore

Patrizia Iannicelli

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