Fiorentina

Un mese senza respiro

(Jonathan Ikoné, foto di Paolo Giuliani)

Dopo la roboante vittoria ottenuta al Franchi, la Fiorentina, nella 33esima giornata di campionato l’ultimo turno infrasettimanale, è di scena allo stadio Arechi di Salerno contro i campani.

Sulla panchina dei padroni di casa un ex viola, mister Paulo Sousa, anche se assente per squalifica. In tribuna presente la dirigenza viola con il patron Commisso e consorte, il dg Barone. Di supporto alla squadra, pochi tifosi, circa 250, distanza e giorno lavorativo le maggiori difficoltà.

La formazione titolare presenta 7 giocatori diversi rispetto alla precedente gara, continua la rotazione di mister Italiano per bilanciare forze fisiche e mentali. Gli undici di partenza con il modulo del 4-2-3-1 sono: Terracciano tra i pali, Dodo, Quarta, Igor, Biraghi, Mandragora, Castrovilli, Gonzalez, Barak, Ikoné, Cabral.

I campani partono subito in avanti e al decimo da una ingenuità della difesa viola che sbaglia ad attuare il fuorigioco, con indecisione di Igor e Biraghi, consente all’attaccante granata Dia di arrivare davanti la porta e battere Terracciano. I viola cercano di reagire, ma poche le occasioni da goal, unica azione di rilievo alla mezz’ora, grande giocata di Cabral con dribbling su mezza squadra avversaria, ma chiuso dalla difesa non riesce a portarsi in area.

Al 35esimo scambio Ikonè/ Dodo sulla destra, con il brasiliano che crossa un assist perfetto per Gonzalez in area, l’argentino con un colpo di testa riporta il risultato in parità. Nel frattempo sul taccuino dell’arbitro tre ammoniti tra i gigliati, Mandragora, Castrovilli e Cabral, nessuno tra i campani.

Nella ripresa al 54esimo ancora un ammonito, l’argentino Quarta, diffidato salterà la prossima gara. Al 58esimo arriva il raddoppio dei padroni di casa, fotocopia del primo goal, incertezza della difesa, con il senegalese Dia davanti la porta che manda il pallone in rete.

Mister Italiano corre ai ripari con forze fresche in campo, al 59esimo Bonaventura al posto di Castrovilli, al 65esimo con una tripla sostituzione, escono Igor, Mandragora e Cabral per Ranieri, Duncan, Jovic. Al 70esimo passaggio filtrante di Bonaventura per Ikonè che dribbla il portiere Ochoa e pareggia le reti.

Al 74esimo provvidenziale parata sulla linea di porta del messicano Ochoa su Quarta. Al 78esimo da contropiede granata con la difesa viola in ritardo, Terracciano in uscita ferma Mazzocchi lanciato verso la rete, rigore ineccepibile. Dagli undici metri ancora l’ex Villareal, Boulaye Dia, che realizza la personale tripletta, 15 reti al suo attivo.

L’ultimo cambio Sottil al posto di Barak. All’84esimo, Ikonè fermato al limite dell’area guadagna una punizione, si porta sul pallone Biraghi con un gran sinistro batte sul palo e termina in rete. Dopo tre minuti di recupero il triplice fischio.

Un pirotecnico pareggio per la squadra viola che recupera per tre volte il risultato di svantaggio, contro un avversario ostico che lotta per la salvezza, di qualità tecnica inferiore ma con grandi individualità. Una gara aperta fino al termine, un punto importante arrivato in rimonta che evidenzia carattere grinta e identità del gruppo.

La prestazione evidenzia gli errori di una difesa disattenta e incerta, dal portiere Terracciano, al brasiliano Igor irriconoscibile rispetto allo scorso anno, anche Quarta che ha fornito ottime prestazioni, delude. Biraghi non aiuta il reparto sulle reti subite, ma la punizione che evita la sconfitta mette in secondo piano la prova incolore, dal terzino Dodo conferma ottima forma e buona prova con spunti e assist vincente per la prima rete.

A centrocampo in ombra Castrovilli e Mandragora, la buona notizia, il rientro di Bonaventura che velocizza le azioni e confeziona un assist perfetto per la seconda rete, fondamentale nel gioco offensivo. In avanti Cabral lotta come sempre ma non trova spazi e spunti verso l’area, chiuso dagli avversari così come il compagno Jovic.

Le note liete arrivano dagli esterni, Nico Gonzalez crea e propone, al posto giusto trova il goal del pari che porta fiducia e morale, l’argentino alla quinta rete in campionato, con classe e tecnica rappresenta una pedina fondamentale per la squadra.

Il migliore del match, il francese Jonathan Ikonè, l’ex Lille, partecipa a tutte le reti da protagonista, passaggio, goal e punizione guadagnata, realizza la seconda rete (terza in campionato), nella manovra del gioco offre buone giocate con esperienza e abilità nel saltare gli avversari.

Poche ore per rileggere e rimediare alle lacune viste nei 93 minuti, si torna in campo domenica contro la capolista Napoli con lo scudetto ormai conquistato, per proseguire con le gare che contano fino al 24 maggio.

Un mese decisivo, da vivere senza respiro, con l’entusiasmo e l’emozione di poter disputare due finali, 60 partite di calcio giocato, per scrivere una bella pagina di storia viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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